Sanità in area murgiana, accordo tra Puglia e Basilicata
Per regolare i flussi di pazienti tra le due regioni
giovedì 19 dicembre 2024
9.35
La Regione Puglia, con delibera di giunta, ha approvato lo schema di accordo con la Basilicata per la gestione della mobilità sanitaria interregionale. L'intesa, già approvato dalla Regione lucana a novembre, è incentrata sulle prestazioni di ricovero ospedaliero e di specialistica ambulatoriale che dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025 sono state e saranno erogate dalle strutture pubbliche e private accreditate ai cittadini residenti nelle due regioni.
L'obiettivo è regolare i rapporti e la collaborazione interregionale in sanità, per ''evitare fenomeni di mobilità tra le due regioni distorsive del mercato e dei flussi e dovute solo a eventuali differenze di tariffe o di offerta''. Il dialogo sulla mobilità passiva è stato avviato dalla Regione Basilicata, soprattutto in considerazione dei tetti di spesa per le prestazioni fornite negli ospedali pugliesi, in particolar modo l'ente ecclesiastico regionale ''Miulli'' di Acquaviva delle Fonti che quest'anno sono state sospese già a giugno per esaurimento del budget mentre l'anno scorso vennero interrotte alla fine di ottobre.
Le due regioni intendono regolare i rapporti, soprattutto nelle aree di confine e nel caso specifico in quella che include Matera da una parte e il versante barese dall'altro. La mobilità sanitaria passiva è un deficit pesante soprattutto per i conti della Basilicata. Il volume economico delle prestazioni erogate dalla Regione Puglia per i pazienti della Basilicata è pari a oltre 42 milioni di euro, di cui l'81% per attività di ricovero; il valore delle prestazioni erogate dalla Basilicata per pazienti pugliesi ammonta a circa 14 milioni di euro, di cui il 55% per attività di specialistica ambulatoriale. A firmare l'accordo saranno i presidenti Vito Bardi e Michele Emiliano.
L'obiettivo è regolare i rapporti e la collaborazione interregionale in sanità, per ''evitare fenomeni di mobilità tra le due regioni distorsive del mercato e dei flussi e dovute solo a eventuali differenze di tariffe o di offerta''. Il dialogo sulla mobilità passiva è stato avviato dalla Regione Basilicata, soprattutto in considerazione dei tetti di spesa per le prestazioni fornite negli ospedali pugliesi, in particolar modo l'ente ecclesiastico regionale ''Miulli'' di Acquaviva delle Fonti che quest'anno sono state sospese già a giugno per esaurimento del budget mentre l'anno scorso vennero interrotte alla fine di ottobre.
Le due regioni intendono regolare i rapporti, soprattutto nelle aree di confine e nel caso specifico in quella che include Matera da una parte e il versante barese dall'altro. La mobilità sanitaria passiva è un deficit pesante soprattutto per i conti della Basilicata. Il volume economico delle prestazioni erogate dalla Regione Puglia per i pazienti della Basilicata è pari a oltre 42 milioni di euro, di cui l'81% per attività di ricovero; il valore delle prestazioni erogate dalla Basilicata per pazienti pugliesi ammonta a circa 14 milioni di euro, di cui il 55% per attività di specialistica ambulatoriale. A firmare l'accordo saranno i presidenti Vito Bardi e Michele Emiliano.