Rifiuti zero, "si può fare"
Parlano esperti nazionali e regionali. Quali gli ingredienti per raggiungere ottimi risultati?
lunedì 30 aprile 2012
10.59
Rifiuti zero, un affare per tutti. Ridurre i rifiuti, recuperarli e arrivare ad una buona percentuale di differenziazione di essi è una strategia che conviene a tutti. Questo il tema affrontato in un incontro organizzato dal Circolo delle Formiche che ha visto la partecipazione di ospiti esperti della materia nazionali e regionali.
Enzo Colonna, coordinatore del convegno, ha posto l'accento sullo stato di necessità del nostro paese a raggiungere una soglia di decenza di differenziata (almeno si dovrebbe toccare il 40%) che porterebbe un risparmio di 1.313.000,00 euro. Il primo passo propedeutico all'azione consiste nella consapevolezza di vivere una stagione della assunzione delle responsabilità. Si parte da questo punto, dunque. La responsabilità verso il territorio, l'ambiente, la società, noi stessi. Ma "si può fare". È quanto asserisce il dott. Raphael Rossi, esperto in materia di rifiuti e consulente di pubbliche amministrazioni (Foggia, Torino, Napoli). Ed è anche la convinzione di Antonello Antonicelli, direttore "Aree Politiche per la riqualificazione, tutela e sicurezza ambientale" – Regione Puglia.
Tra i paesi pugliesi che registrano risultati eccellenti nella raccolta differenziata c'è il comune di Rutigliano, il cui sindaco Roberto Romagno, presente nell'occasione, ha illustrato come il comune sia riuscito a passare dal 10% di media di differenziata al 78% in un lasso di tempo breve (ottobre 2011-febbraio 2012). "Abbiamo avuto coraggio, – ha spiegato Romagno – la paura di sbagliare non ci ha fermati. La raccolta porta a porta ha permesso di raggiungere ottimi risultati". Ma come si è riusciti? Un Bando di inizio 2011, con un iter procedurale di 6 mesi. Un appalto stipulato con una ditta non locale, con un costo a base d'asta di 1 milione e mezzo. Molto lavoro è stato fatto nel campo dell'informazione, partendo dalle scuole. La tariffa di pagamento da parte del cittadino, ha aggiunto Romagno, è calcolata ancora sul vecchio criterio della superficie di abitazione.
Rutigliano rappresenta un esempio da seguire. D'altro canto, gli ingredienti necessari alla realizzazione dei risultati sperati sono da individuare nella capacità industriale dell'azienda di smaltimento, nell'impegno dell'amministrazione ad adoperarsi per cambiare le abitudini dei cittadini e un bando fatto bene. È ciò che ha sottolineato il dott. Raphael Rossi, evidenziando quanto sia importante avere una amministrazione che ci creda. Strumenti che anche Altamura può contare. "I cittadini non sono una variabile di questa espressione, ma sono la certezza, perché rispondono nel miglior dei modi, così come è accaduto negli altri paesi".
Luigi Percoco, promotore progetto "Tutto Sfuso", ha messo in risalto i dati di risparmio di plastica ottenuti dalla vendita di prodotti sfusi in Altamura. Circa 300 chilogrammi di plastica in meno in soli 4 mesi. A concludere l'incontro, un interessante intervento di Donato Emar Laborante che ha recitato un monologo tratto dalla piéce "Overdose".
Enzo Colonna, coordinatore del convegno, ha posto l'accento sullo stato di necessità del nostro paese a raggiungere una soglia di decenza di differenziata (almeno si dovrebbe toccare il 40%) che porterebbe un risparmio di 1.313.000,00 euro. Il primo passo propedeutico all'azione consiste nella consapevolezza di vivere una stagione della assunzione delle responsabilità. Si parte da questo punto, dunque. La responsabilità verso il territorio, l'ambiente, la società, noi stessi. Ma "si può fare". È quanto asserisce il dott. Raphael Rossi, esperto in materia di rifiuti e consulente di pubbliche amministrazioni (Foggia, Torino, Napoli). Ed è anche la convinzione di Antonello Antonicelli, direttore "Aree Politiche per la riqualificazione, tutela e sicurezza ambientale" – Regione Puglia.
Tra i paesi pugliesi che registrano risultati eccellenti nella raccolta differenziata c'è il comune di Rutigliano, il cui sindaco Roberto Romagno, presente nell'occasione, ha illustrato come il comune sia riuscito a passare dal 10% di media di differenziata al 78% in un lasso di tempo breve (ottobre 2011-febbraio 2012). "Abbiamo avuto coraggio, – ha spiegato Romagno – la paura di sbagliare non ci ha fermati. La raccolta porta a porta ha permesso di raggiungere ottimi risultati". Ma come si è riusciti? Un Bando di inizio 2011, con un iter procedurale di 6 mesi. Un appalto stipulato con una ditta non locale, con un costo a base d'asta di 1 milione e mezzo. Molto lavoro è stato fatto nel campo dell'informazione, partendo dalle scuole. La tariffa di pagamento da parte del cittadino, ha aggiunto Romagno, è calcolata ancora sul vecchio criterio della superficie di abitazione.
Rutigliano rappresenta un esempio da seguire. D'altro canto, gli ingredienti necessari alla realizzazione dei risultati sperati sono da individuare nella capacità industriale dell'azienda di smaltimento, nell'impegno dell'amministrazione ad adoperarsi per cambiare le abitudini dei cittadini e un bando fatto bene. È ciò che ha sottolineato il dott. Raphael Rossi, evidenziando quanto sia importante avere una amministrazione che ci creda. Strumenti che anche Altamura può contare. "I cittadini non sono una variabile di questa espressione, ma sono la certezza, perché rispondono nel miglior dei modi, così come è accaduto negli altri paesi".
Luigi Percoco, promotore progetto "Tutto Sfuso", ha messo in risalto i dati di risparmio di plastica ottenuti dalla vendita di prodotti sfusi in Altamura. Circa 300 chilogrammi di plastica in meno in soli 4 mesi. A concludere l'incontro, un interessante intervento di Donato Emar Laborante che ha recitato un monologo tratto dalla piéce "Overdose".