Sgarbi e "Federicus", amore a prima vista
Dopo la "lectio magistralis" ci sarà una futura collaborazione?
martedì 16 aprile 2019
08.30
Riscontri sostanzialmente positivi per la lectio magistralis sulla bellezza nel Medioevo che il critico d'arte e deputato della Repubblica Vittorio Sgarbi ha tenuto per la serie di incontri "Stupor - Il mese della cultura federiciana" della Fortis Murgia, presso la sala "Il Gattopardo".
Gremita la grande sala della struttura. L'incontro è stato organizzata dall'associazione presieduta da Carlo Camicia e dalla onlus "Una stanza per un sorriso" guidata da Rosanna Galantucci.
Si è detto tanto della relazione di Sgarbi in cui sono state magnificate la grandezza e la visione potente di Federico II di Svevia. Lui, tedesco di Germania, trovò la bellezza in Italia, al Sud Italia, dove fondò castelli, fortezze, quel unicum che è Castel del Monte, scuole di poesia, di retorica, di lingua italiana e università. Solo ad Altamura fece edificare una chiesa.
"Il potere non serve a nulla se non fai leva sulla cultura e sulla bellezza": con queste parole è sintetizzato il messaggio che Sgarbi ha lanciato nel suo lungo intervento, sempre godibile e varie volte irriverente.
Di "Federico II" ha attualizzato il pensiero politico in contrapposizione all'attuale pochezza perché i grandi della politica oggi non si circondano di persone competenti (come invece faceva l'imperatore svevo) ma sostanzialmente di yesman.
L'Italia - questo è il suo ragionamento - deve credere di più a se stessa e puntare sulla cultura e sulla bellezza e vivere solo di essere, così come ai loro tempi hanno creduto due tedeschi, Federico II di Svevia e Goethe.
L'incontro con Altamura e con la "famiglia Federicus" è stato molto caloroso. Tanto che Sgarbi ha promesso che l'anno prossimo sarà alla festa medievale. Come esperto e visitatore oppure in un ruolo da protagonista, come consulente artistico tanto per lanciare un'ipotesi su una possibile collaborazione? Chissà... il terreno, intanto, è stato preparato.
Gremita la grande sala della struttura. L'incontro è stato organizzata dall'associazione presieduta da Carlo Camicia e dalla onlus "Una stanza per un sorriso" guidata da Rosanna Galantucci.
Si è detto tanto della relazione di Sgarbi in cui sono state magnificate la grandezza e la visione potente di Federico II di Svevia. Lui, tedesco di Germania, trovò la bellezza in Italia, al Sud Italia, dove fondò castelli, fortezze, quel unicum che è Castel del Monte, scuole di poesia, di retorica, di lingua italiana e università. Solo ad Altamura fece edificare una chiesa.
"Il potere non serve a nulla se non fai leva sulla cultura e sulla bellezza": con queste parole è sintetizzato il messaggio che Sgarbi ha lanciato nel suo lungo intervento, sempre godibile e varie volte irriverente.
Di "Federico II" ha attualizzato il pensiero politico in contrapposizione all'attuale pochezza perché i grandi della politica oggi non si circondano di persone competenti (come invece faceva l'imperatore svevo) ma sostanzialmente di yesman.
L'Italia - questo è il suo ragionamento - deve credere di più a se stessa e puntare sulla cultura e sulla bellezza e vivere solo di essere, così come ai loro tempi hanno creduto due tedeschi, Federico II di Svevia e Goethe.
L'incontro con Altamura e con la "famiglia Federicus" è stato molto caloroso. Tanto che Sgarbi ha promesso che l'anno prossimo sarà alla festa medievale. Come esperto e visitatore oppure in un ruolo da protagonista, come consulente artistico tanto per lanciare un'ipotesi su una possibile collaborazione? Chissà... il terreno, intanto, è stato preparato.