Rifiuti, "politica regionale in stallo": I 5 stelle scrivono a Vendola

"Revocare atti della discarica di Grottelline"

domenica 5 ottobre 2014 09.24
Che fanno gli Aro e gli Ato pugliesi, specie in merito alla questione della raccolta differenziata?

Questi gli interrogativi principali rivolti dai parlamentari del Movimento 5 Stelle al governatore Nichi Vendola e all'assessore regionale all'ambiente Lorenzo Nicastro.

Lamentando una "mancanza di comunicazione pubblica sulle convocazioni delle riunioni degli Aro e Ato, l'assenza di trasparenza nella pubblicazione degli atti (vedi delibere degli Aro e Ato, di discussione in merito all'interno dei consigli comunali, la mancanza di coinvolgimento della cittadinanza e la previsione di adeguati strumenti di partecipazione attiva nelle procedure consultive e decisionali", oltre che "ritardi e rallentamenti nei lavori in sede di approvazione di Piano industriale, carta dei servizi e regolamento nella quasi totalità degli Aro", gli scriventi chiedono maggior controllo da parte degli enti regionali preposti e maggior coinvolgimento dei cittadini attraverso convocazioni pubbliche delle sedute e pubblicazione delle relative delibere sul sito regionale, in nome della trasparenza nei percorsi decisionali.

In particolare, i rappresentati istituzionali a 5 stelle chiedono "una presa di posizione chiara e decisa in direzione della strategia RIFIUTI ZERO, l'unica strada percorribile a tutela dei cittadini e dell'ambiente, con progressiva chiusura degli inceneritori (con e senza recupero energetico) esistenti in Puglia".

"Attualmente – scrivono i deputati e i senatori grillini - i dati non sono molto incoraggianti: fino a luglio 2014 si registra una percentuale di raccolta differenziata pari al 25%, segnale che davvero scarsi sono stati la politica ed i suoi effetti nell'ambito della gestione dei rifiuti i generale. La quasi totalità degli Aro versa in una situazione di stallo imbarazzante, a prova dell'inefficacia della suddetta legge regionale e della irresponsabilità degli amministratori locali".

Inoltre la lettera chiede l'annullamento e revoca degli atti che individuano due discariche (Grottelline e Corigliano d'Otranto) che "metterebbero a rischio rispettivamente le falde acquifere della fossa bradanica e della più grande riserva idrica sotterranea del Salento".