Sospensione rate mutui
Prorogato il termine di presentazione delle domande. L'accordo tra l'Abi e 13 associazioni dei consumatori
sabato 30 luglio 2011
La Confconsumatori comunica che è stato prorogato al 31 gennaio 2012 il termine di presentazione delle domande per la sospensione delle rate dei mutui. Si specifica in una nota, a firma di Michele Micunco, che "gli eventi in base ai quali può essere chiesta la sospensione devono verificarsi entro il 31 dicembre 2011. Questo è quanto stabilito dal nuovo Accordo firmato dall'Associazione bancaria italiana e 13 Associazioni dei Consumatori: Acu, Adiconsum, Adoc, Assoconsum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori, che ripropone quanto stabilito a gennaio scorso, al momento della prima proroga semestrale".
"In un contesto- si continua a leggere - in cui la congiuntura economica segnala il permanere di una ripresa ancora debole, la nuova proroga si è resa necessaria per supportare le famiglie che dovessero trovarsi in situazione di momentanea difficoltà. In questo ambito, si riconferma la volontà di continuare a sostenere il dialogo e la collaborazione tra banche e Associazioni dei consumatori. Le parti firmatarie hanno concordato che: l'arco temporale entro il quale si devono verificare gli eventi che determinano l'avvio della sospensione è prorogato al 31 dicembre 2011; le domande possono essere presentate entro il 31 gennaio 2012; alla sospensione delle rate dei mutui potranno essere ammesse soltanto le operazioni che non ne abbiano già fruito".
"Nel frattempo, - conclude il documento - secondo gli ultimi dati disponibili, al 31 maggio 2011 sono stati sospesi 46.308 mutui per un controvalore di circa 5,5 miliardi di euro garantendo alle famiglie interessate una liquidità complessiva di 339 milioni di euro. Con la seconda proroga, l'iniziativa sulla sospensione delle rate di mutuo prevista nel "Piano Famiglie" dell'ABI e concordata con le Associazioni dei consumatori si avvia alla sua conclusione e impegna le parti ad attivarsi per incrementare l'efficienza e l'efficacia degli strumenti pubblici di sostegno alle famiglie. In particolare, le parti intendono proporre delle modifiche ai regolamenti del Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa e del Fondo di garanzia per l'accesso al credito alle famiglie con nuovi nati per rispondere alle esigenze delle famiglie che devono riprendere il pagamento delle rate al termine della sospensione".
"In un contesto- si continua a leggere - in cui la congiuntura economica segnala il permanere di una ripresa ancora debole, la nuova proroga si è resa necessaria per supportare le famiglie che dovessero trovarsi in situazione di momentanea difficoltà. In questo ambito, si riconferma la volontà di continuare a sostenere il dialogo e la collaborazione tra banche e Associazioni dei consumatori. Le parti firmatarie hanno concordato che: l'arco temporale entro il quale si devono verificare gli eventi che determinano l'avvio della sospensione è prorogato al 31 dicembre 2011; le domande possono essere presentate entro il 31 gennaio 2012; alla sospensione delle rate dei mutui potranno essere ammesse soltanto le operazioni che non ne abbiano già fruito".
"Nel frattempo, - conclude il documento - secondo gli ultimi dati disponibili, al 31 maggio 2011 sono stati sospesi 46.308 mutui per un controvalore di circa 5,5 miliardi di euro garantendo alle famiglie interessate una liquidità complessiva di 339 milioni di euro. Con la seconda proroga, l'iniziativa sulla sospensione delle rate di mutuo prevista nel "Piano Famiglie" dell'ABI e concordata con le Associazioni dei consumatori si avvia alla sua conclusione e impegna le parti ad attivarsi per incrementare l'efficienza e l'efficacia degli strumenti pubblici di sostegno alle famiglie. In particolare, le parti intendono proporre delle modifiche ai regolamenti del Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa e del Fondo di garanzia per l'accesso al credito alle famiglie con nuovi nati per rispondere alle esigenze delle famiglie che devono riprendere il pagamento delle rate al termine della sospensione".