Referendum abrogativi 2011, vademecum per "votare informati"

Previsto per domani Consiglio comunale sull'Acqua Bene Comune. Tutte i dettagli necessari per recarsi alle urne

mercoledì 8 giugno 2011
A cura di Anna Maria Colonna
Il 12 ed il 13 giugno i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi su quattro importanti quesiti referendari. Il referendum abrogativo risulta valido se si recheranno a votare il 50% più uno degli aventi diritto al voto. L'elettore potrà votare per tutti, per uno o per alcuni quesiti referendari.

I quattro quesiti referendari

Il primo quesito (scheda di colore rosso), Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione, prevede l'abrogazione di norme che attualmente consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici locali ad operatori privati. Si tratta dell'art. 23-bis del decreto legge 112/2008, convertito con legge n. 134/2008 e successive modifiche, relativo alla riforma sui servizi pubblici locali.

Il secondo quesito (scheda di colore giallo), Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma, propone l'abrogazione delle norme che stabiliscono la determinazione della tariffa per l'erogazione dell'acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione del capitale investito dal gestore. Si tratta del comma 1 dell'art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, limitatamente alla parte dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito.

Il terzo quesito (scheda di colore grigio), Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare. Abrogazione parziale di norma, è stato riformulato dall'Ufficio centrale per il referendum presso la Corte di Cassazione con ordinanza del 1° giugno 2011. Con sentenza n. 174 del 7 giugno 2011, la Corte Costituzionale ne ha dichiarato l'ammissibilità al referendum abrogativo. Propone l'abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione, nel territorio nazionale, di energia elettrica nucleare. Si tratta dei commi 1 e 8 dell'articolo 5 del d.l. 31/03/2011 n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n. 75, riguardante la possibilità di produrre energia nucleare in Italia.

Il quarto quesito (scheda di colore verde), Abrogazione della legge 7 aprile 2010 n. 51 in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, propone l'abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale. Si tratta della legge 51/2010 che consente al Presidente del Consiglio e ai Ministri di non comparire in udienza penale in caso di legittimo impedimento. Nel diritto processuale penale italiano, il legittimo impedimento è l'istituto che permette all'imputato, in alcuni casi, di giustificare la propria assenza in aula.

Come votare
Chi vota esprime la volontà di abrogare, ovvero di abolire, le norme oggetto del quesito. Chi vota No esprime la volontà di mantenerle in vigore.

Dove e quando votare
Bisogna presentarsi, muniti di tessera elettorale e di un documento di identità, presso il seggio indicato sulla stessa tessera elettorale. Chi avesse smarrito la tessera elettorale o non l'avesse ancora ricevuta, può richiederla all'Ufficio elettorale del Comune di Altamura da martedì 7 giugno a sabato 11, dalle ore 9 alle ore 19, oppure nei giorni della votazione (domenica 12 giugno e lunedì 13 giugno) per tutta la durata delle operazioni di voto. I seggi resteranno aperti dalle ore 8.00 alle ore 22.00 di domenica 12 giugno e dalle ore 7.00 alle ore 15.00 di lunedì 13 giugno.

Intanto la Conferenza dei Capigruppo ha deciso di convocare, per domani 9 giugno, alle ore 18.00, presso la Sala Consiliare del Palazzo di Città, una seduta aperta monotematica del Consiglio comunale sul tema "richiami statutari al principio dell'acqua come bene comune e come diritto inalienabile dell'uomo". Potranno prendervi parte i rappresentati di istituzioni, associazioni e l'intera cittadinanza. A febbraio 2010 il Consiglio comunale votò all'unanimità dei presenti un provvedimento di integrazione e modifica dello Statuto del Comune di Altamura in cui si sottolinea che «l'acqua è un bene comune, diritto inalienabile di ogni essere vivente». Dunque il servizio idrico «non può che essere privo di rilevanza economica e deve essere esercitato salvaguardando l'accesso di tutti all'acqua». A promuovere l'iniziativa - una delle tante - furono MeetUp il Grillaio ed il Comitato Pugliese Acqua Bene Comune con una lunga raccolta firme.