Sanità, Regione Puglia e Regione Basilicata stipulano un Accordo di programma
Lospalluto: "E il ruolo del nascente Ospedale della Murgia?". La Destra di Altamura annuncia la sua presenza al Consiglio comunale
lunedì 29 novembre 2010
12.55
Anche la sezione altamurana del movimento politico nazionale La Destra sarà presente al Consiglio comunale monotematico sulla sanità in programma questo pomeriggio. Sottoporrà all'assessore regionale alle Politiche della Salute Tommaso Fiore alcuni quesiti raccolti in un comunicato (pubblicato integralmente in allegato).
"Da inizio ottobre 2010 a fine dicembre 2010 - scrive La Destra - i proprietari dei laboratori di analisi privati, dato che la Regione non paga loro i crediti vantati, hanno sospeso le prestazioni. Di conseguenza c'è stato l'assalto del popolo alle strutture della pubblica Sanità, generando file e liste d'attesa. In sintesi, ci vogliono molti giorni per ottenere l'agognato diritto alla salute pubblica". Per il Movimento politico "è di fondamentale importanza reperire i fondi per permettere all'ospedale della Murgia di entrare in funzione. Un paio di mesi fa noi de La Destra abbiamo sollevato la questione dei mancati finanziamenti all'ospedale dell'Alta Murgia (10 milioni che proprio non si riescono a trovare, mentre contestualmente si concede uno scellerato finanziamento di 120 milioni di euro alla fondazione San Raffaele del Mediterraneo per realizzare ex novo un ospedale a Taranto). Il presidente della Regione e l'assessore alla Sanità Tommaso Fiore non ci hanno degnato di risposta - conclude La Destra - il consigliere regionale Michele Ventricelli si è limitato a dire che si tratta di un ospedale pubblico-privato e che auspicava un tavolo tra Assessore e Amministrazioni locali per tranquillizzare la popolazione".
Il Movimento politico esprime "solidarietà ai sanitari precari che, a causa del mancato rinnovo dei contratti, rischiano di andare a casa".
Michele Lospalluto delle Rappresentanze Sindacali di Base, Unione Sindacale di Base, Pubblico Impiego – Puglia, tramite una nota (in allegato), chiede all'assessore Fiore "quale ruolo assumeranno o avranno il nascente Ospedale della Murgia e tutti i servizi di frontiera di questo territorio" in seguito alla firma dell'Accordo di Programma Interregionale in Ambito sanitario tra Regione Basilicata e Regione Puglia, approvato nei giorni scorsi. Le due Regioni, con tale Accordo (in allegato), definiscono, per il triennio 2011-2013, le modalità di collaborazione in ambito sanitario. "Nel tentativo di pervenire alla creazione di un sistema sanitario funzionalmente integrato, che consenta l'ottimizzazione del patrimonio professionale, strutturale e tecnologico di ciascuna Regione – si legge nell'Accordo - si conviene di attivare specifici tavoli tecnici e gruppi di lavoro per attività di ricovero e ambulatoriali, per acquisizione di beni e servizi, per ricerca, formazione e ICT". Le parti si impegnano a costituire, entro un mese dalla sottoscrizione dell'Accordo, un Comitato di Coordinamento Interregionale per l'attuazione e verifica delle intese sancite.
"È innegabile – scrive Lospalluto – che questo Accordo di Programma tra le due Regioni cambia lo scenario della sanità nella regione Puglia, ma in particolare nel nostro territorio, che è appunto di confine e che, schiacciato fra due grosse realtà sanitarie, rischia di soccombere, di avere un ruolo molto più ridimensionato di quello attuale, in quanto, alla luce di questo Accordo, le specialistiche richieste (ORL, Oculistica, Neonatologia, Oncologia, Pneumologia, Neurologia) per riqualificarlo e renderlo più funzionante e competitivo, possono essere ritenute inutili o antieconomiche. Questo Accordo – aggiunge Lospalluto – nel rispetto dei nobili obiettivi di razionalizzare le risorse e di regolare i rapporti tra le due Regioni, sembra più un passaporto o una licenza per incrementare la mobilità passiva, in un territorio come il nostro, che continua ad avere il serio problema delle risorse per riqualificare i suoi servizi".
