Riconoscere i cyber-reati per imparare a difendersi
Un incontro promosso dall'associazione I Sentieri della legalità
sabato 20 giugno 2015
La rete e i suoi pericoli, la privazione totale della nostra privacy e i numerosi pericoli in cui possiamo incorrere. Di questo è di molto altro si è perlato nel corso dell'incontro promosso dall'associazione "I sentieri della legalità" nel corso del quale è stato presentato il libro "Doppia trappola" di Francesco Saccente, il cyber triller che l'autore ha definito "Un vero e proprio manuale dei comportamenti in rete".
Il romanzo racconta l'intreccio di alcune indagini, svolte tra la National Cyber Crime di Scotland Yard e la Polizia Postale Italiana. Il racconto di Saccente ha, certo, una parte romanzata ma non esula dall'offrire informazioni puramente tecniche. Difatti, nella composizione dell'opera l'autore si è avvalso della costante presenza di Roberto Borraccia, criminologo del corpo di Polizia, che ha fornito allo scrittore materiale prezioso per lo svolgimento delle indagini e di J.Falton un detective inglese che ha dato a Saccente l'ispirazione per l'ambientazione, tutta inglese, del romanzo.
L'autore insieme a Roberto Borraccia, docente di Criminologia Informatica, ha spiegato i rischi che si corrono navigando nel web. Un oceano di reati che mettono in luce la pericolosità degli hacker, dei pedofili online, la violenza sulle donne, la piaga della prostituzione e le tecniche investigative delle polizie informatiche europee impegnate a individuare i criminali che operano su internet.
Da ultimo il professor Borraccia ha offerto preziosi consigli per evitare di incappare nei criminali informatici: "Dotarsi di un buon antivirus è il primo passo per una messa in sicurezza, non farlo sarebbe come lasciare a qualcuno le chiavi della propria casa".
L'importanza del tema e l'attualità dello stesso hanno incuriosito anche il neo sindaco Giacinto Forte, il quale ha proposto a Saccente e Borraccia di organizzare degli incontri preventivi nelle scuole di Altamura.
(a cura di Caterina Viscanti)
Il romanzo racconta l'intreccio di alcune indagini, svolte tra la National Cyber Crime di Scotland Yard e la Polizia Postale Italiana. Il racconto di Saccente ha, certo, una parte romanzata ma non esula dall'offrire informazioni puramente tecniche. Difatti, nella composizione dell'opera l'autore si è avvalso della costante presenza di Roberto Borraccia, criminologo del corpo di Polizia, che ha fornito allo scrittore materiale prezioso per lo svolgimento delle indagini e di J.Falton un detective inglese che ha dato a Saccente l'ispirazione per l'ambientazione, tutta inglese, del romanzo.
L'autore insieme a Roberto Borraccia, docente di Criminologia Informatica, ha spiegato i rischi che si corrono navigando nel web. Un oceano di reati che mettono in luce la pericolosità degli hacker, dei pedofili online, la violenza sulle donne, la piaga della prostituzione e le tecniche investigative delle polizie informatiche europee impegnate a individuare i criminali che operano su internet.
Da ultimo il professor Borraccia ha offerto preziosi consigli per evitare di incappare nei criminali informatici: "Dotarsi di un buon antivirus è il primo passo per una messa in sicurezza, non farlo sarebbe come lasciare a qualcuno le chiavi della propria casa".
L'importanza del tema e l'attualità dello stesso hanno incuriosito anche il neo sindaco Giacinto Forte, il quale ha proposto a Saccente e Borraccia di organizzare degli incontri preventivi nelle scuole di Altamura.
(a cura di Caterina Viscanti)