Riordino rete scolastica, urge nuova assemblea
Il Comitato Scuola Bene Comune chiede un incontro con il Sindaco. Tra le ipotesi, partire con due istituti comprensivi
domenica 8 gennaio 2012
10.42
Il Comitato Scuola Bene Comune di Atamura ritorna sul tema del riordino della rete scolastica.
A seguito dell'ipotesi di scuole da 1300-1500 alunni suddivisi in 4-5 plessi, la riflessione del Comitato punta il faro sulla oggettiva difficoltà nel funzionamento, "soprattutto alla luce dei tagli agli esoneri e semiesoneri dei docenti collaboratori vicari (vicepresidi). Tagli previsti dalla stessa L.111/11, quella del dimensionamento scolastico e dalla L. 183 c.d. di Stabilità 2012)".
"Il rischio oggi – si legge in una nota - è che ogni singola scuola guardi al proprio orticello e perda di vista il quadro generale". Motivo per cui è stata organizzata un'assemblea con genitori, insegnanti e tutti i cittadini che vorranno partecipare (i dettagli nell'Agenda Eventi).
Il Comitato lamenta la non risposta da parte del sindaco Stacca alla richiesta di incontro protocollata più di due settimane fa e sottolinea che la delibera di giunta è stata scritta solo dopo aver "sentito" i soli dirigenti. Inoltre "la stessa delibera – si continua a leggere - è stata difesa dall'assessore Saponaro che parlava di "disagi concettuali"; i dirigenti propongono parecchie soluzioni ad 8 e una sola a 7; solo dopo l'assemblea del Comitato ScuolaBeneComune, lo scorso 15 dicembre a Port'Alba, ed il successivo incontro del comitato con l'ass. regionale Alba Sasso, qualcosa ha cominciato a muoversi; il Comitato chiede di partire con 2 istituti comprensivi (che se viene accolto il ricorso di alcune regioni alla corte costituzionale il quadro normativo cambierebbe) , l'ass. Alba Sasso propone la stessa cosa ma amministrazione e dirigenti non accettano la proposta; un'altra associazione di dirigenti scolastici si aggiunge all'elenco di quanti chiedono di prendere tempo e di valutare bene le conseguenze della legge 111/11 e gli effetti deflagranti per l'intero sistema scolastico pugliese".
Il Comitato chiede nuovamente un incontro con il Sindaco "prima che la giunta comunale torni a riunirsi per deliberare sull'argomento".
A seguito dell'ipotesi di scuole da 1300-1500 alunni suddivisi in 4-5 plessi, la riflessione del Comitato punta il faro sulla oggettiva difficoltà nel funzionamento, "soprattutto alla luce dei tagli agli esoneri e semiesoneri dei docenti collaboratori vicari (vicepresidi). Tagli previsti dalla stessa L.111/11, quella del dimensionamento scolastico e dalla L. 183 c.d. di Stabilità 2012)".
"Il rischio oggi – si legge in una nota - è che ogni singola scuola guardi al proprio orticello e perda di vista il quadro generale". Motivo per cui è stata organizzata un'assemblea con genitori, insegnanti e tutti i cittadini che vorranno partecipare (i dettagli nell'Agenda Eventi).
Il Comitato lamenta la non risposta da parte del sindaco Stacca alla richiesta di incontro protocollata più di due settimane fa e sottolinea che la delibera di giunta è stata scritta solo dopo aver "sentito" i soli dirigenti. Inoltre "la stessa delibera – si continua a leggere - è stata difesa dall'assessore Saponaro che parlava di "disagi concettuali"; i dirigenti propongono parecchie soluzioni ad 8 e una sola a 7; solo dopo l'assemblea del Comitato ScuolaBeneComune, lo scorso 15 dicembre a Port'Alba, ed il successivo incontro del comitato con l'ass. regionale Alba Sasso, qualcosa ha cominciato a muoversi; il Comitato chiede di partire con 2 istituti comprensivi (che se viene accolto il ricorso di alcune regioni alla corte costituzionale il quadro normativo cambierebbe) , l'ass. Alba Sasso propone la stessa cosa ma amministrazione e dirigenti non accettano la proposta; un'altra associazione di dirigenti scolastici si aggiunge all'elenco di quanti chiedono di prendere tempo e di valutare bene le conseguenze della legge 111/11 e gli effetti deflagranti per l'intero sistema scolastico pugliese".
Il Comitato chiede nuovamente un incontro con il Sindaco "prima che la giunta comunale torni a riunirsi per deliberare sull'argomento".