"Restate a casa se ci tenete alla vita vostra e degli altri"
Ampia riflessione di una nostra lettrice rivolta ai cittadini di Altamura
mercoledì 25 marzo 2020
17.26
In questo periodo di emergenza sanitaria sono tanti i lettori che scrivono alla nostra redazione per proporre delle riflessioni. Abbiamo scelto la lettera di una giovane donna altamurana Graziana Laquale con il suo accorato appello a restare a casa e su come sono cambiate le nostre vite.
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Alla VITA. Alla mia CITTA'.
A scuola, quando i professori mi chiedevano di scrivere, non ero quasi mai contenta: odiavo far i temi. Oggi, invece, credo che le parole siano l'unico mezzo a mia disposizione per trasmettere qualcosa che vivo dentro e che avverto fortemente! Oggi credo che scrivere per la mia città sia la cosa più bella che possa far perché, sì, tra l'egoismo e la vita che corre, abbiamo dimenticato quanto di prezioso abbiamo tra le mani per farci sentire! Che queste mie parole non siano lette giusto per far passare una mezz'oretta di questa ennesima giornata. Che queste mie parole siano uno stimolo alla riflessione; che le stesse possano essere un passaparola fondamentale in quella che è la città che mi ha vista crescere.
Il 18.02.2020 si è verificato il primo caso di trasmissione secondaria di Covid-19 a Codogno, nella nostra bella Italia e da quel giorno pare che, per tutti noi, la vita, le nostre abitudini quotidiane siano cambiate, in qualche modo. Senza accorgercene, l'emergenza sanitaria ha preso il sopravvento ed, in brevissimo tempo, ci siam ritrovati a far i conti con un'Italia che, pian piano, ha visto gente recarsi negli ospedali perché colpita come se qualcuno, da lontano, le avesse sparato addosso. Il problema è che quel qualcuno era fin troppo vicino, quel nemico non era poi così tanto distante. Il virus era già diffuso in tante anime che si son viste cambiare la vita da un momento all'altro perché, ahimè, come amico più vicino si son ritrovate un respiratore polmonare, come luogo di vita un reparto di terapia intensiva.
Da, ormai giorni, accendo la TV e non si fa altro che parlare di un'emergenza sanitaria che scriverà la storia Italiana di questo secolo. I programmi televisivi invitano noi umani al rispetto di alcune semplici regole; i tg non fanno altro che trasmettere in diretta i vari decreti emanati dal Governo, passare i numeri in aumento di contagi e decessi, nonché immagini di città deserte. Siamo, ormai, sopraffatti dai vari mass media, quasi esausti nel sentire sempre le solite notizie negative. Perché, sì, pare che stiamo scrivendo una pagina di storia tanto negativa: quanto più non ci fermeremo, tanto più sarà lunga.
Tutti che ne parlano; tanti che, dopo solo una settimana di chiusura, si lamentano; tutti che criticano ogni provvedimento attuato piuttosto che apprezzare; molti che si sentono grandi dinanzi ad un nemico che, invisibile, è già dentro noi. Sono una ragazza che, da settimane, è chiusa in casa nel rispetto delle regole ad osservare quello che succede intorno. Seguo l'Italia come seguo la mia cara e lontana Altamura. Leggo articoli di giornale, mi informo continuamente, seguo i social network… RIFLETTO! Con mio grande dispiacere, mi rendo conto che, nonostante i giorni di terrore e di emergenza che vivono quotidianamente gli ospedali, nonostante decine di migliaia di contagi e migliaia di morti, tante persone non abbiano ancora capito la situazione di gravità in cui versa oggi l'Italia.
In particolare, con enorme scontento, mi accorgo che i miei cari concittadini Altamurani non abbiano ancora recepito i numerosi appelli finora attuati dalla Regione Puglia, i diversi richiami, nonché sollecitazioni della nostra Egregia Sindaca. Ed ecco che piombo nei miei pensieri e mi chiedo: "Perché?!" Perché ancora tanti Altamurani/Altamurane continuano a vivere come se nulla fosse?! Perché ancora in tanti vivono senza preoccuparsi di quanto noi, reclusi in casa, pagheremo per i loro comportamenti errati?! Perché non si capisce che PRIMA si rispettano le regole, PRIMA si ritorna alla normalità?! E poi ancora, cosa importantissima… Perché non si rendono conto che il "non rispetto delle regole oggi" significa "non avere vita domani"?! Da settimane stiamo lottando e combattendo contro un'epidemia per avere ancora tra le mani la VITA.
