Rigenerazione Urbana, Ciccimarra punta il dito contro Stacca
Fondi persi ma resta l'impegno di spesa per il Centro Storico
sabato 17 ottobre 2015
8.42
Torna in Consiglio Comunale la spinosa questione del "progetto di Rigenerazione Urbana" i cui fondi sarebbero andati perduti, e del "Piano Integrato di Sviluppo Urbano".
Ad interrogare l'Amministrazione Comunale i consiglieri Loiudice e Melodia, con due interpellanze che, per mancanza di tempo, non sono state discusse lo scorso 12 ottobre.
Con il sindaco inizialmente assente per impegni istituzionali, ci ha pensato l'assessore ai Lavori Pubblici, Pietro Ciccimarra, a rispondere ai quesiti, individuando meriti e responsabilità che hanno portato alla situazione attuale.
Poche luci e tante ombre sull'operato della precedente amministrazione e parole di elogio solo per gli uffici comunali che hanno lavorato alacremente, per dare alla città un progetto, cofinanziato con fondi comunali per un importo di 2.123.000 euro.
Nella relazione, l'assessore, ripercorre le tappe che conducono ai giorni nostri. Ad iniziare dall'approvazione della Legge Regionale n. 21 del 2011, passando all'approvazione da parte del Consiglio Comunale di Altamura del D.P.R.U. (Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana) avvenuto nel 2013, individuando questo passaggio come «primo imperdonabile ritardo dell'Amministrazione Stacca», senza dimenticare l'approvazione del Piano Integrato di Sviluppo Urbano (P.I.S.U.) da parte della Giunta Comunale, avvenuto il giorno successivo all'approvazione del D.P.R.U. da parte del Consiglio Comunale, a dimostrazione del grande lavoro portato avanti dagli uffici comunali.
A fronte di tutto questo, ricorda l'assessore, in prima battuta il Comune viene escluso dal finanziamento, classificandosi al 24esimo posto.
Dopo qualche settimana, la Regione implementa le dotazioni finanziarie della linea di intervento, permettendo anche al Comune di Altamura di rientrare tra i comuni finanziati.
Di qui a breve inizia una fase di negoziazione tra Comune e Regione, dove la Regione interviene sul progetto, stralciando l'intervento su Piazza S. Teresa e privilegiando altre zone del centro storico.
«Non è colpa nostra - tuona l'assessore - se la precedente Amministrazione approva il progetto preliminare a novembre del 2014. Progetto in cui si inserisce anche la rete dei poli culturali e nel frattempo accade qualcosa di inimmaginabile».
Il Governo centrale avvoca a se una quota dei fondi destinati alle regioni del mezzogiorno d'Italia, i cd. fondi PAC (Piani d'azione e coesione), sottratti a specifici interventi per le regioni del Sud Italia, e utilizzati come fondi di riserva per finanziare le politiche di governo.
Avverso questa decisione, il 06/03/2015, la Regione Puglia fa ricorso per "legittimità costituzionale" alla Corte Costituzionale.
Qui emerge il pessimismo dell'assessore Ciccimarra che, dinnanzi ad un'aula ammutolita, ammette il suo scetticismo su un pronunciamento a favore delle Regioni da parte della Corte Costituzionale, pronunciamento che smonterebbe il bilancio dello Stato e chiosa con un laconico «personalmente penso che quei soldi non arriveranno più».
Ma c'è ancora tempo per una ulteriore stoccata ai precedenti inquilini di Palazzo di Città, rei «di aver permesso agli uffici di lavorare in solitudine, senza il supporto di un pool di esperti che avrebbe permesso di accelerare la definizione dei progetti».
E sui 2.123.000 di euro di cofinanziamento per il progetto di Rigenerazione Urbana l'assessore rassicura che resteranno stanziati a favore del centro storico e che, così come concordato con sindaco e colleghi di Giunta, a fine anno, eventuali avanzi di amministrazione, saranno utilizzati per rimpinguare questa somma e che, con le progettualità che entro inizi dicembre arriveranno in giunta, si potrà nuovamente ipotizzare di intervenire concretamente sul centro storico.
A margine del suo intervento, l'assessore Ciccimarra ha preannunciato che nei prossimi giorni incontrerà tutte le realtà associative che hanno preso parte al percorso partecipato, per avviare una nuova fase di confronto sui futuri passi da intraprendere.
In definitiva Ciccimarra, nella sua relazione non le manda certo a dire all'Amministrazione Stacca, colpevole di una serie di ingiustificabili ritardi, e anche al Governo centrale responsabile di aver sottratto fondi destinati ai comuni del Sud, tra cui proprio la città di Altamura.
