Rendiconto, Colonna attacca: "Abusi politici e giuridici della maggioranza"
"Nostri emendamenti finalizzati all'utilizzo dell'avanzo"
domenica 13 luglio 2014
12.48
"Tutto si è ridotto alla scelta infantile di portar via il pallone prima della fine, chiudendo una partita giocata male o che si è scelto di non giocare."
La clamorosa approvazione del rendiconto di gestione 2013 continua a far discutere la politica e soprattutto a scatenare le dure reazioni della minoranza. Il consigliere Enzo Colonna, tra i più intransigenti nell'opposizione all'amministrazione Stacca, ripercorre i punti salienti di un infuocato consiglio destinato ad avere strascichi polemici.
Colonna punta innanzitutto il dito contro la mossa della maggioranza che ha portato alla clamorosa conclusione dell'analisi degli emendamenti: "un abuso politico e giuridico – afferma il capogruppo di Aria Fresca - nulla può essere messo in votazione se non è all'ordine del giorno, proposte, atti ed emendamenti non possono essere dichiarati a maggioranza inammissibili, questo è lavoro degli organi tecnici del comune che invece avevano ammesso, un mese fa, gli emendamenti!".
"Con un'alzata di mano, a risicata maggioranza – continua Colonna - si sono annullati i diritti dei consiglieri comunali e delle minoranze. Uno schiaffo al buon senso e al senso politico delle cose. Un cazzotto alle regole. E dove c'è strage di regole, c'è strage di idee, di rapporti, di buona amministrazione, di buona politica".
Altro punto di forte dissidio tra maggioranza ed opposizione, le dimissioni di Donato Piglionica: "Le dimissioni, una volta presentate, sono immediatamente efficaci – argomenta Colonna - era evidente, a nostro parere e seguendo quanto dispone chiaramente la legge, che il consiglio andava sospeso e andava avviata la procedura di surroga del consigliere dimissionario così da ripristinare la integrità numerica del consiglio. Hanno comunque proceduto con il voto sul rendiconto in presenza di un consiglio menomato numericamente".
Colonna smentisce anche l'accusa di aver voluto i modificare le risultanze contabili del rendiconto 2013. "Falso! In realtà, i nostri emendamenti (peraltro già bocciati) e quelli degli altri gruppi di opposizione non modificavano i conti, i numeri, al contrario prendevano atto di quelle risultanze, quindi della presenza di un avanzo di amministrazione di circa due milioni e mezzo di euro, e si preoccupavano di integrare la proposta deliberativa con un indirizzo (perché questo è il compito della politica, fare scelte, fissare obiettivi!) all'amministrazione su come utilizzare questo avanzo".
"La nostra dichiarata preoccupazione – conclude Colonna - è quella di evitare che questo importante avanzo (magicamente venuto fuori dopo anni, nell'ultimo anno di amministrazione) venga dissolto in sprechi, elargizioni e spese inutili, di natura preelettorale, da parte dei Signori al potere. Peraltro, avevamo condiviso la esplicitata intenzione di destinare circa la metà di questa somma per i lavori del piano di rigenerazione del centro storico, per il Campo Cagnazzi, per il cimitero comunale (temi su cui in questi anni abbiamo dato battaglia e quindi ci va benissimo che somme siano destinate a questi scopi), ma restava e resta ancora da capire che destinazione avranno circa 1.000.000-1.200.000 euro dell'avanzo 2013".
La clamorosa approvazione del rendiconto di gestione 2013 continua a far discutere la politica e soprattutto a scatenare le dure reazioni della minoranza. Il consigliere Enzo Colonna, tra i più intransigenti nell'opposizione all'amministrazione Stacca, ripercorre i punti salienti di un infuocato consiglio destinato ad avere strascichi polemici.
Colonna punta innanzitutto il dito contro la mossa della maggioranza che ha portato alla clamorosa conclusione dell'analisi degli emendamenti: "un abuso politico e giuridico – afferma il capogruppo di Aria Fresca - nulla può essere messo in votazione se non è all'ordine del giorno, proposte, atti ed emendamenti non possono essere dichiarati a maggioranza inammissibili, questo è lavoro degli organi tecnici del comune che invece avevano ammesso, un mese fa, gli emendamenti!".
"Con un'alzata di mano, a risicata maggioranza – continua Colonna - si sono annullati i diritti dei consiglieri comunali e delle minoranze. Uno schiaffo al buon senso e al senso politico delle cose. Un cazzotto alle regole. E dove c'è strage di regole, c'è strage di idee, di rapporti, di buona amministrazione, di buona politica".
Altro punto di forte dissidio tra maggioranza ed opposizione, le dimissioni di Donato Piglionica: "Le dimissioni, una volta presentate, sono immediatamente efficaci – argomenta Colonna - era evidente, a nostro parere e seguendo quanto dispone chiaramente la legge, che il consiglio andava sospeso e andava avviata la procedura di surroga del consigliere dimissionario così da ripristinare la integrità numerica del consiglio. Hanno comunque proceduto con il voto sul rendiconto in presenza di un consiglio menomato numericamente".
Colonna smentisce anche l'accusa di aver voluto i modificare le risultanze contabili del rendiconto 2013. "Falso! In realtà, i nostri emendamenti (peraltro già bocciati) e quelli degli altri gruppi di opposizione non modificavano i conti, i numeri, al contrario prendevano atto di quelle risultanze, quindi della presenza di un avanzo di amministrazione di circa due milioni e mezzo di euro, e si preoccupavano di integrare la proposta deliberativa con un indirizzo (perché questo è il compito della politica, fare scelte, fissare obiettivi!) all'amministrazione su come utilizzare questo avanzo".
"La nostra dichiarata preoccupazione – conclude Colonna - è quella di evitare che questo importante avanzo (magicamente venuto fuori dopo anni, nell'ultimo anno di amministrazione) venga dissolto in sprechi, elargizioni e spese inutili, di natura preelettorale, da parte dei Signori al potere. Peraltro, avevamo condiviso la esplicitata intenzione di destinare circa la metà di questa somma per i lavori del piano di rigenerazione del centro storico, per il Campo Cagnazzi, per il cimitero comunale (temi su cui in questi anni abbiamo dato battaglia e quindi ci va benissimo che somme siano destinate a questi scopi), ma restava e resta ancora da capire che destinazione avranno circa 1.000.000-1.200.000 euro dell'avanzo 2013".