Sale l'allarme zanzara Tigre in Puglia
I dati parlano di un aumento del 60%. "Evitare di lasciare contenitori pieni d'acqua nei giardini"
mercoledì 16 giugno 2010
Insieme al sole e al caldo della bella stagione, arrivano, puntuali come ogni anno, le fastidiose e "pungenti" zanzare. Compagne di notti insonni e di serate trascorse all'aperto, non si arrendono ai mezzi umani che attentano continuamente alla loro vita. Quasi vogliano recuperare un digiuno lungo l'intero inverno!
Sale l'allarme zanzare in Puglia soprattutto durante questa settimana, complici l'umidità e i ristagni d'acqua dovuti alle recenti piogge. Si prevede, nella nostra regione, un forte aumento della temutissima zanzara Tigre (+ 60%).
È questo il responso del Meteo Zanzare sviluppato da Vape Foundation, l'organizzazione senza fini di lucro che promuove la ricerca scientifica per sostenere la lotta agli insetti nocivi. Sviluppato in collaborazione con il Professor Giampiero Maracchi, direttore dell'Istituto di Biometereologia del CNR di Firenze, e con Claudio Venturelli, esperto di Entomologia Urbana e Sanitaria del Dipartimento di Sanità Pubblica di Cesena, il servizio si basa su un modello matematico che incrocia l'andamento stagionale e climatico con le attività e il ciclo biologico delle diverse specie di zanzara. Il modello usa, come campione, un ettaro di terreno rappresentativo del capoluogo di provincia e analizza la concentrazione di zanzara Tigre.
"Le molte distese d'acqua che ancora restano nei campi e negli avvallamenti di terreni agricoli, ma anche nei parchi urbani, vanno tenuti d'occhio poiché dove l'acqua ristagna, per la zanzara è una cuccagna!", dichiara Venturelli. Cosa fare, dunque? "Intervenire con opere idrauliche in modo da far defluire le acque stagnanti e trattare quelle che restano ancora in superficie, dove si sviluppano le ronzanti zanzare comuni. Ricordare di non lasciare contenitori con acqua nei giardini in quanto diventano ben presto piccole case della zanzara tigre".
Sale l'allarme zanzare in Puglia soprattutto durante questa settimana, complici l'umidità e i ristagni d'acqua dovuti alle recenti piogge. Si prevede, nella nostra regione, un forte aumento della temutissima zanzara Tigre (+ 60%).
È questo il responso del Meteo Zanzare sviluppato da Vape Foundation, l'organizzazione senza fini di lucro che promuove la ricerca scientifica per sostenere la lotta agli insetti nocivi. Sviluppato in collaborazione con il Professor Giampiero Maracchi, direttore dell'Istituto di Biometereologia del CNR di Firenze, e con Claudio Venturelli, esperto di Entomologia Urbana e Sanitaria del Dipartimento di Sanità Pubblica di Cesena, il servizio si basa su un modello matematico che incrocia l'andamento stagionale e climatico con le attività e il ciclo biologico delle diverse specie di zanzara. Il modello usa, come campione, un ettaro di terreno rappresentativo del capoluogo di provincia e analizza la concentrazione di zanzara Tigre.
"Le molte distese d'acqua che ancora restano nei campi e negli avvallamenti di terreni agricoli, ma anche nei parchi urbani, vanno tenuti d'occhio poiché dove l'acqua ristagna, per la zanzara è una cuccagna!", dichiara Venturelli. Cosa fare, dunque? "Intervenire con opere idrauliche in modo da far defluire le acque stagnanti e trattare quelle che restano ancora in superficie, dove si sviluppano le ronzanti zanzare comuni. Ricordare di non lasciare contenitori con acqua nei giardini in quanto diventano ben presto piccole case della zanzara tigre".