Per chi non l'avesse ancora capito stiamo parlando di ciò che, giorni fa, è stata definita pandemia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità; stiamo parlando di un virus che attacca le tue vie respiratorie e non ti permette di respirare autonomamente. Altamurani/Altamurane MA QUANTO VI IMPORTA DI VIVERE?! QUANTO VI FREGA DEL MAGNIFICO DONO CHIAMATO "VITA"?! Chiamo i miei genitori, i miei amici e mi dicono di gente che ancora continua a passeggiare. Ascolto i video della prima cittadina di Altamura e sento di gente che esce di casa tante volte trovando svariate scuse. Sento di uomini fermi alle varie stazioni di servizio, di ragazzini girovaghi per la città, di anziani passeggiare per il corso. Ma chi vi credete di essere?! Credete forse di essere immortali?! Vi sentite grandi nel prendere in giro le alte cariche, la polizia, gli enti addetti al controllo?!
Forse non vi è ancora chiaro che state prendendo in giro solo il vostro essere, state mettendo a rischio la vostra salute; forse non vi è ancora chiaro che il virus è tanto vicino a voi. Il decreto del Presidente del Consiglio è indiscusso; i motivi per uscire di casa sono solo ed esclusivamente tre: necessità (spesa), esigenze lavorative e motivi di salute. UOMINI Altamurani, DONNE Altamurane, quando pensate di iniziare a rispettare le regole?! Quando pensate che sarà arrivata l'ora di smettere con le vecchie abitudini?! Quando pensate di bloccare i vostri figli davanti alla porta ed insegnare loro che non è il periodo di andare a giocare nei parchi?! Quando pensate di far capire agli anziani che, per il loro bene, devono restare a casa?!
QUANDO PENSATE DI INIZIARE A FARE SUL SERIO?! E poi mi chiedo ancora… Perché non vi importa di avere un altro giorno davanti, di svegliarvi la mattina e vedere ancora il sole sorgere e tramontare?! Perché non vi interessa di godere delle tantissime cose belle che la vita può donare?! Perché non vi interessa di riempire di movimento ancora la nostra piazza e la nostra città?! E se, per assurdo, non vi importasse della vostra vita… Non vi interessa neanche un po' della vita dei vostri genitori, dei vostri fratelli, dei vostri zii, nonni, dei vostri amici?! Non vi interessa della vita dei vostri figli?! Perché continuate ad essere menefreghisti davanti a ciò che dovremmo gelosamente proteggere?! Riflettete… quello che fino ad oggi vi è sembrato talmente scontato, domani potrebbe non esserlo più.
Altamura, se fino ad oggi, ogni giorno hai aperto gli occhi e respirato la bellezza della vita, domani potresti non farlo più per un tuo comportamento scorretto dei giorni addietro. Altamura, se fino ad oggi, hai continuato a chiamare il tuo più caro amico per farti una risata insieme, domani potresti star a piangere per lui. Perché sì, questo è quello che rischiamo. Piuttosto che PROTEGGERE LA VITA, Altamura sta continuando a RISCHIARE LA VITA. Lo capite che la nostra Sanità non è pronta ad affrontare un alto numero di contagi?! Lo capite che gli ospedali della nostra Puglia potrebbero andare subito in affanno per mancanza di strutture, macchine e personale?! Lo capite che, se continuate a comportarvi da irresponsabili, a breve, si sceglierà chi far vivere e chi far morire?!
Altamurani ed Altamurane prima di uscire di casa inutilmente, pensate alle conseguenze delle vostre azioni: potrebbero essere disastrose!!! Ogni vostro comportamento sbagliato oggi sarà solo un effetto davvero negativo e complesso domani! Che questo sia un appello di quelli che si leggono con il cuore in mano, quello stesso cuore che domani potrebbe continuare a battere più forte di prima o bloccarsi completamente! Quando ho sentito la nostra Sindaca informare la comunità sui contagi giunti da noi, una parte di me è come morta: anche la mia cara città è stata colpita.
