Sinistra Italiana dice NO alla riforma della Costituzione

Appuntamento in Piazza Repubblica per discutere sul tema

domenica 10 luglio 2016
Lunedì 11 Luglio 2016 alle ore 19.00, la Sinistra Italiana di Altamura terrà un incontro in piazza Repubblica dal tema "Contro la riforma della Costituzione". A trattare il tema saranno Nicola Colaianni, Professore di Diritto ecclesiastico italiano e comparato dell'Università di Bari e Annalisa Pannarale, Parlamentare Sinistra Italiana. Introdurrà l'incontro Sara Raspatelli del Coordinamento Sinistra Italiana – Altamura.

Segue il comunicato stampa.

"Sinistra Italiana – Altamura invita i cittadini a condividere le ragioni del NO.

Non si cambia la Costituzione a stretta maggioranza, quella governativa: la nostra Costituzione fu approvata con quasi il 90% dei voti. La riforma attuale è stata approvata con il 55%, una maggioranza per giunta fittizia perché gonfiata dal premio di maggioranza previsto dal sistema elettorale Porcellum dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale. Inoltre la riforma, impedendo l'elezione dei senatori, contraddice l'art. 1 della Costituzione, secondo cui "la sovranità appartiene al popolo".

La riforma Renzi accentra i poteri nello Stato e riduce il potere legislativo delle Regioni in materia di governo del territorio, istruzione, salute, politiche sociali, sicurezza alimentare, attività culturali e turismo senza far davvero finire il ping-pong delle leggi da una Camera all'altra, senza semplificare l'azione legislativa, senza abbattere i costi della politica. La riforma si combina dannosamente con la legge maggioritaria Italicum: la maggioranza di 340 seggi sarà di una sola lista: una maggioranza sproporzionata rispetto all'effettivo consenso elettorale ricevuto, di fatto obbligata, se vuole durare fino alla fine della legislatura (come sta accadendo alla maggioranza attuale), a dare la fiducia a chi in realtà è il suo padrone: il governo e il suo capo.

Sinistra italiana ritiene che non si può confondere il piano della Costituzione con quello della politica di governo e trasformare il referendum in un plebiscito a suo favore o contro. La riforma riduce la Costituzione ad una legge tra le tante. Essa è invece la carta fondativa del nostro Stato e della nostra Storia.

Difendiamola e votiamo NO al referendum di ottobre!"