Sanità, "predisposto un potenziamento delle attività di laboratorio"
Il Direttore generale della Asl risponde al telegramma dei Sindaci della Murgia. "Un percorso privilegiato per i soggetti con fragilità"
lunedì 25 ottobre 2010
16.06
Lo scorso 13 ottobre, i sindaci di Altamura Mario Stacca, di Gravina Giovanni Divella, di Santeramo in Colle Vito Lillo, di Poggiorsini Ignazio Di Mauro, unitamente al consigliere provinciale Domenico Romita, hanno trasmesso un telegramma al direttore generale della Asl di Bari Nicola Pansini, al presidente della Giunta regionale Nicola Vendola ed all'assessore regionale alla salute Tommaso Fiore in merito alle "devastanti conseguenze sul diritto alla salute dei propri concittadini prodotte dalle ultime decisioni sull'assistenza specialistica accreditata". Nel telegramma si chiedeva "un incontro urgente" con l'assessore Fiore.
Dal giorno 12 ottobre, infatti, sono cessati i rimborsi per l'assistenza specialistica accreditata. Ciò significa che per le indagini per immagini (es. esami radiologici) e per i prelievi i cittadini indigenti non hanno più la possibilità di rivolgersi ai laboratori e alle strutture accreditate, ma solo alle "insufficienti strutture ospedaliere territoriali le quali non potranno mai assorbire - si legge nel comunicato dei Sindaci della Murgia - il carico delle strutture private accreditate, con un danno insopportabile per le comunità".
Il direttore generale della Asl di Bari Nicola Pansini ha risposto al telegramma evidenziando che la Direzione generale "non può che applicare normative regionali con riferimento ai tetti di spesa delle Strutture Specialistiche (Radiologia, Laboratorio Analisi, ecc.)". Ha, inoltre, aggiunto che "la Direzione, consapevole delle criticità evidenziate, per quanto attiene le Strutture laboratoristiche, ha predisposto, pur nella scarsa disponibilità di risorse umane, un potenziamento delle attività di laboratorio".
La Direzione ha comunicato che "in un'ottica di riorganizzazione delle stesse attività, in considerazione delle lunghe liste di attesa, si è tenuto in massima attenzione un percorso privilegiato per i soggetti con fragilità, come pazienti con gravi patologie, pazienti oncologici".
L'11 ottobre, un lettore ci aveva segnalato i disagi vissuti da chi, rivolgendosi ai laboratori di analisi e alle strutture accreditate, non ha potuto usufruire dei servizi richiesti.
Dal giorno 12 ottobre, infatti, sono cessati i rimborsi per l'assistenza specialistica accreditata. Ciò significa che per le indagini per immagini (es. esami radiologici) e per i prelievi i cittadini indigenti non hanno più la possibilità di rivolgersi ai laboratori e alle strutture accreditate, ma solo alle "insufficienti strutture ospedaliere territoriali le quali non potranno mai assorbire - si legge nel comunicato dei Sindaci della Murgia - il carico delle strutture private accreditate, con un danno insopportabile per le comunità".
Il direttore generale della Asl di Bari Nicola Pansini ha risposto al telegramma evidenziando che la Direzione generale "non può che applicare normative regionali con riferimento ai tetti di spesa delle Strutture Specialistiche (Radiologia, Laboratorio Analisi, ecc.)". Ha, inoltre, aggiunto che "la Direzione, consapevole delle criticità evidenziate, per quanto attiene le Strutture laboratoristiche, ha predisposto, pur nella scarsa disponibilità di risorse umane, un potenziamento delle attività di laboratorio".
La Direzione ha comunicato che "in un'ottica di riorganizzazione delle stesse attività, in considerazione delle lunghe liste di attesa, si è tenuto in massima attenzione un percorso privilegiato per i soggetti con fragilità, come pazienti con gravi patologie, pazienti oncologici".
L'11 ottobre, un lettore ci aveva segnalato i disagi vissuti da chi, rivolgendosi ai laboratori di analisi e alle strutture accreditate, non ha potuto usufruire dei servizi richiesti.