Statale Altamura-Matera, modificato il progetto della complanare
I proprietari dei fondi protestano. Loizzo: «Per l'Anas quel tratto non è necessario»
giovedì 5 maggio 2011
15.33
I proprietari dei fondi presenti in località "Marinella" protestano per la variante al progetto definitivo della complanare proposto dall'Anas nel tratto Altamura-Matera, km 4,400, della Strada Statale 99. A dicembre scorso, durante l'inaugurazione della quattro corsie dal chilometro 10,150 all'innesto con la Statale 96, il Comitato "Serra Limpisi" ha protestato silenziosamente per chiedere la realizzazione del tratto mancante, localizzato fra la provinciale "Tarantina" e la località "Marinella" ed approvato all'unanimità dell'Assise comunale il 30 novembre 2010. Per accedere ai fondi localizzati dietro la Marinella, si fa un percorso alternativo che risulta scomodo per i proprietari e per gli stessi mezzi agricoli, costretti a compiere lunghi giri. L'Anas ha apportato una variante al progetto definitivo, spostando più a valle la strada da realizzare. Ad intervenire sono i proprietari dei fondi presenti nella zona considerata dal nuovo progetto, a rischio esproprio.
In data 20 aprile 2011 è stato protocollata al Comune di Altamura una diffida a firma di uno dei proprietari dei fondi lì presenti in merito alla deviazione progettata dall'Anas. Lo stesso giorno, come riportato nel documento, è stato anche presentato un esposto in Procura «per rilevare eventuali negligenze, omissioni o reati nel mancato completamento della complanare». Nella lettera protocollata al Comune si chiede «di tutelare tutti i proprietari oggetto di eventuale esproprio» a causa della variante. Inoltre, il firmatario sottolinea che «per motivi non ancora chiari», con la nuova proposta dell'Anas, una proprietà vicina «viene quasi totalmente tutelata a scapito di quattro nuove proprietà interessate, ignorando una proposta suggerita che, se verificata, andrebbe ad inficiare le motivazioni addette per la deviazione». Il proprietario del fondo, infatti, allega al documento la sua proposta (l'immagine, alla fine dell'articolo), che necessita «della verifica della legittimità urbanistica» di alcuni fabbricati insistenti nella particella della «proprietà tutelata».
«Questa verifica – si legge nel documento – è stata omessa dall'Anas e ancora non valutata dalla Commissione Urbanistica del Comune di Altamura, che deve darne parere, nonostante componenti della stessa Commissione abbiano invitato a questa verifica. Nel caso in cui non vi sia legittimità dei fabbricati, la proposta suggerita per la complanare andrebbe a superare tutte le obiezioni formulate dall'Anas per spostare la sede stradale». Ovvero, la proprietà suddetta «non verrebbe divisa in due parti, ma si cederebbe solo una parte ai confini, come è avvenuto per qualsiasi altro proprietario oggetto di esproprio per questo progetto dell'Anas. L'abbattimento degli eventuali fabbricati abusivi non sarebbe indennizzato e, quindi, non sarebbe onerosa da parte dell'Anas per quanto riguarda l'esproprio. Con la nuova proposta suggerita, le proprietà interessate da esproprio in quel tratto sarebbero solo due e non quattro, come viene proposto dall'Anas, in più una particella delle due proprietà è incolta e priva di manufatti, al contrario delle quattro proprietà interessate dalla nuova proposta Anas. Si evince, dunque, la convenienza economica della proposta suggerita».
Il presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Altamura Nicola Loizzo sottolinea che l'Anas avrebbe «eliminato completamente la complanare dal progetto perché dispendiosa, a causa della presenza di un immobile, e non funzionale al progetto stesso. Per l'Anas – aggiunge Loizzo – la complanare non è necessaria perché ci sono strade alternative che consentono di ovviare al problema. Il Comune, sollecitato dai cittadini, ha insistito affinché la complanare venisse realizzata. L'Anas, dunque, ha riprogettato la strada fornendoci una nuova soluzione. Gli immobili non vengono coinvolti, si tratta ora solo di fondi».
«I proprietari dei fondi inseriti nel nuovo progetto non concordano. Tutto valido - continua Loizzo - ma la domanda è una sola. Vogliamo la complanare? Se la risposta è sì, la soluzione dell'Anas, che noi abbiamo sollecitato, è questa. L'Anas ha dichiarato il vecchio progetto non conveniente. Come presidente della Commissione Urbanistica, ho invitato qui il presidente dell'Anas Pietro Ciucci. In sua rappresentanza, l'ingegner Romita ha incontrato tutti i consiglieri comunali dichiarando, alla presenza anche dei consiglieri che lamentano la deviazione su alcuni fondi, che per l'Anas l'unica complanare da poter realizzare è quella del nuovo progetto». La modifica del progetto ed il vincolo per gli espropri dovrà essere approvato in Consiglio comunale.
