Scandalo tangenti: Tisci scagiona Forte
L’avvocato del sindaco: “Dichiarazioni importanti a sostegno delle nostre tesi”
venerdì 9 febbraio 2018
10.00
Avrebbe tentato di corrompere un assessore del Comune di Acquaviva ma mai ha ceduto somme di denaro a favore di Giacinto Forte.
Sono notizie importanti quelle messe nero su bianco dall'imputato Roberto Tisci in un memoriale consegnato ai giudici la scorsa estate e diffuse alcuni giorni fa dalla Gazzetta.
Dichiarazioni secondo cui il faccendiere non avrebbe mai corrotto il sindaco di Altamura che pure è finito ai domiciliari con l'accusa di corruzione lo scorso luglio.
In attesa di capire quali saranno gli sviluppi del procedimento penale che prenderà il via il prossimo 20 febbraio, le parole di Tisci oggi segnano un punto a favore della difesa del primo cittadino altamurano.
"Senza dubbio sono dichiarazioni per noi importanti perché sono da supporto alle nostre tesi – spiega il legale del primo cittadino Gianni Moramarco – Il memoriale di Tisci dimostra quello che abbiamo detto sin dall'inizio ovvero che le intercettazioni ad uso dell'accusa andavano ben interpretate per capire davvero quanto ci fosse di vero nelle conversazioni tra i due imprenditori Sallaku e Faticati. Lo abbiamo detto a luglio e lo ripetiamo oggi: le intercettazioni vanno interpretate e soprattutto verificate".
"E' verosimile – continua Moramarco - che i protagonisti di queste intercettazioni abbiano, ciascuno per un proprio interesse personale, avviato un gioco tra le parti al fine di vantare amicizie e potere che in realtà non hanno".
E proprio sul terreno della verifica mancherebbero molti tasselli stando alle dichiarazioni del legale.
"L'accusa mossa nei confronti del sindaco è una accusa pesantissima tuttavia quando si parla di corruzione non si può solo parlare di dazione di denaro ma bisogna anche spiegare quali sono stati gli atti che il sindaco avrebbe adottato per ripagare quella dazione. Insomma occorre capire quali siano le decisioni che il sindaco avrebbe preso per favorire la Besa costruzioni. Soprattutto occorre capire per quale cantiere l'avrebbe favorita visto che ad oggi queste notizie non sono a noi note ed è questo che speriamo vorranno spiegare SallaKu o Fatigati ai magistrati".
Risposte che si spera possano arrivare tra meno di due settimane quando gli imputati compariranno dinanzi ai giudici il prossimo 20 febbraio. Data che il sindaco di Altamura Giacinto Forte attende con "serenità consapevole di essere estraneo a questa vicenda", fa sapere il suo legale "sebbene la privazione della propria libertà è una restrizione pesante da sopportare".
Sono notizie importanti quelle messe nero su bianco dall'imputato Roberto Tisci in un memoriale consegnato ai giudici la scorsa estate e diffuse alcuni giorni fa dalla Gazzetta.
Dichiarazioni secondo cui il faccendiere non avrebbe mai corrotto il sindaco di Altamura che pure è finito ai domiciliari con l'accusa di corruzione lo scorso luglio.
In attesa di capire quali saranno gli sviluppi del procedimento penale che prenderà il via il prossimo 20 febbraio, le parole di Tisci oggi segnano un punto a favore della difesa del primo cittadino altamurano.
"Senza dubbio sono dichiarazioni per noi importanti perché sono da supporto alle nostre tesi – spiega il legale del primo cittadino Gianni Moramarco – Il memoriale di Tisci dimostra quello che abbiamo detto sin dall'inizio ovvero che le intercettazioni ad uso dell'accusa andavano ben interpretate per capire davvero quanto ci fosse di vero nelle conversazioni tra i due imprenditori Sallaku e Faticati. Lo abbiamo detto a luglio e lo ripetiamo oggi: le intercettazioni vanno interpretate e soprattutto verificate".
"E' verosimile – continua Moramarco - che i protagonisti di queste intercettazioni abbiano, ciascuno per un proprio interesse personale, avviato un gioco tra le parti al fine di vantare amicizie e potere che in realtà non hanno".
E proprio sul terreno della verifica mancherebbero molti tasselli stando alle dichiarazioni del legale.
"L'accusa mossa nei confronti del sindaco è una accusa pesantissima tuttavia quando si parla di corruzione non si può solo parlare di dazione di denaro ma bisogna anche spiegare quali sono stati gli atti che il sindaco avrebbe adottato per ripagare quella dazione. Insomma occorre capire quali siano le decisioni che il sindaco avrebbe preso per favorire la Besa costruzioni. Soprattutto occorre capire per quale cantiere l'avrebbe favorita visto che ad oggi queste notizie non sono a noi note ed è questo che speriamo vorranno spiegare SallaKu o Fatigati ai magistrati".
Risposte che si spera possano arrivare tra meno di due settimane quando gli imputati compariranno dinanzi ai giudici il prossimo 20 febbraio. Data che il sindaco di Altamura Giacinto Forte attende con "serenità consapevole di essere estraneo a questa vicenda", fa sapere il suo legale "sebbene la privazione della propria libertà è una restrizione pesante da sopportare".