Riordino della rete scolastica, 4 nuove ipotesi
Parlano i consiglieri Colonna e Melodia. "Sindaco e Giunta revochino l'illogico e dannoso piano di riordino adottato a novembre"
mercoledì 4 gennaio 2012
12.45
La revoca della deliberazione sul riordino della rete scolastica è un atto necessario e inevitabile. Questa la considerazione dei consiglieri Enzo Colonna (Aria Fresca) e Rosa Melodia (Altamura con Piglionica). L'amministrazione comunale compie un passo indietro per procedere poi alla definizione di un nuovo piano su proposte e indicazioni espresse in consiglio comunale e nei diversi in contri pubblici.
"Ricordiamo – si legge in una nota - che il piano adottato dalla giunta, tuttora l'unico ufficialmente trasmesso alla Provincia e Regione per le successive determinazioni di tali enti, prevede (senza logica, senza criterio e senza il minimo rispetto delle direttive impartite dalla regione) lo smembramento e l'accorpamento di scuole e istituti storici, con inevitabili sconquassi amministrativi e soprattutto compromettendo per moltissimi alunni il regolare processo formativo in continuità con gli anni pregressi. Tra le più macroscopiche storture deliberate dagli amministratori in carica, ricordiamo la suddivisione "fisica" di almeno tre istituti di scuola secondaria di primo grado (le scuole medie Padre Pio, Saverio Mercadante e Ottavio Serena) e l'accorpamento di istituti distanti senza alcuna contiguità fisica e territoriale (ad esempio, la scuola elementare Garibaldi con la media Pacelli)".
La richiesta è quella di un riordino "graduale e sensato, che tenga conto dell'edilizia scolastica comunale, della prossimità degli edifici scolastici ai luoghi di residenza degli alunni, della gradualità della messa a regime (2-3 anni) e della salvaguardia della continuità didattica dei cicli in corso".
Viene condiviso, anche dall'assessore Alba Sasso, l'approccio e i contenuti espressi nella lettera del Comitato altamurano "Scuola Bene Comune" indirizzata ai rappresentanti di Regione, Provincia e Comune di Altamura, riaffermando che si possono già dal prossimo anno avviare due istituti comprensivi: 1) Scuola Media T. Fiore + 4° Circolo Didattico "S.G. Bosco"; 2) Scuola Media Pacelli + 5° Circolo Didattico "S. F. D'Assisi". Più avanti, negli anni successivi, si può passare a mettere a regime i restanti istituti che potrebbero essere in tutto sette, abbinando agli attuali sei circoli didattici una scuola media e avviando con gradualità la costituzione di un nuovo plesso di scuola media.
"Ove non si dovesse ritenere accoglibile il suggerimento dell'assessore regionale (come anche chiesto dal comitato "Scuola Bene Comune" durante un'assemblea cittadina molto partecipata), - concludono i consiglieri Colonna e Melodia - torniamo a chiedere che la revoca del piano deliberato il 22 novembre dalla giunta comunale sia accompagnato dall'adozione di una soluzione che salvaguardi gli interessi della comunità scolastica cittadina (alunni e genitori, docenti, personale) e rispetti i criteri indicati dalla regione. Torniamo a sottoporre all'attenzione di amministrazione e comunità scolastica alcune proposte di riordino già descritte in vari contesti e occasioni, che tengono conto essenzialmente della prossimità territoriale, dell'edilizia scolastica esistente, della salvaguardia della continuità didattica che altrimenti verrebbe compromessa".
In allegato le ipotesi nel dettaglio avanzate dai consiglieri Enzo Colonna e Rosa Melodia.
"Ricordiamo – si legge in una nota - che il piano adottato dalla giunta, tuttora l'unico ufficialmente trasmesso alla Provincia e Regione per le successive determinazioni di tali enti, prevede (senza logica, senza criterio e senza il minimo rispetto delle direttive impartite dalla regione) lo smembramento e l'accorpamento di scuole e istituti storici, con inevitabili sconquassi amministrativi e soprattutto compromettendo per moltissimi alunni il regolare processo formativo in continuità con gli anni pregressi. Tra le più macroscopiche storture deliberate dagli amministratori in carica, ricordiamo la suddivisione "fisica" di almeno tre istituti di scuola secondaria di primo grado (le scuole medie Padre Pio, Saverio Mercadante e Ottavio Serena) e l'accorpamento di istituti distanti senza alcuna contiguità fisica e territoriale (ad esempio, la scuola elementare Garibaldi con la media Pacelli)".
La richiesta è quella di un riordino "graduale e sensato, che tenga conto dell'edilizia scolastica comunale, della prossimità degli edifici scolastici ai luoghi di residenza degli alunni, della gradualità della messa a regime (2-3 anni) e della salvaguardia della continuità didattica dei cicli in corso".
Viene condiviso, anche dall'assessore Alba Sasso, l'approccio e i contenuti espressi nella lettera del Comitato altamurano "Scuola Bene Comune" indirizzata ai rappresentanti di Regione, Provincia e Comune di Altamura, riaffermando che si possono già dal prossimo anno avviare due istituti comprensivi: 1) Scuola Media T. Fiore + 4° Circolo Didattico "S.G. Bosco"; 2) Scuola Media Pacelli + 5° Circolo Didattico "S. F. D'Assisi". Più avanti, negli anni successivi, si può passare a mettere a regime i restanti istituti che potrebbero essere in tutto sette, abbinando agli attuali sei circoli didattici una scuola media e avviando con gradualità la costituzione di un nuovo plesso di scuola media.
"Ove non si dovesse ritenere accoglibile il suggerimento dell'assessore regionale (come anche chiesto dal comitato "Scuola Bene Comune" durante un'assemblea cittadina molto partecipata), - concludono i consiglieri Colonna e Melodia - torniamo a chiedere che la revoca del piano deliberato il 22 novembre dalla giunta comunale sia accompagnato dall'adozione di una soluzione che salvaguardi gli interessi della comunità scolastica cittadina (alunni e genitori, docenti, personale) e rispetti i criteri indicati dalla regione. Torniamo a sottoporre all'attenzione di amministrazione e comunità scolastica alcune proposte di riordino già descritte in vari contesti e occasioni, che tengono conto essenzialmente della prossimità territoriale, dell'edilizia scolastica esistente, della salvaguardia della continuità didattica che altrimenti verrebbe compromessa".
In allegato le ipotesi nel dettaglio avanzate dai consiglieri Enzo Colonna e Rosa Melodia.