Piuttosto che continuare a far finta di nulla, pensate con il cervello, iniziate ad impegnarvi nel vostro piccolo ogni santo giorno. Ciò che sta attraversando la nostra bella Italia è qualcosa di ben più enorme di ognuno di noi. Smettetela di far i grandi altrimenti, fra poco, sarà lui a far il grande con voi! Altamurani ed Altamurane solo se il mio appello diventasse anche il vostro appello possiamo farcela! Che "#iorestoacasa non sia solo una moda dei post sui social; che esso sia uno vero e proprio stile di vita!
Solo se questo mio stile di vita diventasse anche il vostro, possiamo far in modo di bloccare l'invisibile nemico. Che questo mio invito alla riflessione sia un appello alla vita. Per favore, ascoltate, informatevi e RISPETTATE! Non so voi, ma io ho ancora voglia di vivere! Ho ancora voglia di svegliarmi e uscire tra le vie della nostra città, passeggiare per il corso ed incontrare gente, sorridere con loro.
Ho ancora voglia di sentire il capostazione che dice "Stazione di Altamura" ogni volta che rientro da viaggi di studio/lavoro, di sentire i clacson che suonano forte e mi ricordano di essere ritornata. Ho ancora voglia di fermarmi a guardare la città in movimento, di star in piazza o in stazione a vivere della mia giovinezza. Ho ancora voglia di tornare nella mia città e vederla piena di gente, come lo è sempre stata. Ho ancora voglia di vedere Altamura sempre più grande, più viva che mai!
Tuttavia… ORA è il momento di vivere in silenzio. ORA è il momento di restare a casa e vivere di questa bellezza perché, se pensate positivo, troverete del bello anche in questo. Altamurani ed Altamurane, impegniamoci TUTTI A RESTARE A CASA OGGI per poi DOMANI, in piazza, gridare più uniti che mai: "IO CI SONO! IO CI SONO ANCORA GRAZIE ALLA NOSTRA UNIONE PASSATA!". Grazie mille per l'attenzione.
Graziana Laquale, una semplice ed umile ragazza che tiene immensamente alla vita e alla propria città.
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Alla VITA. Alla mia CITTA'.
A scuola, quando i professori mi chiedevano di scrivere, non ero quasi mai contenta: odiavo far i temi. Oggi, invece, credo che le parole siano l'unico mezzo a mia disposizione per trasmettere qualcosa che vivo dentro e che avverto fortemente! Oggi credo che scrivere per la mia città sia la cosa più bella che possa far perché, sì, tra l'egoismo e la vita che corre, abbiamo dimenticato quanto di prezioso abbiamo tra le mani per farci sentire! Che queste mie parole non siano lette giusto per far passare una mezz'oretta di questa ennesima giornata. Che queste mie parole siano uno stimolo alla riflessione; che le stesse possano essere un passaparola fondamentale in quella che è la città che mi ha vista crescere.
Il 18.02.2020 si è verificato il primo caso di trasmissione secondaria di Covid-19 a Codogno, nella nostra bella Italia e da quel giorno pare che, per tutti noi, la vita, le nostre abitudini quotidiane siano cambiate, in qualche modo. Senza accorgercene, l'emergenza sanitaria ha preso il sopravvento ed, in brevissimo tempo, ci siam ritrovati a far i conti con un'Italia che, pian piano, ha visto gente recarsi negli ospedali perché colpita come se qualcuno, da lontano, le avesse sparato addosso. Il problema è che quel qualcuno era fin troppo vicino, quel nemico non era poi così tanto distante. Il virus era già diffuso in tante anime che si son viste cambiare la vita da un momento all'altro perché, ahimè, come amico più vicino si son ritrovate un respiratore polmonare, come luogo di vita un reparto di terapia intensiva.
