Sisma centro Italia: due soluzioni per fronteggiare l'emergenza

Il consigliere pugliese Gianni Stea: "mostriamo il volto nobile della politica"

venerdì 26 agosto 2016 8.57
Una manciata di secondi. E' bastata solo quella per spezzare migliaia di vite.

Per molte di esse, non c'è più speranza, addormentate in un letto di macerie, per le quali non restano che lacrime e preghiere. Chi è sopravvissuto si ritrova fra le mani il nulla, a causa della tempestiva ed imprevedibile forza della natura che ha spazzato via luoghi di vita comune e familiari.

Ripartire da zero non sarà per niente facile per questa gente e, consapevole di questo, Gianni Stea, consigliere regionale pugliese (Gruppo Ap), con il cuore in mano, ha deciso di inviare una lettera aperta a tutti i segretari regionali e nazionali dei partiti e i consiglieri delle Regioni italiane e, da pugliese, anche al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Nella lettera si legge testualmente: "Le immagini che arrivano dal Lazio e dalle Marche, terre colpite dal tremendo sisma nella notte tra martedì e mercoledì, il numero delle vittime e dei feriti, il lavoro eroico dei soccorritori, impongono a tutti noi un profondo momento di seria riflessione. La politica - a volte con ragione - è accusata di essere una casta, di essere distante dai cittadini e dalle problematiche quotidiane. Credo che questa occasione, pur nella sua estrema tragicità, possa offrire un'occasione di riscatto a tutti noi.

Da qui l'iniziativa di scrivere questa lettera aperta rivolgendomi ai partiti e chiedendo di annullare immediatamente tutte le iniziative (feste, incontri, dibattiti, convention) che tradizionalmente si svolgono nei mesi di fine estate, per devolvere gli equivalenti costi agli aiuti umanitari alle popolazioni colpite dal sisma.

Sarebbe questo un modo di onorare realmente la missione che con il voto ci è stata affidata dagli elettori. Ai consiglieri regionali pugliesi e delle altre Regioni, al mio presidente Emiliano, chiedo invece di attivarsi affinché ognuno di noi possa contribuire con una donazione volontaria in danaro ad acquistare beni di prima necessità per le vittime della tragedia. Sottolineo a tal proposito che i nostri emolumenti ci permettono, volendo, una generosità maggiore rispetto a quella di moltissimi concittadini. Ebbene, mostriamo il volto nobile della politica intesa quale servizio alla popolazione. Popolazione, nel caso delle aree del Lazio e delle Marche distrutte dalla furia della natura, che ben presto dovrà fare i conti con i rigori invernali del clima di montagna".

Due proposte concrete per far fronte all'emergenza.

Ora toccherà agli interpellati fornire una risposta.