Regolamento della Pubblicità, le proposte dei Cinque stelle
Respinti gli emendamenti gli attivisti annunciano la petizione popolare
lunedì 19 ottobre 2015
13.59
Dopo l'approvazione in consiglio comunale del Regolamento della pubblicità e delle pubbliche affissioni arrivano le bordate dei Cinque stelle.
Se da una parte il sindaco e la sua maggioranza ostentano soddisfazione e annunciano nuovi intrioiti per le casse comunali, ai grillini non è andata giù la bocciatura consecutiva di quattro emendamenti.
Quello della pubblicità "è un settore strategico e che farebbe girare un bel po' di soldi nelle casse comunali – scrivono dal movimento - se a gestirlo fosse il comune. Già, perchè, invece, questo servizio sarà esternalizzato per la gioia di chi lo gestirà. Le lamentate perdite economiche in materia di pubblicità vengono erroneamente attribuite alla gestione diretta del servizio. In realtà derivano dalla mancanza di un regolamento ed una pianificazione che ha caratterizzato gli ultimi anni".
Bocciata dunque la possibilità di gestire direttamente il servizio pubblicità, i Cinque stelle hanno provato a convincere l'assise della "necessità di regolamentare i contenuti della pubblicità richiamandoci ad un protocollo siglato dall'ANCI con l'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria con il quale si vogliono promuovere forme di pubblicità oneste, vere e corrette. Si trattava di aderire ad un codice di autodisciplina e vietare, per esempio, le pubblicità di giochi d'azzardo, sale slot e diavolerie di questo genere, ponendo un piccolo argine alla dilagante malattia del gioco; oppure vietare pubblicità lesive della dignità di uomini, donne e bambini, esaltazione della violenza".
Emendamenti puntualmente respinti dall'assise consiliare che tuttavia non hanno scoraggiato gli attivisti cinque stelle.
"Presenteremo al più presto – promettono - una proposta di delibera per aderire al Protocollo. Siamo pronti anche a ricorrere allo strumento della petizione popolare o proposta di delibera di iniziativa popolare per far arrivare direttamente in Comune la voce di quanti sono dalla nostra parte e vorrebbero un'amministrazione più illuminata".
Se da una parte il sindaco e la sua maggioranza ostentano soddisfazione e annunciano nuovi intrioiti per le casse comunali, ai grillini non è andata giù la bocciatura consecutiva di quattro emendamenti.
Quello della pubblicità "è un settore strategico e che farebbe girare un bel po' di soldi nelle casse comunali – scrivono dal movimento - se a gestirlo fosse il comune. Già, perchè, invece, questo servizio sarà esternalizzato per la gioia di chi lo gestirà. Le lamentate perdite economiche in materia di pubblicità vengono erroneamente attribuite alla gestione diretta del servizio. In realtà derivano dalla mancanza di un regolamento ed una pianificazione che ha caratterizzato gli ultimi anni".
Bocciata dunque la possibilità di gestire direttamente il servizio pubblicità, i Cinque stelle hanno provato a convincere l'assise della "necessità di regolamentare i contenuti della pubblicità richiamandoci ad un protocollo siglato dall'ANCI con l'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria con il quale si vogliono promuovere forme di pubblicità oneste, vere e corrette. Si trattava di aderire ad un codice di autodisciplina e vietare, per esempio, le pubblicità di giochi d'azzardo, sale slot e diavolerie di questo genere, ponendo un piccolo argine alla dilagante malattia del gioco; oppure vietare pubblicità lesive della dignità di uomini, donne e bambini, esaltazione della violenza".
Emendamenti puntualmente respinti dall'assise consiliare che tuttavia non hanno scoraggiato gli attivisti cinque stelle.
"Presenteremo al più presto – promettono - una proposta di delibera per aderire al Protocollo. Siamo pronti anche a ricorrere allo strumento della petizione popolare o proposta di delibera di iniziativa popolare per far arrivare direttamente in Comune la voce di quanti sono dalla nostra parte e vorrebbero un'amministrazione più illuminata".