"Speculazione sui prezzi del grano e delle ciliegie"
Interrogazioni parlamentari al Senato da parte di De Bonis
giovedì 10 giugno 2021
11.00
"In Italia in questi giorni assistiamo al solito copione che riguarda l'agricoltura italiana, e pugliese in particolare, lasciata da sola a fronteggiare i colpi di un mercato distorto. Due prodotti molto diversi tra loro, il grano e le ciliegie, un unico fenomeno: la speculazione". Lo afferma il senatore lucano Saverio De Bonis (gruppo misto), membro della IX Commissione Agricoltura del Senato.
"Riguardo al primo - dice - il grano duro, è accaduto che nei giorni scorsi siano arrivate ben otto navi nei porti pugliesi cariche di grani stranieri che hanno fatto crollare i prezzi di quello italiano in prossimità della trebbiatura. Nel secondo, è stato accertato uno squilibrio abnorme tra il prezzo pagato ai produttori di ciliegie e quello con cui vengono vendute nei supermercati, garantendo un margine spropositato alla grande distribuzione. Non dimentichiamo che per poter far arrivare sulle nostre tavole ciliegie integre e di buon sapore, i cerasicoltori devono sostenere costi non indifferenti. Lo stesso dicasi per i cerealicoltori italiani, che garantiscono un grano duro, e dunque pasta e pane, senza contaminanti e di alta qualità. Per questo motivo ho presentato al Ministro Patuanelli due interrogazioni - quella sul grano assieme al senatore De Falco - per sapere come intende muoversi su questi fronti importanti dell'economia del Sud".
Circa il grano, secondo il senatore De Bonis "l'anno scorso il grano biologico quotava 40 euro a quintale, quest'anno arriva a malapena a 28 euro. Le semole, per converso, hanno visto un incremento di due euro".
"Sul grano - afferma il senatore - vorrei sapere dal Ministro se intende spendersi per l'accelerazione dell'iter di costituzione della CUN (commissione unica nazionale) a Foggia, sulla quale le maggiori associazioni di categoria sembrano ancora porre qualche freno. La Commissione unica nazionale è l'unico strumento in grado di garantire trasparenza ed equilibrio nella formazione dei prezzi. E deve poter prevedere una quotazione specifica per il biologico, perché ciò risponde all'indirizzo giuridico e politico delle norme italiane ed europee. Quanto alle ciliegie, ricordo che vi è un disegno di legge che limita la vendita sottocosto dei prodotti agricoli e agroalimentari e vieta espressamente le aste a doppio ribasso. Il disegno di legge deve ancora terminare il suo iter, ma anche in questo caso l'indirizzo dell'Italia è lampante".
Secondo i dati della Cia (confederazione italiana per l'agricoltura), nel 2020 complessivamente la Puglia ha prodotto 9,5 milioni di quintali del prezioso cereale, il 35% della produzione nazionale, impiegando una superficie pari a 344.300 ettari. Da sola, la provincia di Foggia nel 2020 riuscì a produrre 7.125.000 quintali su una superficie di 240mila ettari, con una resa media per ettaro di 29,68 quintali.
"Riguardo al primo - dice - il grano duro, è accaduto che nei giorni scorsi siano arrivate ben otto navi nei porti pugliesi cariche di grani stranieri che hanno fatto crollare i prezzi di quello italiano in prossimità della trebbiatura. Nel secondo, è stato accertato uno squilibrio abnorme tra il prezzo pagato ai produttori di ciliegie e quello con cui vengono vendute nei supermercati, garantendo un margine spropositato alla grande distribuzione. Non dimentichiamo che per poter far arrivare sulle nostre tavole ciliegie integre e di buon sapore, i cerasicoltori devono sostenere costi non indifferenti. Lo stesso dicasi per i cerealicoltori italiani, che garantiscono un grano duro, e dunque pasta e pane, senza contaminanti e di alta qualità. Per questo motivo ho presentato al Ministro Patuanelli due interrogazioni - quella sul grano assieme al senatore De Falco - per sapere come intende muoversi su questi fronti importanti dell'economia del Sud".
Circa il grano, secondo il senatore De Bonis "l'anno scorso il grano biologico quotava 40 euro a quintale, quest'anno arriva a malapena a 28 euro. Le semole, per converso, hanno visto un incremento di due euro".
"Sul grano - afferma il senatore - vorrei sapere dal Ministro se intende spendersi per l'accelerazione dell'iter di costituzione della CUN (commissione unica nazionale) a Foggia, sulla quale le maggiori associazioni di categoria sembrano ancora porre qualche freno. La Commissione unica nazionale è l'unico strumento in grado di garantire trasparenza ed equilibrio nella formazione dei prezzi. E deve poter prevedere una quotazione specifica per il biologico, perché ciò risponde all'indirizzo giuridico e politico delle norme italiane ed europee. Quanto alle ciliegie, ricordo che vi è un disegno di legge che limita la vendita sottocosto dei prodotti agricoli e agroalimentari e vieta espressamente le aste a doppio ribasso. Il disegno di legge deve ancora terminare il suo iter, ma anche in questo caso l'indirizzo dell'Italia è lampante".
Secondo i dati della Cia (confederazione italiana per l'agricoltura), nel 2020 complessivamente la Puglia ha prodotto 9,5 milioni di quintali del prezioso cereale, il 35% della produzione nazionale, impiegando una superficie pari a 344.300 ettari. Da sola, la provincia di Foggia nel 2020 riuscì a produrre 7.125.000 quintali su una superficie di 240mila ettari, con una resa media per ettaro di 29,68 quintali.