"Da inizio ottobre 2010 a fine dicembre 2010 - scrive La Destra - i proprietari dei laboratori di analisi privati, dato che la Regione non paga loro i crediti vantati, hanno sospeso le prestazioni. Di conseguenza c'è stato l'assalto del popolo alle strutture della pubblica Sanità, generando file e liste d'attesa. In sintesi, ci vogliono molti giorni per ottenere l'agognato diritto alla salute pubblica". Per il Movimento politico "è di fondamentale importanza reperire i fondi per permettere all'ospedale della Murgia di entrare in funzione. Un paio di mesi fa noi de La Destra abbiamo sollevato la questione dei mancati finanziamenti all'ospedale dell'Alta Murgia (10 milioni che proprio non si riescono a trovare, mentre contestualmente si concede uno scellerato finanziamento di 120 milioni di euro alla fondazione San Raffaele del Mediterraneo per realizzare ex novo un ospedale a Taranto). Il presidente della Regione e l'assessore alla Sanità Tommaso Fiore non ci hanno degnato di risposta - conclude La Destra - il consigliere regionale Michele Ventricelli si è limitato a dire che si tratta di un ospedale pubblico-privato e che auspicava un tavolo tra Assessore e Amministrazioni locali per tranquillizzare la popolazione".
Il Movimento politico esprime "solidarietà ai sanitari precari che, a causa del mancato rinnovo dei contratti, rischiano di andare a casa".
Michele Lospalluto delle Rappresentanze Sindacali di Base, Unione Sindacale di Base, Pubblico Impiego – Puglia, tramite una nota (in allegato), chiede all'assessore Fiore "quale ruolo assumeranno o avranno il nascente Ospedale della Murgia e tutti i servizi di frontiera di questo territorio" in seguito alla firma dell'Accordo di Programma Interregionale in Ambito sanitario tra Regione Basilicata e Regione Puglia, approvato nei giorni scorsi. Le due Regioni, con tale Accordo (in allegato), definiscono, per il triennio 2011-2013, le modalità di collaborazione in ambito sanitario. "Nel tentativo di pervenire alla creazione di un sistema sanitario funzionalmente integrato, che consenta l'ottimizzazione del patrimonio professionale, strutturale e tecnologico di ciascuna Regione – si legge nell'Accordo - si conviene di attivare specifici tavoli tecnici e gruppi di lavoro per attività di ricovero e ambulatoriali, per acquisizione di beni e servizi, per ricerca, formazione e ICT". Le parti si impegnano a costituire, entro un mese dalla sottoscrizione dell'Accordo, un Comitato di Coordinamento Interregionale per l'attuazione e verifica delle intese sancite.
"È innegabile – scrive Lospalluto – che questo Accordo di Programma tra le due Regioni cambia lo scenario della sanità nella regione Puglia, ma in particolare nel nostro territorio, che è appunto di confine e che, schiacciato fra due grosse realtà sanitarie, rischia di soccombere, di avere un ruolo molto più ridimensionato di quello attuale, in quanto, alla luce di questo Accordo, le specialistiche richieste (ORL, Oculistica, Neonatologia, Oncologia, Pneumologia, Neurologia) per riqualificarlo e renderlo più funzionante e competitivo, possono essere ritenute inutili o antieconomiche. Questo Accordo – aggiunge Lospalluto – nel rispetto dei nobili obiettivi di razionalizzare le risorse e di regolare i rapporti tra le due Regioni, sembra più un passaporto o una licenza per incrementare la mobilità passiva, in un territorio come il nostro, che continua ad avere il serio problema delle risorse per riqualificare i suoi servizi".