Restituiamo al mondo la Cava dei dinosauri
Una petizione pubblica su facebook. Molti i firmatari che hanno già aderito all'iniziativa
venerdì 12 agosto 2011
07.30
È ormai noto a tutti. La Cava Pontrelli in Altamura, conosciuta come Cava dei Dinosauri, versa in uno stato di totale abbandono. Da mesi il cancello, abbattuto, giace a terra. Ed è il più piccolo dei numerosi segnali che indicano il disinteresse di molti, l'immobilità dei governi e la noncuranza di una larga fascia di cittadini. C'è chi lo ha definito "Uno splendido spazio antropizzato, abbandonato e riconquistato dalla natura del tempo, arricchito da questa inaspettata scoperta, destinata, sin dal principio a perdersi nell'incuria" (Antonio Guerrieri, studente di Architettura).
Si tratta di un sito paleontologico di straordinaria importanza – il più ricco d'Europa - per il ritrovamento nel 1999 di circa 30.000 orme di dinosauri su un'area di dodicimila metri quadri. Le impronte, le cui dimensioni variano dai 5 cm fino ai 45 cm, risalgono al Cretacico superiore (70-80 milioni di anni fa). Si parla della presenza di più di 200 animali appartenenti a cinque gruppi diversi di dinosauri. Ma dal 1999 ad oggi, nulla è stato fatto per valorizzare questa ricchezza del nostro territorio. Il baricentro della questione pende sull'annosa e incresciosa controversia tra proprietà privata e pubblica amministrazione, in quanto la cava e la strada di accesso al sito sono di proprietà privata. E a farne le spese, il nostro patrimonio storico culturale.
Oggi finalmente qualcosa si muove. Franco Fiore, Bartolomeo Smaldone (associazione Spiragli) e Antonio Ferrante (Lab magazine) hanno promosso su Facebook una petizione: "Restituiamo al mondo la Cava dei dinosauri. Diciamo basta".
"E' arrivato il momento di alzare la testa, - si legge nel documento - è arrivato il momento che gli altamurani prendano coscienza che una straordinaria risorsa per il territorio rischia di andare perduta, è arrivato il momento che gli altamurani consegnino al mondo un bene che non può essere più sequestrato a causa dell'incapacità di certa politica e dall'egoismo dei poteri forti".
Un invito ai cittadini, che in soli due giorni ha registrato un grande successo con l'adesione di oltre 200 convinti sostenitori del progetto.
Di seguito il link della pagina facebook per firmare la petizione e alcuni commenti dei firmatari.
Saverio Massaro: "Atto doveroso"
Bianca Garziano: "Non riesco ad essere indifferente ad uno scempio del genere. Poco tempo fa, parlavo con alcuni miei amici della cava dei dinosauri e della fine che sta facendo quel sito senza che nessuno si lamenti. E' una risorsa del nostro territorio e va urgentemente valorizzata e conservata. Spero che questa petizione vada a buon fine!"
Giovanni Mercadante: "E' una vergogna istituzionale lasciare abbandonato un patrimonio d'interesse culturale mondiale; gli americani e il noto volto televisivo della trasmissione "Super Quarck" avevano lanciato idee interessanti per far girare la macchina del turismo".
Vita Disabato: "la colpa e la responsabilità è della Soprintendenza che ha taciuto, convenendo con Proprietario e Museo Archeologico di Altamura all'abbandono totale per giungere ad una situazione drastica".
Marco Larato: "E' scandaloso come la pubblica amministrazione stia gestendo questo patrimonio esponendolo al deterioramento, piuttosto che sfruttandolo sia per fini culturali che per rilanciare il turismo sulla murgia. Quante occasioni perse per tutti!!!"
Anna Gesualdo: "significherebbe anche nuovi posti di lavoro per noi giovani!!!"
Si tratta di un sito paleontologico di straordinaria importanza – il più ricco d'Europa - per il ritrovamento nel 1999 di circa 30.000 orme di dinosauri su un'area di dodicimila metri quadri. Le impronte, le cui dimensioni variano dai 5 cm fino ai 45 cm, risalgono al Cretacico superiore (70-80 milioni di anni fa). Si parla della presenza di più di 200 animali appartenenti a cinque gruppi diversi di dinosauri. Ma dal 1999 ad oggi, nulla è stato fatto per valorizzare questa ricchezza del nostro territorio. Il baricentro della questione pende sull'annosa e incresciosa controversia tra proprietà privata e pubblica amministrazione, in quanto la cava e la strada di accesso al sito sono di proprietà privata. E a farne le spese, il nostro patrimonio storico culturale.
Oggi finalmente qualcosa si muove. Franco Fiore, Bartolomeo Smaldone (associazione Spiragli) e Antonio Ferrante (Lab magazine) hanno promosso su Facebook una petizione: "Restituiamo al mondo la Cava dei dinosauri. Diciamo basta".
"E' arrivato il momento di alzare la testa, - si legge nel documento - è arrivato il momento che gli altamurani prendano coscienza che una straordinaria risorsa per il territorio rischia di andare perduta, è arrivato il momento che gli altamurani consegnino al mondo un bene che non può essere più sequestrato a causa dell'incapacità di certa politica e dall'egoismo dei poteri forti".
Un invito ai cittadini, che in soli due giorni ha registrato un grande successo con l'adesione di oltre 200 convinti sostenitori del progetto.
Di seguito il link della pagina facebook per firmare la petizione e alcuni commenti dei firmatari.
Saverio Massaro: "Atto doveroso"
Bianca Garziano: "Non riesco ad essere indifferente ad uno scempio del genere. Poco tempo fa, parlavo con alcuni miei amici della cava dei dinosauri e della fine che sta facendo quel sito senza che nessuno si lamenti. E' una risorsa del nostro territorio e va urgentemente valorizzata e conservata. Spero che questa petizione vada a buon fine!"
Giovanni Mercadante: "E' una vergogna istituzionale lasciare abbandonato un patrimonio d'interesse culturale mondiale; gli americani e il noto volto televisivo della trasmissione "Super Quarck" avevano lanciato idee interessanti per far girare la macchina del turismo".
Vita Disabato: "la colpa e la responsabilità è della Soprintendenza che ha taciuto, convenendo con Proprietario e Museo Archeologico di Altamura all'abbandono totale per giungere ad una situazione drastica".
Marco Larato: "E' scandaloso come la pubblica amministrazione stia gestendo questo patrimonio esponendolo al deterioramento, piuttosto che sfruttandolo sia per fini culturali che per rilanciare il turismo sulla murgia. Quante occasioni perse per tutti!!!"
Anna Gesualdo: "significherebbe anche nuovi posti di lavoro per noi giovani!!!"