Sito storico di San Michele, un "puzzle" di lavori per farlo risplendere
Interventi dell'Abmc e del Comune. Per la prima volta attivato lo strumento "art bonus"
sabato 5 ottobre 2019
9.05
Sono in corso i lavori per fare splendere nuovamente il sito ipogeo di San Michele o Sant'Angelo delle Grotte, in via Madonna della Croce. Ben tre gli interventi, sia per il restauro della parte storica che per la sistemazione esterna e il miglioramento dell'accessibilità ai fini della fruizione. Così da poter nuovamente conoscere e apprezzare un gioiello del patrimonio altamurano. Tutto ciò con una positiva sinergia pubblico-privata.
Un tesoro di arte e fede per troppo tempo in abbandono. Il sito - originariamente detto di Sant'Angelo e antichissimo luogo di culto - è di origine longobarda, risalente al X secolo e fu il fulcro di un insediamento abitativo in grotta ben più vasto situato in prossimità delle Mura megalitiche della città peuceta. Conserva affreschi del periodo medievale. Non è fruibile sia per lo stato in cui versa sia perché bisogna risolvere del tutto il problema delle infiltrazioni di acqua.
E per questo entra in gioco l'unità di intenti. L'ente morale Abmc (Archivio Biblioteca Museo Civico), proprietario del sito storico, ha consegnato alla "Coger" - vincitrice di bando - i lavori per il recupero del complesso religioso, usufruendo di un finanziamento della Regione di 50mila euro, a cui ne ha aggiunti altri 10mila.
Il Comune, invece, interviene in due modi. Con un intervento per la sistemazione della parte esterna - marciapiede e viabilità - fra via Madonna della Croce e via Asmara, proprio con l'obiettivo di evitare il passaggio delle acque piovane nella parte sottostante. Le infiltrazioni di acqua minacciano gli affreschi e per tale ragione è necessario agire per evitare che possa ripetersi il problema, proprio mentre parte anche l'intervento restaurativo. La seconda azione del Comune, in via Madonna della Croce, riguarda la realizzazione di un accesso in sicurezza per consentire la fruizione.
L'intervento comunale di sistemazione dell'area annessa al sito ipogeo di San Michele delle Grotte prevede una spesa complessiva di 50.000 euro di fondi reperiti tramite piattaforma Art Bonus ed erogati dalla Banca Popolare di Puglia e Basilicata e 10.000 euro di fondi comunali).
Per la prima volta ad Altamura è stata utilizzata la leva finanziaria dell'"art bonus" del Ministero per i beni e le attività culturali, strumento nato per agevolare il moderno mecenatismo, sollecitando la partecipazione dei privati sensibili al recupero e al restauro di beni storici e monumentali in cambio di un credito d'imposta.
Onofrio Bruno
Un tesoro di arte e fede per troppo tempo in abbandono. Il sito - originariamente detto di Sant'Angelo e antichissimo luogo di culto - è di origine longobarda, risalente al X secolo e fu il fulcro di un insediamento abitativo in grotta ben più vasto situato in prossimità delle Mura megalitiche della città peuceta. Conserva affreschi del periodo medievale. Non è fruibile sia per lo stato in cui versa sia perché bisogna risolvere del tutto il problema delle infiltrazioni di acqua.
E per questo entra in gioco l'unità di intenti. L'ente morale Abmc (Archivio Biblioteca Museo Civico), proprietario del sito storico, ha consegnato alla "Coger" - vincitrice di bando - i lavori per il recupero del complesso religioso, usufruendo di un finanziamento della Regione di 50mila euro, a cui ne ha aggiunti altri 10mila.
Il Comune, invece, interviene in due modi. Con un intervento per la sistemazione della parte esterna - marciapiede e viabilità - fra via Madonna della Croce e via Asmara, proprio con l'obiettivo di evitare il passaggio delle acque piovane nella parte sottostante. Le infiltrazioni di acqua minacciano gli affreschi e per tale ragione è necessario agire per evitare che possa ripetersi il problema, proprio mentre parte anche l'intervento restaurativo. La seconda azione del Comune, in via Madonna della Croce, riguarda la realizzazione di un accesso in sicurezza per consentire la fruizione.
L'intervento comunale di sistemazione dell'area annessa al sito ipogeo di San Michele delle Grotte prevede una spesa complessiva di 50.000 euro di fondi reperiti tramite piattaforma Art Bonus ed erogati dalla Banca Popolare di Puglia e Basilicata e 10.000 euro di fondi comunali).
Per la prima volta ad Altamura è stata utilizzata la leva finanziaria dell'"art bonus" del Ministero per i beni e le attività culturali, strumento nato per agevolare il moderno mecenatismo, sollecitando la partecipazione dei privati sensibili al recupero e al restauro di beni storici e monumentali in cambio di un credito d'imposta.
Onofrio Bruno