Da, ormai giorni, accendo la TV e non si fa altro che parlare di un'emergenza sanitaria che scriverà la storia Italiana di questo secolo. I programmi televisivi invitano noi umani al rispetto di alcune semplici regole; i tg non fanno altro che trasmettere in diretta i vari decreti emanati dal Governo, passare i numeri in aumento di contagi e decessi, nonché immagini di città deserte. Siamo, ormai, sopraffatti dai vari mass media, quasi esausti nel sentire sempre le solite notizie negative. Perché, sì, pare che stiamo scrivendo una pagina di storia tanto negativa: quanto più non ci fermeremo, tanto più sarà lunga.
Tutti che ne parlano; tanti che, dopo solo una settimana di chiusura, si lamentano; tutti che criticano ogni provvedimento attuato piuttosto che apprezzare; molti che si sentono grandi dinanzi ad un nemico che, invisibile, è già dentro noi. Sono una ragazza che, da settimane, è chiusa in casa nel rispetto delle regole ad osservare quello che succede intorno. Seguo l'Italia come seguo la mia cara e lontana Altamura. Leggo articoli di giornale, mi informo continuamente, seguo i social network… RIFLETTO! Con mio grande dispiacere, mi rendo conto che, nonostante i giorni di terrore e di emergenza che vivono quotidianamente gli ospedali, nonostante decine di migliaia di contagi e migliaia di morti, tante persone non abbiano ancora capito la situazione di gravità in cui versa oggi l'Italia.
In particolare, con enorme scontento, mi accorgo che i miei cari concittadini Altamurani non abbiano ancora recepito i numerosi appelli finora attuati dalla Regione Puglia, i diversi richiami, nonché sollecitazioni della nostra Egregia Sindaca. Ed ecco che piombo nei miei pensieri e mi chiedo: "Perché?!" Perché ancora tanti Altamurani/Altamurane continuano a vivere come se nulla fosse?! Perché ancora in tanti vivono senza preoccuparsi di quanto noi, reclusi in casa, pagheremo per i loro comportamenti errati?! Perché non si capisce che PRIMA si rispettano le regole, PRIMA si ritorna alla normalità?! E poi ancora, cosa importantissima… Perché non si rendono conto che il "non rispetto delle regole oggi" significa "non avere vita domani"?! Da settimane stiamo lottando e combattendo contro un'epidemia per avere ancora tra le mani la VITA.
Per chi non l'avesse ancora capito stiamo parlando di ciò che, giorni fa, è stata definita pandemia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità; stiamo parlando di un virus che attacca le tue vie respiratorie e non ti permette di respirare autonomamente. Altamurani/Altamurane MA QUANTO VI IMPORTA DI VIVERE?! QUANTO VI FREGA DEL MAGNIFICO DONO CHIAMATO "VITA"?! Chiamo i miei genitori, i miei amici e mi dicono di gente che ancora continua a passeggiare. Ascolto i video della prima cittadina di Altamura e sento di gente che esce di casa tante volte trovando svariate scuse. Sento di uomini fermi alle varie stazioni di servizio, di ragazzini girovaghi per la città, di anziani passeggiare per il corso. Ma chi vi credete di essere?! Credete forse di essere immortali?! Vi sentite grandi nel prendere in giro le alte cariche, la polizia, gli enti addetti al controllo?!
Forse non vi è ancora chiaro che state prendendo in giro solo il vostro essere, state mettendo a rischio la vostra salute; forse non vi è ancora chiaro che il virus è tanto vicino a voi. Il decreto del Presidente del Consiglio è indiscusso; i motivi per uscire di casa sono solo ed esclusivamente tre: necessità (spesa), esigenze lavorative e motivi di salute. UOMINI Altamurani, DONNE Altamurane, quando pensate di iniziare a rispettare le regole?! Quando pensate che sarà arrivata l'ora di smettere con le vecchie abitudini?! Quando pensate di bloccare i vostri figli davanti alla porta ed insegnare loro che non è il periodo di andare a giocare nei parchi?! Quando pensate di far capire agli anziani che, per il loro bene, devono restare a casa?!
