Sostituire i tetti in amianto con pannelli fotovoltaici
Anche la Provincia di Bari aderisce all'iniziativa. Sarebbero 2.751 i siti con coperture in eternit
sabato 23 ottobre 2010
16.00
Sostituire i nocivi tetti in eternit con pannelli fotovoltaici. Questo è l'obiettivo del progetto "Bari, Provincia Eternit free" di Legambiente e AzzeroCO2 per eliminare l'amianto usufruendo di speciali incentivi statali. Dopo le province di Lecce e BAT, ad aderire al progetto ora c'è anche quella di Bari presso la cui sede è stato presentato lo scorso venerdì. Durante la conferenza stampa alla quale erano presenti Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia, Mario Gamberale, Amministratore Delegato AzzeroCo2, Francesco Schittulli, Presidente della Provincia di Bari e Giovanni Barchetti, Assessore all'Ecologia della Provincia di Bari, è stato sottoscritto un protocollo d'intesa come impegno per promuovere la sostituzione dei tetti in eternit con pannelli fotovoltaici. Coinvolte, in questo, anche le associazioni di categoria CONFAPI, Confindustria e Confartigianato di Bari.
Il progetto, come ha affermato Mario Gamberale, nasce nell'ambito di un programma nazionale ed è "un'ottima occasione - come ha dichiarato Francesco Tarantini - per attivare sul territorio un programma che coniughi la promozione delle fonti rinnovabili, la bonifica dell'amianto e l'integrazione architettonica dei pannelli fotovoltaici. Oltre ad un concreto beneficio economico per le aziende, la sostituzione dell'eternit apporta indubbi vantaggi per la salute delle persone e per l'ambiente, tra i quali l'eliminazione delle sostanze pericolose contenute nell'amianto e la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, creando un circolo virtuoso tra amministrazioni locali, aziende e cittadini".
Tutte le aziende della provincia di Bari saranno messe al corrente dell'iniziativa e informate su come utilizzare gli incentivi nazionali e locali per gli interventi di sostituzione dei pannelli in eternit con i più produttivi ed ecologici pannelli solari. Legambiente e AzzeroCO2, con l'aiuto della Provincia e delle associazioni di categoria, individueranno le aziende da coinvolgere nel progetto che potranno scegliere di finanziarsi da sole o di essere supportate dal credito bancario.Secondo alcune ricerche messe in atto sul territorio sarebbero 2.751 i siti contaminati (dei quali, ad oggi, solo 400 sono stati bonificati). "È un'iniziativa preziosa per mettere al bando l'amianto nella Provincia di Bari, - conclude Giovanni Barchetti - in quanto non esiste un obbligo per i possessori di coperture in eternit di asportarli, tranne nel momento in cui si sgretolano. Con questo progetto, quindi, noi anticipiamo e contribuiamo ad eliminare dalla Provincia questo pericoloso materiale" non esistendo al momento impianti di smaltimento e non essendo stato ancora approvato un Piano Regionale Amianto.
Il progetto, come ha affermato Mario Gamberale, nasce nell'ambito di un programma nazionale ed è "un'ottima occasione - come ha dichiarato Francesco Tarantini - per attivare sul territorio un programma che coniughi la promozione delle fonti rinnovabili, la bonifica dell'amianto e l'integrazione architettonica dei pannelli fotovoltaici. Oltre ad un concreto beneficio economico per le aziende, la sostituzione dell'eternit apporta indubbi vantaggi per la salute delle persone e per l'ambiente, tra i quali l'eliminazione delle sostanze pericolose contenute nell'amianto e la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, creando un circolo virtuoso tra amministrazioni locali, aziende e cittadini".
Tutte le aziende della provincia di Bari saranno messe al corrente dell'iniziativa e informate su come utilizzare gli incentivi nazionali e locali per gli interventi di sostituzione dei pannelli in eternit con i più produttivi ed ecologici pannelli solari. Legambiente e AzzeroCO2, con l'aiuto della Provincia e delle associazioni di categoria, individueranno le aziende da coinvolgere nel progetto che potranno scegliere di finanziarsi da sole o di essere supportate dal credito bancario.Secondo alcune ricerche messe in atto sul territorio sarebbero 2.751 i siti contaminati (dei quali, ad oggi, solo 400 sono stati bonificati). "È un'iniziativa preziosa per mettere al bando l'amianto nella Provincia di Bari, - conclude Giovanni Barchetti - in quanto non esiste un obbligo per i possessori di coperture in eternit di asportarli, tranne nel momento in cui si sgretolano. Con questo progetto, quindi, noi anticipiamo e contribuiamo ad eliminare dalla Provincia questo pericoloso materiale" non esistendo al momento impianti di smaltimento e non essendo stato ancora approvato un Piano Regionale Amianto.