Dai prossimi provvedimenti, come preannunciato, capiremo cosa intende fare l'amministrazione comunale sul centro storico e come intende impegnare la considerevole somma di oltre due milioni di euro.
Ad interrogare l'Amministrazione Comunale i consiglieri Loiudice e Melodia, con due interpellanze che, per mancanza di tempo, non sono state discusse lo scorso 12 ottobre.
Con il sindaco inizialmente assente per impegni istituzionali, ci ha pensato l'assessore ai Lavori Pubblici, Pietro Ciccimarra, a rispondere ai quesiti, individuando meriti e responsabilità che hanno portato alla situazione attuale.
Poche luci e tante ombre sull'operato della precedente amministrazione e parole di elogio solo per gli uffici comunali che hanno lavorato alacremente, per dare alla città un progetto, cofinanziato con fondi comunali per un importo di 2.123.000 euro.
Nella relazione, l'assessore, ripercorre le tappe che conducono ai giorni nostri. Ad iniziare dall'approvazione della Legge Regionale n. 21 del 2011, passando all'approvazione da parte del Consiglio Comunale di Altamura del D.P.R.U. (Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana) avvenuto nel 2013, individuando questo passaggio come «primo imperdonabile ritardo dell'Amministrazione Stacca», senza dimenticare l'approvazione del Piano Integrato di Sviluppo Urbano (P.I.S.U.) da parte della Giunta Comunale, avvenuto il giorno successivo all'approvazione del D.P.R.U. da parte del Consiglio Comunale, a dimostrazione del grande lavoro portato avanti dagli uffici comunali.
A fronte di tutto questo, ricorda l'assessore, in prima battuta il Comune viene escluso dal finanziamento, classificandosi al 24esimo posto.
Dopo qualche settimana, la Regione implementa le dotazioni finanziarie della linea di intervento, permettendo anche al Comune di Altamura di rientrare tra i comuni finanziati.
Di qui a breve inizia una fase di negoziazione tra Comune e Regione, dove la Regione interviene sul progetto, stralciando l'intervento su Piazza S. Teresa e privilegiando altre zone del centro storico.
«Non è colpa nostra - tuona l'assessore - se la precedente Amministrazione approva il progetto preliminare a novembre del 2014. Progetto in cui si inserisce anche la rete dei poli culturali e nel frattempo accade qualcosa di inimmaginabile».
Il Governo centrale avvoca a se una quota dei fondi destinati alle regioni del mezzogiorno d'Italia, i cd. fondi PAC (Piani d'azione e coesione), sottratti a specifici interventi per le regioni del Sud Italia, e utilizzati come fondi di riserva per finanziare le politiche di governo.
Avverso questa decisione, il 06/03/2015, la Regione Puglia fa ricorso per "legittimità costituzionale" alla Corte Costituzionale.
Qui emerge il pessimismo dell'assessore Ciccimarra che, dinnanzi ad un'aula ammutolita, ammette il suo scetticismo su un pronunciamento a favore delle Regioni da parte della Corte Costituzionale, pronunciamento che smonterebbe il bilancio dello Stato e chiosa con un laconico «personalmente penso che quei soldi non arriveranno più».
Ma c'è ancora tempo per una ulteriore stoccata ai precedenti inquilini di Palazzo di Città, rei «di aver permesso agli uffici di lavorare in solitudine, senza il supporto di un pool di esperti che avrebbe permesso di accelerare la definizione dei progetti».
E sui 2.123.000 di euro di cofinanziamento per il progetto di Rigenerazione Urbana l'assessore rassicura che resteranno stanziati a favore del centro storico e che, così come concordato con sindaco e colleghi di Giunta, a fine anno, eventuali avanzi di amministrazione, saranno utilizzati per rimpinguare questa somma e che, con le progettualità che entro inizi dicembre arriveranno in giunta, si potrà nuovamente ipotizzare di intervenire concretamente sul centro storico.
A margine del suo intervento, l'assessore Ciccimarra ha preannunciato che nei prossimi giorni incontrerà tutte le realtà associative che hanno preso parte al percorso partecipato, per avviare una nuova fase di confronto sui futuri passi da intraprendere.
In definitiva Ciccimarra, nella sua relazione non le manda certo a dire all'Amministrazione Stacca, colpevole di una serie di ingiustificabili ritardi, e anche al Governo centrale responsabile di aver sottratto fondi destinati ai comuni del Sud, tra cui proprio la città di Altamura.
Dai prossimi provvedimenti, come preannunciato, capiremo cosa intende fare l'amministrazione comunale sul centro storico e come intende impegnare la considerevole somma di oltre due milioni di euro.