Sequestrati distributori di alimenti negli ospedali della Asl Bari
Turbato l’iter della procedura di gara. L'operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza
martedì 3 agosto 2010
19.41
Questa mattina, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari hanno proceduto al sequestro preventivo dei distributori di bevande ed alimenti installati dalla Sgd Vending srl nelle strutture ospedaliere e territoriali della ASL Bari. Il decreto di sequestro è stato adottato, lo scorso 29 luglio, dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo.
Il sequestro preventivo si inserisce nell'ambito delle indagini avviate sulla Sanità regionale pugliese dalla Procura della Repubblica fin dall'anno 2008.
In particolare, le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria hanno consentito di accertare che Lea Cosentino, già direttore generale dell'ASL Bari, e Nicola Colella, dirigente dell'Area Patrimonio dell'ASL Bari e coinvolto anche nell'inchiesta rifiuti e sanità, in concorso con Nunzio Galano, al quale erano riconducibili sia la Sigma srl sia la Sgd Vending srl, e Sante Storelli, in qualità di preposto e rappresentante delle due società, hanno turbato l'iter della procedura della gara - indetta dall'ASL di Bari il 16 maggio del 2008 - per l'installazione di 80 distributori di alimenti e bevande nelle strutture ospedaliere e territoriali dell'ASL Bari, in violazione delle norme sull'evidenza pubblica.
La gara veniva inizialmente aggiudicata alla Sigma Srl, riconducibile a Galano, in ragione della migliore offerta formulata; successivamente, appurato che allo stesso Galano era riconducibile altra società partecipante, la Sgd Vending Srl, la procedura di gara veniva sospesa – e in seguito annullata - in quanto si riscontrava la violazione dell'art. 37, 2° comma, Decreto Legislativo n. 163/2006 .
La Cosentino, poi, adottava un nuovo provvedimento - la delibera n. 550 del 30 giugno 2008 - con il quale, in violazione delle norme sull'evidenza pubblica, accettava il "Progetto accoglienza" proposto dalla società Sgd Vending, concedendo l'uso delle aree della ASL per l'installazione dei distributori di bevande ed alimenti, a condizioni economiche più vantaggiose, per l'aggiudicatario, rispetto a quelle alle quali la (collegata) Sigma Srl si era aggiudicata la gara.
Le indagini hanno, peraltro, consentito di accertare il reato di concorso continuato nella turbativa d'asta (81 cpv-110-353 C.P.), la fattispecie di cui agli art. 110-356 C.P. (concorso in frode in pubbliche forniture, poiché il Galano e lo Storelli si sarebbero resi inadempienti a singole parti del contratto stipulato con l'ASL Bari) e quella di cui agli artt. 110-624-625 n.7 C.P. (concorso in furto aggravato, poichè gli stessi avrebbero disatteso il provvedimento del Tribunale di Bari del 24.3.2009, che ordinava la cessazione immediata del contratto stipulato con la ASL, continuando ad approvvigionarsi delle forniture elettriche ed idriche della ASL Bari).
Le indagini si sono sviluppate con l'analisi dei documenti e l'esame di persone a conoscenza dei fatti e, per una residua parte, con l'ausilio di intercettazioni operate in procedimenti collegati.
Il sequestro preventivo si inserisce nell'ambito delle indagini avviate sulla Sanità regionale pugliese dalla Procura della Repubblica fin dall'anno 2008.
In particolare, le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria hanno consentito di accertare che Lea Cosentino, già direttore generale dell'ASL Bari, e Nicola Colella, dirigente dell'Area Patrimonio dell'ASL Bari e coinvolto anche nell'inchiesta rifiuti e sanità, in concorso con Nunzio Galano, al quale erano riconducibili sia la Sigma srl sia la Sgd Vending srl, e Sante Storelli, in qualità di preposto e rappresentante delle due società, hanno turbato l'iter della procedura della gara - indetta dall'ASL di Bari il 16 maggio del 2008 - per l'installazione di 80 distributori di alimenti e bevande nelle strutture ospedaliere e territoriali dell'ASL Bari, in violazione delle norme sull'evidenza pubblica.
La gara veniva inizialmente aggiudicata alla Sigma Srl, riconducibile a Galano, in ragione della migliore offerta formulata; successivamente, appurato che allo stesso Galano era riconducibile altra società partecipante, la Sgd Vending Srl, la procedura di gara veniva sospesa – e in seguito annullata - in quanto si riscontrava la violazione dell'art. 37, 2° comma, Decreto Legislativo n. 163/2006 .
La Cosentino, poi, adottava un nuovo provvedimento - la delibera n. 550 del 30 giugno 2008 - con il quale, in violazione delle norme sull'evidenza pubblica, accettava il "Progetto accoglienza" proposto dalla società Sgd Vending, concedendo l'uso delle aree della ASL per l'installazione dei distributori di bevande ed alimenti, a condizioni economiche più vantaggiose, per l'aggiudicatario, rispetto a quelle alle quali la (collegata) Sigma Srl si era aggiudicata la gara.
Le indagini hanno, peraltro, consentito di accertare il reato di concorso continuato nella turbativa d'asta (81 cpv-110-353 C.P.), la fattispecie di cui agli art. 110-356 C.P. (concorso in frode in pubbliche forniture, poiché il Galano e lo Storelli si sarebbero resi inadempienti a singole parti del contratto stipulato con l'ASL Bari) e quella di cui agli artt. 110-624-625 n.7 C.P. (concorso in furto aggravato, poichè gli stessi avrebbero disatteso il provvedimento del Tribunale di Bari del 24.3.2009, che ordinava la cessazione immediata del contratto stipulato con la ASL, continuando ad approvvigionarsi delle forniture elettriche ed idriche della ASL Bari).
Le indagini si sono sviluppate con l'analisi dei documenti e l'esame di persone a conoscenza dei fatti e, per una residua parte, con l'ausilio di intercettazioni operate in procedimenti collegati.