Regione, approvata la nuova legge elettorale
Soglia di coalizione fissata all'8%. Bocciata la doppia preferenza di genere
venerdì 27 febbraio 2015
9.23
La Regione Puglia ha finalmente la sua nuova legge elettorale.
Con 48 voti a favore e 10 contro il Consiglio regionale ha infatti approvato a maggioranza la proposta di legge, dopo due giorni di sedute fiume.
L'Assemblea (con il voto contrario di Sel, Puglia per Vendola e Idv) ha fissato all'8% la soglia per accedere alla ripartizione dei seggi per le coalizioni e per le liste che si presentano da sole, mentre la soglia per le singole liste all'interno delle coalizioni è invece del 4%. E' stato definito,inoltre, anche un premio di maggioranza modulato sulla base delle percentuali di voti raggiunte dalla coalizione vincente: nel caso superi il 40%, la maggioranza otterrà 29 consiglieri, tra il 35 e il 40% i seggi saranno 28, mentre se inferiore al 35% saranno 27.
Sancita infine, all'unanimità, la riduzione del numero dei consiglieri da 70 a 50 (più il presidente eletto) adeguando le norme ai rilievi della Corte Costituzionale.
Bocciati invece gli articoli che miravano ad introdurre la doppia preferenza per garantire la parità di genere, una scelta che ha fatto indignare il governatore Nichi Vendola, che prima dell'approvazione definitiva della legge ha abbandonato l'aula definendo la norma un "mostro giuridico", e il segretario regionale Pd Emiliano, che annuncia di voler votare subito una nuova legge nel caso venisse eletto presidente. Soddisfatto invece il centrodestra che si è visto approvare, con oltre una dozzina di voti del centrosinistra, la pregiudiziale che ha decretato la inammissibilità degli articoli sulla parità di genere.
Con 48 voti a favore e 10 contro il Consiglio regionale ha infatti approvato a maggioranza la proposta di legge, dopo due giorni di sedute fiume.
L'Assemblea (con il voto contrario di Sel, Puglia per Vendola e Idv) ha fissato all'8% la soglia per accedere alla ripartizione dei seggi per le coalizioni e per le liste che si presentano da sole, mentre la soglia per le singole liste all'interno delle coalizioni è invece del 4%. E' stato definito,inoltre, anche un premio di maggioranza modulato sulla base delle percentuali di voti raggiunte dalla coalizione vincente: nel caso superi il 40%, la maggioranza otterrà 29 consiglieri, tra il 35 e il 40% i seggi saranno 28, mentre se inferiore al 35% saranno 27.
Sancita infine, all'unanimità, la riduzione del numero dei consiglieri da 70 a 50 (più il presidente eletto) adeguando le norme ai rilievi della Corte Costituzionale.
Bocciati invece gli articoli che miravano ad introdurre la doppia preferenza per garantire la parità di genere, una scelta che ha fatto indignare il governatore Nichi Vendola, che prima dell'approvazione definitiva della legge ha abbandonato l'aula definendo la norma un "mostro giuridico", e il segretario regionale Pd Emiliano, che annuncia di voler votare subito una nuova legge nel caso venisse eletto presidente. Soddisfatto invece il centrodestra che si è visto approvare, con oltre una dozzina di voti del centrosinistra, la pregiudiziale che ha decretato la inammissibilità degli articoli sulla parità di genere.