Si discute sulla futura destinazione del Palazzo Baldassarre
Aria Fresca, "Diventi un polo culturale di eccellenza, non un banale palazzo di uffici". Si chiede un allestimento essenziale dell'edificio
sabato 2 luglio 2011
Nel consiglio comunale del 28 giugno scorso il consigliere Enzo Colonna ha avuto modo di discutere l'interpellanza proposta dal Movimento cittadino Aria Fresca sul Palazzo Baldassarre.
Nell'interpellanza si fa nota dei lavori ultimati di recupero del Palazzo grazie ai finanziamenti regionali e della destinazione dello stesso alla musealizzazione dell'Uomo di Lamalunga. E si specifica, altresì, che in un comunicato stampa comunale, datato 10 marzo 2011, si annunciava l'assegnazione del luogo ad uffici comunali. In riferimento a ciò, il Movimento Aria Fresca chiede espressamente la destinazione dell'edificio a museo e pinacoteca perché accolga e dia adeguata e stabile sistemazione alle opere di pittori altamurani come Raffaele e Tina Laudati, Pasquale Rossi e Carlo Striccoli.
In un comunicato odierno, il Movimento Aria Fresca afferma che "Le risposte, nonostante la disponibilità dell'assessore ai Lavori Pubblici Centonze, non sono state affatto tranquillizzanti e hanno motivato la replica preoccupata del nostro consigliere".
"Due dati sono emersi: - si continua a leggere - sebbene sia trascorso oltre un anno dall'interpellanza, allo stato non c'è traccia o preparativo che consenta di immaginare, nel breve-medio periodo, l'apertura del Museo dell'Uomo di Lamalunga per il cui allestimento (al piano terra e al primo piano del Palazzo) sono state destinate cospicue risorse pubbliche di fonte comunitaria (fondi FESR, se non sbagliamo per circa un milione di euro); ancor più lontana (del tutto evanescente) è la Fondazione che il Comune e altri enti pubblici (regione, università, soprintendenza, ecc.) si erano impegnati a costituire proprio per la gestione di tutte le questioni connesse alla studio, fruizione, valorizzazione, promozione, sfruttamento in chiave turistica dell'Uomo di Lamalunga (a suo tempo, si era ipotizzato di far confluire in un'unica fondazione anche le questioni relative alla Cava dei Dinosauri), fondazione per i cui uffici erano destinati gli ambienti del secondo piano di Palazzo Baldassarre".
Ribadita come unica concreta prospettiva per il Palazzo Baldassarre quella che vede l'edificio adibito a uffici comunali, il Movimento esprime la propria amarezza, "perché si rischia così di utilizzare lo storico palazzo come semplice sede di rappresentanza di questo o quel politico, ufficio per le pubbliche relazioni dell'amministratore di turno. In sintesi, si rischia di banalizzare un bene di assoluto pregio storico e architettonico".
"Bisogna impegnarsi tutti – recita la nota - e a tutti i livelli (comunale e regionale) affinché il Museo dell'Uomo di Lamalunga diventi realtà. Su questo fronte sinora non abbiamo notato alcun impegno dai vertici amministrativi, tutti presi, come sono da anni, a vivere il sostegno alle attività e ai servizi per la Cultura come pura elargizione o "spargimento" di contributi economici senza alcuna programmazione e valutazione di merito".
Inoltre viene chiesto un allestimento essenziale della sede, "così da renderlo fruibile e disponibile solo e unicamente per eventi e attività culturali di assoluta qualità, esattamente come è riuscito a fare nell'ultimo mese il Movimento culturale Spiragli (e, in altri contesti, il Festival Luoghi Comuni), superando con ostinata passione ostacoli, intralci, indifferenze".
"In altri termini, - si conclude - in attesa del Museo, utilizziamo l'immobile, con rigorosa selettività, per cogliere e mettere assieme i frammenti, gli spiragli di vitalità e orgoglio che la nostra Comunità, nonostante la Gente di Palazzo, continua ad esprimere".
Nell'interpellanza si fa nota dei lavori ultimati di recupero del Palazzo grazie ai finanziamenti regionali e della destinazione dello stesso alla musealizzazione dell'Uomo di Lamalunga. E si specifica, altresì, che in un comunicato stampa comunale, datato 10 marzo 2011, si annunciava l'assegnazione del luogo ad uffici comunali. In riferimento a ciò, il Movimento Aria Fresca chiede espressamente la destinazione dell'edificio a museo e pinacoteca perché accolga e dia adeguata e stabile sistemazione alle opere di pittori altamurani come Raffaele e Tina Laudati, Pasquale Rossi e Carlo Striccoli.
In un comunicato odierno, il Movimento Aria Fresca afferma che "Le risposte, nonostante la disponibilità dell'assessore ai Lavori Pubblici Centonze, non sono state affatto tranquillizzanti e hanno motivato la replica preoccupata del nostro consigliere".
"Due dati sono emersi: - si continua a leggere - sebbene sia trascorso oltre un anno dall'interpellanza, allo stato non c'è traccia o preparativo che consenta di immaginare, nel breve-medio periodo, l'apertura del Museo dell'Uomo di Lamalunga per il cui allestimento (al piano terra e al primo piano del Palazzo) sono state destinate cospicue risorse pubbliche di fonte comunitaria (fondi FESR, se non sbagliamo per circa un milione di euro); ancor più lontana (del tutto evanescente) è la Fondazione che il Comune e altri enti pubblici (regione, università, soprintendenza, ecc.) si erano impegnati a costituire proprio per la gestione di tutte le questioni connesse alla studio, fruizione, valorizzazione, promozione, sfruttamento in chiave turistica dell'Uomo di Lamalunga (a suo tempo, si era ipotizzato di far confluire in un'unica fondazione anche le questioni relative alla Cava dei Dinosauri), fondazione per i cui uffici erano destinati gli ambienti del secondo piano di Palazzo Baldassarre".
Ribadita come unica concreta prospettiva per il Palazzo Baldassarre quella che vede l'edificio adibito a uffici comunali, il Movimento esprime la propria amarezza, "perché si rischia così di utilizzare lo storico palazzo come semplice sede di rappresentanza di questo o quel politico, ufficio per le pubbliche relazioni dell'amministratore di turno. In sintesi, si rischia di banalizzare un bene di assoluto pregio storico e architettonico".
"Bisogna impegnarsi tutti – recita la nota - e a tutti i livelli (comunale e regionale) affinché il Museo dell'Uomo di Lamalunga diventi realtà. Su questo fronte sinora non abbiamo notato alcun impegno dai vertici amministrativi, tutti presi, come sono da anni, a vivere il sostegno alle attività e ai servizi per la Cultura come pura elargizione o "spargimento" di contributi economici senza alcuna programmazione e valutazione di merito".
Inoltre viene chiesto un allestimento essenziale della sede, "così da renderlo fruibile e disponibile solo e unicamente per eventi e attività culturali di assoluta qualità, esattamente come è riuscito a fare nell'ultimo mese il Movimento culturale Spiragli (e, in altri contesti, il Festival Luoghi Comuni), superando con ostinata passione ostacoli, intralci, indifferenze".
"In altri termini, - si conclude - in attesa del Museo, utilizziamo l'immobile, con rigorosa selettività, per cogliere e mettere assieme i frammenti, gli spiragli di vitalità e orgoglio che la nostra Comunità, nonostante la Gente di Palazzo, continua ad esprimere".