QUANDO PENSATE DI INIZIARE A FARE SUL SERIO?! E poi mi chiedo ancora… Perché non vi importa di avere un altro giorno davanti, di svegliarvi la mattina e vedere ancora il sole sorgere e tramontare?! Perché non vi interessa di godere delle tantissime cose belle che la vita può donare?! Perché non vi interessa di riempire di movimento ancora la nostra piazza e la nostra città?! E se, per assurdo, non vi importasse della vostra vita… Non vi interessa neanche un po' della vita dei vostri genitori, dei vostri fratelli, dei vostri zii, nonni, dei vostri amici?! Non vi interessa della vita dei vostri figli?! Perché continuate ad essere menefreghisti davanti a ciò che dovremmo gelosamente proteggere?! Riflettete… quello che fino ad oggi vi è sembrato talmente scontato, domani potrebbe non esserlo più.
Altamura, se fino ad oggi, ogni giorno hai aperto gli occhi e respirato la bellezza della vita, domani potresti non farlo più per un tuo comportamento scorretto dei giorni addietro. Altamura, se fino ad oggi, hai continuato a chiamare il tuo più caro amico per farti una risata insieme, domani potresti star a piangere per lui. Perché sì, questo è quello che rischiamo. Piuttosto che PROTEGGERE LA VITA, Altamura sta continuando a RISCHIARE LA VITA. Lo capite che la nostra Sanità non è pronta ad affrontare un alto numero di contagi?! Lo capite che gli ospedali della nostra Puglia potrebbero andare subito in affanno per mancanza di strutture, macchine e personale?! Lo capite che, se continuate a comportarvi da irresponsabili, a breve, si sceglierà chi far vivere e chi far morire?!
Altamurani ed Altamurane prima di uscire di casa inutilmente, pensate alle conseguenze delle vostre azioni: potrebbero essere disastrose!!! Ogni vostro comportamento sbagliato oggi sarà solo un effetto davvero negativo e complesso domani! Che questo sia un appello di quelli che si leggono con il cuore in mano, quello stesso cuore che domani potrebbe continuare a battere più forte di prima o bloccarsi completamente! Quando ho sentito la nostra Sindaca informare la comunità sui contagi giunti da noi, una parte di me è come morta: anche la mia cara città è stata colpita.
Piuttosto che continuare a far finta di nulla, pensate con il cervello, iniziate ad impegnarvi nel vostro piccolo ogni santo giorno. Ciò che sta attraversando la nostra bella Italia è qualcosa di ben più enorme di ognuno di noi. Smettetela di far i grandi altrimenti, fra poco, sarà lui a far il grande con voi! Altamurani ed Altamurane solo se il mio appello diventasse anche il vostro appello possiamo farcela! Che "#iorestoacasa non sia solo una moda dei post sui social; che esso sia uno vero e proprio stile di vita!
Solo se questo mio stile di vita diventasse anche il vostro, possiamo far in modo di bloccare l'invisibile nemico. Che questo mio invito alla riflessione sia un appello alla vita. Per favore, ascoltate, informatevi e RISPETTATE! Non so voi, ma io ho ancora voglia di vivere! Ho ancora voglia di svegliarmi e uscire tra le vie della nostra città, passeggiare per il corso ed incontrare gente, sorridere con loro.
Ho ancora voglia di sentire il capostazione che dice "Stazione di Altamura" ogni volta che rientro da viaggi di studio/lavoro, di sentire i clacson che suonano forte e mi ricordano di essere ritornata. Ho ancora voglia di fermarmi a guardare la città in movimento, di star in piazza o in stazione a vivere della mia giovinezza. Ho ancora voglia di tornare nella mia città e vederla piena di gente, come lo è sempre stata. Ho ancora voglia di vedere Altamura sempre più grande, più viva che mai!
Tuttavia… ORA è il momento di vivere in silenzio. ORA è il momento di restare a casa e vivere di questa bellezza perché, se pensate positivo, troverete del bello anche in questo. Altamurani ed Altamurane, impegniamoci TUTTI A RESTARE A CASA OGGI per poi DOMANI, in piazza, gridare più uniti che mai: "IO CI SONO! IO CI SONO ANCORA GRAZIE ALLA NOSTRA UNIONE PASSATA!". Grazie mille per l'attenzione.
Graziana Laquale, una semplice ed umile ragazza che tiene immensamente alla vita e alla propria città.