Saluto di Petronella al vescovo: "Dare più valore alle feste patronali"
Cerimonia di ingresso al Palazzo di Città
martedì 13 febbraio 2024
Un riferimento alle feste patronali e religiose, come quella di Sant'Irene e dell'Assunta che nel tempo hanno perso valore, è stato fatto dal sindaco Vitantonio Petronella nel suo saluto al nuovo vescovo Giuseppe Russo durante la cerimonia di ingresso nella Diocesi che si è tenuta sabato. Al Comune il vescovo ha incontrato i sindaci della Diocesi, l'amministrazione e il consiglio comunale di Altamura, le autorità civili e militari.
"Mons. Russo, Lei sarà per noi tutti - ha detto Petronella nel suo discorso - un faro che illumina il cammino della comunità, un punto di riferimento, una guida, un amico, ma anche il nostro pastore, un compito che siamo certi abbraccerà con dedizione e passione. I nostri sforzi saranno indirizzati a lavorare in sinergia, istituzioni e Chiesa, per la costruzione di una società più giusta e solidale, per una comunità più forte, vicina e inclusiva in cui si rafforzerà la consapevolezza del significato profondo delle nostre feste religiose e patronali. Esse sono il riflesso della nostra identità, delle nostre tradizioni e della nostra fede ma sono anche un'opportunità straordinaria per coinvolgere i giovani, per trasmettere loro i valori che ci rendono una comunità unita e per restituire bellezza e splendore alle nostre strade e piazze. Come amministratori è nostro dovere garantire che queste feste siano incentivate e celebrate con devozione e gioia, affinché possano essere motivo di speranza e di crescita per tutti. Siamo fiduciosi che, insieme, possiamo camminare per costruire un futuro migliore per il territorio dell'intera Diocesi".
"Mons. Russo, Lei sarà per noi tutti - ha detto Petronella nel suo discorso - un faro che illumina il cammino della comunità, un punto di riferimento, una guida, un amico, ma anche il nostro pastore, un compito che siamo certi abbraccerà con dedizione e passione. I nostri sforzi saranno indirizzati a lavorare in sinergia, istituzioni e Chiesa, per la costruzione di una società più giusta e solidale, per una comunità più forte, vicina e inclusiva in cui si rafforzerà la consapevolezza del significato profondo delle nostre feste religiose e patronali. Esse sono il riflesso della nostra identità, delle nostre tradizioni e della nostra fede ma sono anche un'opportunità straordinaria per coinvolgere i giovani, per trasmettere loro i valori che ci rendono una comunità unita e per restituire bellezza e splendore alle nostre strade e piazze. Come amministratori è nostro dovere garantire che queste feste siano incentivate e celebrate con devozione e gioia, affinché possano essere motivo di speranza e di crescita per tutti. Siamo fiduciosi che, insieme, possiamo camminare per costruire un futuro migliore per il territorio dell'intera Diocesi".