Regione Puglia e programma Welfare to Work
Interventi volti a tutelare l'occupazione. Elena Gentile: "592 i lavoratori ammessi all'assunzione"
lunedì 18 ottobre 2010
11.03
Considerata la necessità di intervenire con misure di carattere integrato, in grado di incidere sul mercato del lavoro e di mettere in campo interventi volti a tutelare l'occupazione, con particolare attenzione ai soggetti più deboli, maggiormente esposti alle ricadute della crisi, la Regione Puglia con l'assistenza tecnica di Italia Lavoro, ha sviluppato il progetto esecutivo del programma Welfare to Work per le politiche di re-impiego, in cui sono individuate le caratteristiche dell'intervento che saranno realizzate sul territorio regionale.
Ma che cos'è il "Welfare to Work"? Per rispondere adeguatamente ai problemi occupazionali acuiti dalla crisi economica, il Ministero del Lavoro, e in particolare la Direzione generale ammortizzatori sociali e incentivi all'occupazione, ha deciso di attivare un'azione complessa e articolata di politica nazionale in grado di integrare e valorizzare tutte le misure anticrisi e di creare una sinergia tra gli attori che a livello territoriale e nazionale intervengono nel mondo del lavoro. Si tratta di un piano di intervento nazionale - Azione di Sistema Welfare to Work per le politiche di reimpiego – di durata triennale (2009/2011) attuato con l'assistenza tecnica di Italia Lavoro.
"In un momento in cui assistiamo alla decimazione dei posti di lavoro da parte di molte imprese – ha dichiarato l'assessore regionale al Welfare Elena Gentile lo scorso martedì – è con orgoglio che socializziamo i primi risultati di questo intervento per l'occupazione che attiva e rafforza le politiche del lavoro favorendo l'integrazione fra attori istituzionali e mobilitando risorse a livello nazionale e locale". La prima misura, finanziata con una dotazione complessiva di 12 milioni di euro, ha riguardato il "Reimpiego" dei lavoratori pugliesi espulsi dal mercato. Su 256 domande pervenute sono state 220 le aziende ammesse per un totale di 592 lavoratori ammessi all'assunzione. Per ciò che attiene la seconda misura, relativa all' "autoimpiego", sono state presentate 377 istanze e rese ammissibili 272 determinando circa 450 unità lavorative.
La Regione Puglia inoltre, il 4 giugno 2009, ha sottoscritto con le parti sociali un accordo nel quale sono previsti interventi a favore dei lavoratori/lavoratrici in somministrazione in utilizzo presso aziende ubicate sul territorio regionale della Puglia che siano interessate da cigo, cigs per crisi, cigs per ristrutturazione, cigs in deroga e contratti di solidarietà. La Regione destina ai lavoratori/lavoratrici sopra citati, risorse pari a 5,2 milioni di euro da utilizzarsi per l'espletamento di attività di formazione professionalizzante. Al fine di far fronte alla crisi economico-occupazionale e sostenere le politiche di sviluppo e di supporto alla buona occupazione, le parti, con questo accordo, hanno espresso la possibilità di incrementare l'occupabilità con l'attivazione di misure di welfare to work anche nei confronti di target più esposti.
Ma che cos'è il "Welfare to Work"? Per rispondere adeguatamente ai problemi occupazionali acuiti dalla crisi economica, il Ministero del Lavoro, e in particolare la Direzione generale ammortizzatori sociali e incentivi all'occupazione, ha deciso di attivare un'azione complessa e articolata di politica nazionale in grado di integrare e valorizzare tutte le misure anticrisi e di creare una sinergia tra gli attori che a livello territoriale e nazionale intervengono nel mondo del lavoro. Si tratta di un piano di intervento nazionale - Azione di Sistema Welfare to Work per le politiche di reimpiego – di durata triennale (2009/2011) attuato con l'assistenza tecnica di Italia Lavoro.
"In un momento in cui assistiamo alla decimazione dei posti di lavoro da parte di molte imprese – ha dichiarato l'assessore regionale al Welfare Elena Gentile lo scorso martedì – è con orgoglio che socializziamo i primi risultati di questo intervento per l'occupazione che attiva e rafforza le politiche del lavoro favorendo l'integrazione fra attori istituzionali e mobilitando risorse a livello nazionale e locale". La prima misura, finanziata con una dotazione complessiva di 12 milioni di euro, ha riguardato il "Reimpiego" dei lavoratori pugliesi espulsi dal mercato. Su 256 domande pervenute sono state 220 le aziende ammesse per un totale di 592 lavoratori ammessi all'assunzione. Per ciò che attiene la seconda misura, relativa all' "autoimpiego", sono state presentate 377 istanze e rese ammissibili 272 determinando circa 450 unità lavorative.
La Regione Puglia inoltre, il 4 giugno 2009, ha sottoscritto con le parti sociali un accordo nel quale sono previsti interventi a favore dei lavoratori/lavoratrici in somministrazione in utilizzo presso aziende ubicate sul territorio regionale della Puglia che siano interessate da cigo, cigs per crisi, cigs per ristrutturazione, cigs in deroga e contratti di solidarietà. La Regione destina ai lavoratori/lavoratrici sopra citati, risorse pari a 5,2 milioni di euro da utilizzarsi per l'espletamento di attività di formazione professionalizzante. Al fine di far fronte alla crisi economico-occupazionale e sostenere le politiche di sviluppo e di supporto alla buona occupazione, le parti, con questo accordo, hanno espresso la possibilità di incrementare l'occupabilità con l'attivazione di misure di welfare to work anche nei confronti di target più esposti.