Speculazioni sui prezzi dei carburanti, indagini in provincia di Bari
Inchiesta della Procura e della Guardia di finanza
martedì 31 gennaio 2023
12.05
In un'indagine coordinata dalla Procura di Bari su presunte condotte speculative nella commercializzazione dei carburanti, il comando provinciale della Guardia di Finanza di Bari ha effettuato una verifica presso due depositi commerciali della provincia in cui ha acquisito documentazione fiscale e contabile. L'attività di acquisizione è ancora in corso e serve a verificare se sia stata corretta la dinamica di formazione dei prezzi lungo la filiera di approvvigionamento.
Gli accertamenti, a cura del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Bari, sono partiti individuando gli impianti di distribuzione stradale che, nell'ultimo periodo, hanno applicato (in modalità self service) i prezzi di vendita più alti nel territorio della Città metropolitana di Bari. Attività che è stata svolta con la consultazione dei dati rilevabili dall'Osservatorio Prezzi Carburanti, liberamente accessibili al pubblico dal sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che permette di rilevare in tempo reale i prezzi di vendita effettivamente praticati presso gli impianti di distribuzione situati nel territorio nazionale. Quindi i finanzieri hanno esaminato le proprie banche date e sono risaliti ai depositi commerciali che hanno rifornito i distributori, alcuni dei quali operanti nella provincia di Bari.
"Le attività odierne - ha comunicato la Procura della Repubblica di Bari - costituiscono un'ulteriore testimonianza del costante presidio assicurato da questa Procura della Repubblica, in stretta sinergia con il Nucleo PEF Bari, a tutela dei cittadini e degli imprenditori onesti, nel contrasto a possibili manovre speculative in un settore economico nel quale operano soggetti che svolgono un importante servizio di pubblica utilità".
Si tratta di indagini preliminari su ipotesi di reato. Non sono state indicate le città in cui sono ubicati i due depositi in cui è avvenuta la verifica.
Gli accertamenti, a cura del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Bari, sono partiti individuando gli impianti di distribuzione stradale che, nell'ultimo periodo, hanno applicato (in modalità self service) i prezzi di vendita più alti nel territorio della Città metropolitana di Bari. Attività che è stata svolta con la consultazione dei dati rilevabili dall'Osservatorio Prezzi Carburanti, liberamente accessibili al pubblico dal sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che permette di rilevare in tempo reale i prezzi di vendita effettivamente praticati presso gli impianti di distribuzione situati nel territorio nazionale. Quindi i finanzieri hanno esaminato le proprie banche date e sono risaliti ai depositi commerciali che hanno rifornito i distributori, alcuni dei quali operanti nella provincia di Bari.
"Le attività odierne - ha comunicato la Procura della Repubblica di Bari - costituiscono un'ulteriore testimonianza del costante presidio assicurato da questa Procura della Repubblica, in stretta sinergia con il Nucleo PEF Bari, a tutela dei cittadini e degli imprenditori onesti, nel contrasto a possibili manovre speculative in un settore economico nel quale operano soggetti che svolgono un importante servizio di pubblica utilità".
Si tratta di indagini preliminari su ipotesi di reato. Non sono state indicate le città in cui sono ubicati i due depositi in cui è avvenuta la verifica.