Scandalo tangenti, la linea dura dell’opposizione
La richiesta: Dimissioni immediate per tutelare la dignità degli altamurani
venerdì 14 luglio 2017
Un terremoto. Continua a tenere banco in città l'inchiesta congiunta dei carabinieri e delle Fiamme Gialle che ha portato all'arresto del sindaco di Altamura, Giacinto Forte accusato di aver intascato una presunta tangente da 15.000 euro in cambio di favori a vantaggio di una impresa di costruzioni.
Lo scandalo ha provocato subbuglio in seno alla maggiorana di governo con il sindaco agli arresti domiciliari e le sorti del paese affidate nelle mani di Enzo Rifino, il giovane assessore nominato solo qualche mese fa.
Tra le fila della maggioranza in pochi hanno voglia di parlare poiché in mancanza di dati certi e di eventuali decisioni del sindaco, nessuno ha voglia di sbilanciarsi in dichiarazioni pubbliche. L'attuale vice sindaco da due giorni si divide tra riunioni a palazzo di città con i dirigenti comunali per fare il punto della situazione e incontri in camera caritatis con gli esponenti di governo per decidere la linea comune da seguire. Secondo le prime indicazioni giunte da alcuni consiglieri comunali la volontà è quella di fare fronte comune attorno al primo cittadino, come uomo e come politico, esprimendo piena solidarietà e massima fiducia. In pratica lasciando in piedi l'amministrazione comunale.
Di tutt'altro tono sono invece le dichiarazioni che arrivano dalla barricata opposta.
L'onorevole Ventricelli sin dalla prime ore successive allo scandalo ha chiesto senza troppi giri di parole di "evitare ulteriore imbarazzo alla città e di rassegnare le dimissioni".
Richiesta avanzata anche dal consigliere regionale Enzo Colonna che sebbene con cautela e consapevole che i tempi non sono maturi per esprimere sentenze, chiede di non lasciare la città al non-governo. "Con atti e iniziative responsabili, anche dolorose, occorre quindi salvaguardare il futuro della comunità altamurana chiudendo rapidamente questa stagione amministrativa. È necessario scongiurare il rischio che questa triste vicenda determini anche danni irreversibili alla Città precludendo a questa la possibilità di cogliere, nei prossimi mesi, occasioni di crescita e opportunità che difficilmente si riproporranno".
Da Sinistra Italiana, pur mostrando rispetto tanto per gli inquirenti quanto per il primo cittadino di Altamura a cui ora è affidato il compito di smontare le accuse che lo riguardano, chiedono di "liberare politicamente la città da chi in questi anni ha governato Altamura attraverso una azione politica scellerata".
Così come fanno in casa Altamura bene comune per cui "La città non può più assistere inerme all'incapacità amministrativa di questa maggioranza, come da noi più volte evidenziato in questi due anni, tanto più di fronte a questa deriva morale di chi rappresenta le istituzioni e l'intera comunità".
Parole durissime arrivano invece dal Partito Democratico per cui "Un sindaco accusato di corruzione non è degno di rappresentare la nostra Città. Altamura merita rispetto". Una dichiarazione correlata con l'invito rivolto ai consiglieri di Maggioranza di manifestare "un segnale di responsabilità prendendo le distanze da fatti di tale gravità".
Segnale che probabilmente arriverà in giornata dopo la sofferta riunione di maggioranza svoltasi nella tarda serata di giovedì.
Lo scandalo ha provocato subbuglio in seno alla maggiorana di governo con il sindaco agli arresti domiciliari e le sorti del paese affidate nelle mani di Enzo Rifino, il giovane assessore nominato solo qualche mese fa.
Tra le fila della maggioranza in pochi hanno voglia di parlare poiché in mancanza di dati certi e di eventuali decisioni del sindaco, nessuno ha voglia di sbilanciarsi in dichiarazioni pubbliche. L'attuale vice sindaco da due giorni si divide tra riunioni a palazzo di città con i dirigenti comunali per fare il punto della situazione e incontri in camera caritatis con gli esponenti di governo per decidere la linea comune da seguire. Secondo le prime indicazioni giunte da alcuni consiglieri comunali la volontà è quella di fare fronte comune attorno al primo cittadino, come uomo e come politico, esprimendo piena solidarietà e massima fiducia. In pratica lasciando in piedi l'amministrazione comunale.
Di tutt'altro tono sono invece le dichiarazioni che arrivano dalla barricata opposta.
L'onorevole Ventricelli sin dalla prime ore successive allo scandalo ha chiesto senza troppi giri di parole di "evitare ulteriore imbarazzo alla città e di rassegnare le dimissioni".
Richiesta avanzata anche dal consigliere regionale Enzo Colonna che sebbene con cautela e consapevole che i tempi non sono maturi per esprimere sentenze, chiede di non lasciare la città al non-governo. "Con atti e iniziative responsabili, anche dolorose, occorre quindi salvaguardare il futuro della comunità altamurana chiudendo rapidamente questa stagione amministrativa. È necessario scongiurare il rischio che questa triste vicenda determini anche danni irreversibili alla Città precludendo a questa la possibilità di cogliere, nei prossimi mesi, occasioni di crescita e opportunità che difficilmente si riproporranno".
Da Sinistra Italiana, pur mostrando rispetto tanto per gli inquirenti quanto per il primo cittadino di Altamura a cui ora è affidato il compito di smontare le accuse che lo riguardano, chiedono di "liberare politicamente la città da chi in questi anni ha governato Altamura attraverso una azione politica scellerata".
Così come fanno in casa Altamura bene comune per cui "La città non può più assistere inerme all'incapacità amministrativa di questa maggioranza, come da noi più volte evidenziato in questi due anni, tanto più di fronte a questa deriva morale di chi rappresenta le istituzioni e l'intera comunità".
Parole durissime arrivano invece dal Partito Democratico per cui "Un sindaco accusato di corruzione non è degno di rappresentare la nostra Città. Altamura merita rispetto". Una dichiarazione correlata con l'invito rivolto ai consiglieri di Maggioranza di manifestare "un segnale di responsabilità prendendo le distanze da fatti di tale gravità".
Segnale che probabilmente arriverà in giornata dopo la sofferta riunione di maggioranza svoltasi nella tarda serata di giovedì.