Per quanto riguarda la questione dei manufatti abusivi, messa in evidenza anche dal consigliere Enzo Colonna (Aria Fresca) nell'ultima seduta consiliare, Loizzo replica: «Noi facciamo i consiglieri comunali, non abbiamo compiti di polizia. È di competenza della Polizia municipale accertarlo. Una cosa bisogna, però, sottolineare. La collettività, nell'interesse pubblico, fa un discorso di funzionalità? Stiamo parlando di proprietà che potrebbe agevolare tutta la collettività. Capisco - conclude Loizzo - che i proprietari dei fondi siano rammaricati, ma se dovessimo rispostare la complanare, si ribellerebbero anche gli altri, chiunque avrebbe da dire la propria. Io e il mio gruppo voteremo l'opera pubblica. Se poi dovessimo convincerci dell'inutilità della stessa, allora, non potendo proporre il vecchio tracciato, ne faremo a meno».
In data 20 aprile 2011 è stato protocollata al Comune di Altamura una diffida a firma di uno dei proprietari dei fondi lì presenti in merito alla deviazione progettata dall'Anas. Lo stesso giorno, come riportato nel documento, è stato anche presentato un esposto in Procura «per rilevare eventuali negligenze, omissioni o reati nel mancato completamento della complanare». Nella lettera protocollata al Comune si chiede «di tutelare tutti i proprietari oggetto di eventuale esproprio» a causa della variante. Inoltre, il firmatario sottolinea che «per motivi non ancora chiari», con la nuova proposta dell'Anas, una proprietà vicina «viene quasi totalmente tutelata a scapito di quattro nuove proprietà interessate, ignorando una proposta suggerita che, se verificata, andrebbe ad inficiare le motivazioni addette per la deviazione». Il proprietario del fondo, infatti, allega al documento la sua proposta (l'immagine, alla fine dell'articolo), che necessita «della verifica della legittimità urbanistica» di alcuni fabbricati insistenti nella particella della «proprietà tutelata».
«Questa verifica – si legge nel documento – è stata omessa dall'Anas e ancora non valutata dalla Commissione Urbanistica del Comune di Altamura, che deve darne parere, nonostante componenti della stessa Commissione abbiano invitato a questa verifica. Nel caso in cui non vi sia legittimità dei fabbricati, la proposta suggerita per la complanare andrebbe a superare tutte le obiezioni formulate dall'Anas per spostare la sede stradale». Ovvero, la proprietà suddetta «non verrebbe divisa in due parti, ma si cederebbe solo una parte ai confini, come è avvenuto per qualsiasi altro proprietario oggetto di esproprio per questo progetto dell'Anas. L'abbattimento degli eventuali fabbricati abusivi non sarebbe indennizzato e, quindi, non sarebbe onerosa da parte dell'Anas per quanto riguarda l'esproprio. Con la nuova proposta suggerita, le proprietà interessate da esproprio in quel tratto sarebbero solo due e non quattro, come viene proposto dall'Anas, in più una particella delle due proprietà è incolta e priva di manufatti, al contrario delle quattro proprietà interessate dalla nuova proposta Anas. Si evince, dunque, la convenienza economica della proposta suggerita».
Il presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Altamura Nicola Loizzo sottolinea che l'Anas avrebbe «eliminato completamente la complanare dal progetto perché dispendiosa, a causa della presenza di un immobile, e non funzionale al progetto stesso. Per l'Anas – aggiunge Loizzo – la complanare non è necessaria perché ci sono strade alternative che consentono di ovviare al problema. Il Comune, sollecitato dai cittadini, ha insistito affinché la complanare venisse realizzata. L'Anas, dunque, ha riprogettato la strada fornendoci una nuova soluzione. Gli immobili non vengono coinvolti, si tratta ora solo di fondi».
«I proprietari dei fondi inseriti nel nuovo progetto non concordano. Tutto valido - continua Loizzo - ma la domanda è una sola. Vogliamo la complanare? Se la risposta è sì, la soluzione dell'Anas, che noi abbiamo sollecitato, è questa. L'Anas ha dichiarato il vecchio progetto non conveniente. Come presidente della Commissione Urbanistica, ho invitato qui il presidente dell'Anas Pietro Ciucci. In sua rappresentanza, l'ingegner Romita ha incontrato tutti i consiglieri comunali dichiarando, alla presenza anche dei consiglieri che lamentano la deviazione su alcuni fondi, che per l'Anas l'unica complanare da poter realizzare è quella del nuovo progetto». La modifica del progetto ed il vincolo per gli espropri dovrà essere approvato in Consiglio comunale.
Per quanto riguarda la questione dei manufatti abusivi, messa in evidenza anche dal consigliere Enzo Colonna (Aria Fresca) nell'ultima seduta consiliare, Loizzo replica: «Noi facciamo i consiglieri comunali, non abbiamo compiti di polizia. È di competenza della Polizia municipale accertarlo. Una cosa bisogna, però, sottolineare. La collettività, nell'interesse pubblico, fa un discorso di funzionalità? Stiamo parlando di proprietà che potrebbe agevolare tutta la collettività. Capisco - conclude Loizzo - che i proprietari dei fondi siano rammaricati, ma se dovessimo rispostare la complanare, si ribellerebbero anche gli altri, chiunque avrebbe da dire la propria. Io e il mio gruppo voteremo l'opera pubblica. Se poi dovessimo convincerci dell'inutilità della stessa, allora, non potendo proporre il vecchio tracciato, ne faremo a meno».