Riparati i danni alla Cattedrale ma il problema rimane
Non c'è rispetto per il luogo simbolo della città
martedì 7 gennaio 2020
Già è stata sostituita la finestra mandata in frantumi dall'esplosione dei botti nella notte di Capodanno. Le "ferite" fisiche vengono così rimarginate ma rimangono quelle più profonde dell'inciviltà e del disprezzo per il luogo simbolo di Altamura e, in generale, per i beni pubblici. Per individuare i responsabili si stanno vagliando le telecamere della Diocesi.
Sono stati ripresi i momenti dello scoppio. Gli artefici dello "sfregio" erano in un piccolo gruppetto. In piazza Duomo, in quel momento, stavano passeggiando poche altre persone. I petardi o altri oggetti esplodenti sono stati posizionati dietro il cancello della Porta Angioina. Il luogo semichiuso ha amplificato l'effetto della deflagrazione. Il botto è stato fortissimo ed era proprio questo, probabilmente, che si voleva ottenere. E si è levato tanto fumo.
La conseguenza è stata immediata. La finestra sovrastante la Porta Angioina si è rotta (i frammenti di vetro sono caduti sia all'esterno che nella Cattedrale). Inizialmente è stata messa in sicurezza dai Vigili del fuoco con un pannello provvisorio. Poi è stata sostituita nel giro di due giorni.
Il gesto è stato condannato in modo unanime. Le "offese", però, non si fermano solo alla notte di Capodanno. Sono quotidiane. Ogni giorno i parroci (per molti anni don Vito Colonna, da poco don Angelo Cianciotta) sono costretti a far togliere lattine e bottiglie dall'arco Duomo e dai gradini della Porta Angioina. L'arco Duomo e via Falconi, più riparati, tante volte vengono ridotti a latrina. Ogni tanto, poi, compare sui muri una scritta in vernice scura di cui puntualmente occorre la cancellazione.
L'appello di don Nunzio Falcicchio ad un'attenzione maggiore verso la Cattedrale non è caduto nel vuoto ma soluzioni per ora non se ne vedono.
Il deputato leghista Rossano Sasso lancia un "anatema" ai responsabili del danneggiamento. "Altamurani - dice - facciamo rete e scoviamo questi teppistelli da quattro soldi. Ma difendiamo la nostra Cattedrale sempre, anche da chi la usa come un bagno pubblico o discarica, ogni benedetta sera". Non senza una stoccata al Comune: "Controllo del territorio di scarso interesse per l'amministrazione comunale".
La sindaca Rosa Melodia chiederà più controllo.
Sono stati ripresi i momenti dello scoppio. Gli artefici dello "sfregio" erano in un piccolo gruppetto. In piazza Duomo, in quel momento, stavano passeggiando poche altre persone. I petardi o altri oggetti esplodenti sono stati posizionati dietro il cancello della Porta Angioina. Il luogo semichiuso ha amplificato l'effetto della deflagrazione. Il botto è stato fortissimo ed era proprio questo, probabilmente, che si voleva ottenere. E si è levato tanto fumo.
La conseguenza è stata immediata. La finestra sovrastante la Porta Angioina si è rotta (i frammenti di vetro sono caduti sia all'esterno che nella Cattedrale). Inizialmente è stata messa in sicurezza dai Vigili del fuoco con un pannello provvisorio. Poi è stata sostituita nel giro di due giorni.
Il gesto è stato condannato in modo unanime. Le "offese", però, non si fermano solo alla notte di Capodanno. Sono quotidiane. Ogni giorno i parroci (per molti anni don Vito Colonna, da poco don Angelo Cianciotta) sono costretti a far togliere lattine e bottiglie dall'arco Duomo e dai gradini della Porta Angioina. L'arco Duomo e via Falconi, più riparati, tante volte vengono ridotti a latrina. Ogni tanto, poi, compare sui muri una scritta in vernice scura di cui puntualmente occorre la cancellazione.
L'appello di don Nunzio Falcicchio ad un'attenzione maggiore verso la Cattedrale non è caduto nel vuoto ma soluzioni per ora non se ne vedono.
Il deputato leghista Rossano Sasso lancia un "anatema" ai responsabili del danneggiamento. "Altamurani - dice - facciamo rete e scoviamo questi teppistelli da quattro soldi. Ma difendiamo la nostra Cattedrale sempre, anche da chi la usa come un bagno pubblico o discarica, ogni benedetta sera". Non senza una stoccata al Comune: "Controllo del territorio di scarso interesse per l'amministrazione comunale".
La sindaca Rosa Melodia chiederà più controllo.