Sito archeologico via Vecchia Buoncammino ed è bufera in Consiglio
Rimandato il tema ad una prossima seduta. La minoranza si oppone al progetto
sabato 12 gennaio 2013
10.37
Piano di riqualificazione urbana del sito archeologico di via V. Buoncammino ed è bufera in aula consiliare. Il tema rimane appeso al palo perché sarà ridiscusso in una prossima seduta.
L'area interessata è pari a 5527 metri quadri di proprietà privata, attualmente tipizzata G5 zona archeologica dal vigente P.R.G., praticamente inedificabile (salvo per 193 metri quadri che ricadono in zona B1), quindi assoggettata a vincolo diretto dal Ministero dei Beni culturali. Infatti, in questo spazio sono stati rinvenuti 40 anni fa i resti di un insediamento Peuceta e probabilmente anche di epoca antecedente.
Il piano prevede la realizzazione di edificio polifunzionale con servizi e parco archeologico. Un'impresa di costruzioni altamurana ha presentato un accordo di programma al Comune che prevede la costruzione di fabbricati per residenza e attività commerciali per 13.709 metri cubi. In cambio l'impresa ritiene di riqualificare la zona a livello funzionale, di recupero e fruizione dei resti archeologici, cedendo l'area interessata al Comune unitamente ad un edificio di un piano di circa 300 metri quadri.
L'opposizione si è dichiarata contraria al progetto rimarcando le passate dichiarazioni (cliccare qui per Aria Fresca).
Inoltre, come ha ricordato il consigliere Nicola Loizzo, un gruppo di architetti già l'anno scorso aveva studiato il caso e aveva espresso le proprie considerazioni in una lettera (che raccoglie più di 40 firme) indirizzata alla Regione Puglia, alla Soprintendenza archeologica e ai Beni culturali, ponendo l'accento sul recupero dei resti archeologici. L'intervento dell'impresa porterebbe –secondo gli architetti- al definitivo interramento di una buona parte di essi per le fondazioni del fabbricato e per due piani interrati adibiti a garage.
Si attendono sviluppi e una risposta alla richiesta di una valutazione del sito. Intanto, come alternativa la maggioranza ha presentato, qualche giorno prima la seduta consiliare, un provvedimento di delocalizzazione di cubature di valore equo all'intervento sul sito in zone da definire.
L'area interessata è pari a 5527 metri quadri di proprietà privata, attualmente tipizzata G5 zona archeologica dal vigente P.R.G., praticamente inedificabile (salvo per 193 metri quadri che ricadono in zona B1), quindi assoggettata a vincolo diretto dal Ministero dei Beni culturali. Infatti, in questo spazio sono stati rinvenuti 40 anni fa i resti di un insediamento Peuceta e probabilmente anche di epoca antecedente.
Il piano prevede la realizzazione di edificio polifunzionale con servizi e parco archeologico. Un'impresa di costruzioni altamurana ha presentato un accordo di programma al Comune che prevede la costruzione di fabbricati per residenza e attività commerciali per 13.709 metri cubi. In cambio l'impresa ritiene di riqualificare la zona a livello funzionale, di recupero e fruizione dei resti archeologici, cedendo l'area interessata al Comune unitamente ad un edificio di un piano di circa 300 metri quadri.
L'opposizione si è dichiarata contraria al progetto rimarcando le passate dichiarazioni (cliccare qui per Aria Fresca).
Inoltre, come ha ricordato il consigliere Nicola Loizzo, un gruppo di architetti già l'anno scorso aveva studiato il caso e aveva espresso le proprie considerazioni in una lettera (che raccoglie più di 40 firme) indirizzata alla Regione Puglia, alla Soprintendenza archeologica e ai Beni culturali, ponendo l'accento sul recupero dei resti archeologici. L'intervento dell'impresa porterebbe –secondo gli architetti- al definitivo interramento di una buona parte di essi per le fondazioni del fabbricato e per due piani interrati adibiti a garage.
Si attendono sviluppi e una risposta alla richiesta di una valutazione del sito. Intanto, come alternativa la maggioranza ha presentato, qualche giorno prima la seduta consiliare, un provvedimento di delocalizzazione di cubature di valore equo all'intervento sul sito in zone da definire.