Riti pasquali, da quattro secoli la processione del Venerdì Santo
Con le statue dei fratelli scultori Altieri
venerdì 19 aprile 2019
14.00
Dura da oltre quattro secoli, per la precisione da 404 anni, una delle tradizioni più longeve della città di Altamura: è la processione del Venerdì santo, con le statue della chiesa di San Sepolcro portate a spalla per le vie cittadine.
La data è scritta in un documento ecclesiastico. Il rito è stato istituito il 16 aprile del 1615.
Le statue del calvario e della morte di Gesù escono alla sera del Venerdì Santo, intorno alle 20.00. C'è una larga partecipazione di confraternite ed altre associazioni, ciascuna ha un proprio ruolo con una «stazione» da portare in spalla e si dispone lungo le due file di corteo.
Le otto statue sono state sottoposte nel tempo a vari restauri. Quasi tutte le sculture sono opera dei fratelli Altieri, artisti del 1600 che hanno lasciato molte testimonianze ad Altamura ed in altre città.
Le statue rappresentano alcune delle stazioni della via Crucis, dal Cristo nell'orto sino al calvario ed alla sua deposizione dalla croce. Una statua, di vivida compassione, rappresenta l'Addolorata.
La partecipazione a questo rito è sempre molto intensa, per le emozioni e le sensazioni che suscita vedere il calvario in questa forte espressione artistica. Silenziosa e affollata è la partecipazione delle confraternite e delle associazioni.
La data è scritta in un documento ecclesiastico. Il rito è stato istituito il 16 aprile del 1615.
Le statue del calvario e della morte di Gesù escono alla sera del Venerdì Santo, intorno alle 20.00. C'è una larga partecipazione di confraternite ed altre associazioni, ciascuna ha un proprio ruolo con una «stazione» da portare in spalla e si dispone lungo le due file di corteo.
Le otto statue sono state sottoposte nel tempo a vari restauri. Quasi tutte le sculture sono opera dei fratelli Altieri, artisti del 1600 che hanno lasciato molte testimonianze ad Altamura ed in altre città.
Le statue rappresentano alcune delle stazioni della via Crucis, dal Cristo nell'orto sino al calvario ed alla sua deposizione dalla croce. Una statua, di vivida compassione, rappresenta l'Addolorata.
La partecipazione a questo rito è sempre molto intensa, per le emozioni e le sensazioni che suscita vedere il calvario in questa forte espressione artistica. Silenziosa e affollata è la partecipazione delle confraternite e delle associazioni.