Sacche di sangue davanti all’Agenzia delle Entrate
La protesta di Forza Nuova ad Altamura. «Contro i servi della finanza internazionale»
lunedì 28 novembre 2011
Dopo lo striscione apposto a luglio davanti al Centro Interculturale e Sportello per l'Integrazione socio-sanitaria degli immigrati in via Teatro Vecchio, Forza Nuova ha attuato un'altra forma di protesta ad Altamura. Nella notte fra il 22 ed il 23 novembre scorsi sono state sistemate all'ingresso dell'Agenzia delle Entrate in via Reno alcune sacche di sangue e volantini riportanti la scritta "Tasse, imposte, balzelli: ci avete già portato via tutto… volete anche il sangue? Eccovelo! Contro i servi della finanza internazionale rivoluzione italiana".
In primo piano, sul volantino, i volti di Tommaso Padoa Schioppa e di Giulio Tremonti. Entrambi sono accusati dal Movimento «di aver fatto gli interessi delle banche e di aver lasciato la guida del Paese in mano ad esse con il Governo Monti, di aver impoverito gli italiani e di aver condotto il Paese alla rovina».
«È vergognoso - sostiene Pasquale Lorusso di Forza Nuova - che si continuino a chiedere sacrifici dagli italiani. È giunto il momento di ribellarsi ad un connubio politico-finanziario fatto di interessi privati, privilegi e corruzione. Per uscire dalla crisi è indispensabile che l'emissione monetaria sia sottratta alle banche private e torni in mano agli Stati. In questo modo - conclude Lorusso - il debito pubblico sarà azzerato e la pressione fiscale si ridurrà di conseguenza».
I militanti forzanovisti, inoltre, hanno posto simbolicamente i sigilli, con nastro bianco-rosso, alla sede di Equitalia. Hanno anche lasciato un volantino con su scritto "Chiuso per istigazione al suicidio".
«Equitalia - si legge nella nota di Forza Nuova - è, anche se indirettamente, un ente statale, essendo di proprietà dell'Agenzia delle Entrate e dell'Inps. Per questo le sue responsabilità non possono che essere ritenute direttamente imputabili al Governo. Forza Nuova ha voluto condannare, almeno per qualche ora, gli sciacalli di Equitalia alla pena del contrappasso, dimostrando che se continueranno a porre i sigilli alle case e alle aziende degli italiani, prima o poi qualcuno li metterà a loro. La battaglia contro banche, Governo ed Equitalia è iniziata il 29 ottobre, quando Forza Nuova è scesa in piazza contemporaneamente a Roma, Milano e Catania contro la truffa della Banca Centrale Europea ed il fallimento delle politiche economiche che da decenni vengono attuate in Italia».
In primo piano, sul volantino, i volti di Tommaso Padoa Schioppa e di Giulio Tremonti. Entrambi sono accusati dal Movimento «di aver fatto gli interessi delle banche e di aver lasciato la guida del Paese in mano ad esse con il Governo Monti, di aver impoverito gli italiani e di aver condotto il Paese alla rovina».
«È vergognoso - sostiene Pasquale Lorusso di Forza Nuova - che si continuino a chiedere sacrifici dagli italiani. È giunto il momento di ribellarsi ad un connubio politico-finanziario fatto di interessi privati, privilegi e corruzione. Per uscire dalla crisi è indispensabile che l'emissione monetaria sia sottratta alle banche private e torni in mano agli Stati. In questo modo - conclude Lorusso - il debito pubblico sarà azzerato e la pressione fiscale si ridurrà di conseguenza».
I militanti forzanovisti, inoltre, hanno posto simbolicamente i sigilli, con nastro bianco-rosso, alla sede di Equitalia. Hanno anche lasciato un volantino con su scritto "Chiuso per istigazione al suicidio".
«Equitalia - si legge nella nota di Forza Nuova - è, anche se indirettamente, un ente statale, essendo di proprietà dell'Agenzia delle Entrate e dell'Inps. Per questo le sue responsabilità non possono che essere ritenute direttamente imputabili al Governo. Forza Nuova ha voluto condannare, almeno per qualche ora, gli sciacalli di Equitalia alla pena del contrappasso, dimostrando che se continueranno a porre i sigilli alle case e alle aziende degli italiani, prima o poi qualcuno li metterà a loro. La battaglia contro banche, Governo ed Equitalia è iniziata il 29 ottobre, quando Forza Nuova è scesa in piazza contemporaneamente a Roma, Milano e Catania contro la truffa della Banca Centrale Europea ed il fallimento delle politiche economiche che da decenni vengono attuate in Italia».