Scuola, necrologi sulle porte degli istituti
I militanti di Gioventù nazionale contro la riforma
giovedì 16 luglio 2015
10.54
Non si arresta la protesta contro la riforma della Buona scuola oramai diventata legge. In una nota congiunta i sindacati annunciano un incontro "per stabilire una condotta comune e per verificare dal punto di vista tecnico-giuridico quali sono gli elementi per orientare il contenzioso".
Sotto la lente delle sigle sindacali sono finiti gli aspetti della legge che più incidono sul profilo professionale dei docenti tra cui la chiamata diretta degli insegnanti che sarebbe in contrasto con gli articoli 97 e 98 della Costituzione e la questione degli ambiti territoriali che creerebbero discriminazioni e squilibri.
Per l'11 settembre è annunciata e una grande manifestazione di protesta contro la riforma i cui dettagli saranno definiti nelle prossime settimane.
Intanto ad Altamura i militanti di Gioventù Nazionale hanno affisso dei necrologi simbolici sugli ingressi degli istituti scolastici cittadini in "ricordo della scuola pubblica italiana".
"Con questo gesto vogliamo unirci al coro di protesta che da settimane si eleva da studenti e docenti, e che viene prontamente ignorato dal ministro dell'istruzione Giannini e da tutto il governo – si legge in una nota a firma della presidente Madalena Venturo - Se Renzi pensa di cavarsela, ancora una volta, con un atto di prepotenza, si sbaglia. Inoltre, ci risulta "sospetta" anche la tempistica dell'approvazione della riforma: siamo a luglio, le scuole sono chiuse e gli studenti in vacanza, ma, guarda caso, proprio adesso viene deciso di approvare la riforma della scuola, forse con l'illusione di passare in sordina e di aggirare le proteste. Dal canto nostro, noi continueremo a combattere per ridare al mondo scolastico la dignità che merita".
Sotto la lente delle sigle sindacali sono finiti gli aspetti della legge che più incidono sul profilo professionale dei docenti tra cui la chiamata diretta degli insegnanti che sarebbe in contrasto con gli articoli 97 e 98 della Costituzione e la questione degli ambiti territoriali che creerebbero discriminazioni e squilibri.
Per l'11 settembre è annunciata e una grande manifestazione di protesta contro la riforma i cui dettagli saranno definiti nelle prossime settimane.
Intanto ad Altamura i militanti di Gioventù Nazionale hanno affisso dei necrologi simbolici sugli ingressi degli istituti scolastici cittadini in "ricordo della scuola pubblica italiana".
"Con questo gesto vogliamo unirci al coro di protesta che da settimane si eleva da studenti e docenti, e che viene prontamente ignorato dal ministro dell'istruzione Giannini e da tutto il governo – si legge in una nota a firma della presidente Madalena Venturo - Se Renzi pensa di cavarsela, ancora una volta, con un atto di prepotenza, si sbaglia. Inoltre, ci risulta "sospetta" anche la tempistica dell'approvazione della riforma: siamo a luglio, le scuole sono chiuse e gli studenti in vacanza, ma, guarda caso, proprio adesso viene deciso di approvare la riforma della scuola, forse con l'illusione di passare in sordina e di aggirare le proteste. Dal canto nostro, noi continueremo a combattere per ridare al mondo scolastico la dignità che merita".