Secondo sequestro per una cava abusiva
Per i Carabinieri forestali l'autorizzazione è scaduta da tempo
martedì 23 giugno 2020
10.53
I carabinieri della Stazione "Parco" di Altamura sono intervenuti per mettere fine all'utilizzo abusivo di un'area oggetto di illecita coltivazione di cava. La stessa continuava ad essere interessata da lavori di estrazione di inerti nonostante fosse stata già sequestrata dagli stessi militari nel 2016.
Infatti, la coltivazione della cava, situata nel perimetro del Parco dell'Alta Murgia e pertanto sottoposta a un particolare regime di protezione, era stata autorizzata fino al 2014; dopo questa data, tuttavia, l'attività estrattiva non era stata interrotta ed era proseguita nonostante sia il diniego degli uffici della Regione e dell'Ente Parco ad una proroga dell'autorizzazione sia il primo provvedimento di sequestro del 2016.
I Carabinieri del Parco hanno quindi effettuato il secondo sequestro della cava, per una superficie di oltre 56 ettari, denunciando ancora una volta l'amministratore della ditta non solo per l'illecita coltivazione della cava, e i conseguenti gravi danni arrecati all'area protetta, ma anche per violazione dei sigilli, trattandosi di area già sottoposta a misura cautelare reale.
(Foto di archivio)
Infatti, la coltivazione della cava, situata nel perimetro del Parco dell'Alta Murgia e pertanto sottoposta a un particolare regime di protezione, era stata autorizzata fino al 2014; dopo questa data, tuttavia, l'attività estrattiva non era stata interrotta ed era proseguita nonostante sia il diniego degli uffici della Regione e dell'Ente Parco ad una proroga dell'autorizzazione sia il primo provvedimento di sequestro del 2016.
I Carabinieri del Parco hanno quindi effettuato il secondo sequestro della cava, per una superficie di oltre 56 ettari, denunciando ancora una volta l'amministratore della ditta non solo per l'illecita coltivazione della cava, e i conseguenti gravi danni arrecati all'area protetta, ma anche per violazione dei sigilli, trattandosi di area già sottoposta a misura cautelare reale.
(Foto di archivio)