Rampa per disabili dinanzi la Cattedrale, monta la polemica
La soluzione provvisoria per il giubileo non piace ai cittadini ma resta il problema dell’accessibilità
venerdì 4 marzo 2016
10.52
Una rampa in ferro posta lateralmente alla scalinata principale di accesso alla cattedrale ha acceso gli animi dei cittadini altamurani.
E' bastata una fotografia postata sul social da Michele Disabato, firmatario insieme alla Cooperativa Vita e al Comune di un protocollo per l'abbattimento delle barriere architettoniche, per scatenare una pioggia di critiche.
Qualcuno ringrazia per essersi già sposato, così almeno le foto belle sul sagrato sono in cassaforte, altri propongono la realizzazione di una rampa in muratura o in legno perché "quella è proprio brutta".
I più criticano l'iniziativa: "Ma sappiamo solo fare scempiaggini. Il sagrato deve rimanere così come è perché l'ingresso disabili è sul retro" sentenzia Maria a cui fa eco Mario "Infatti c'è già un ingresso disabili. Questo obbrobrio va rimosso subito".
"Già Altamura é conosciuta grazie alla vicina Matera. Abbiamo una cattedrale di valore architettonico inestimabile con capolavori all'interno da far conoscere ma non sappiamo dar valore alla nostra arte" denuncia Rossella.
E mentre un coro di cittadini chiede l'immediata rimozione della rampa "perché, con tutto il rispetto per i disabili, ma possono entrare dalla porta laterale" inevitabile è la reazione delle associazioni dei disabili: "Siamo alle solite, si preferisce il bello piuttosto che l'accessibilità" risponde piccato Urbano Lazzari rappresentante del Comitato per l'abbattimento delle barriere che aggiunge "tutti quelli che parlano non sanno cosa si prova a stare seduto su di una carrozzina soprattutto quando quella non può entrare. Vorrei che questa gente provasse, poi può parlare di bellezza".
Dello stesso avviso anche i genitori dei ragazzi disabili che per ora apprezzano l'intervento provvisorio nella speranza di trovare preso soluzioni meno invasive: "A tutti quelli che sono fortunati a camminare con le proprie gambe consigliamo l'ingresso laterale così non vedranno l'orrenda pedana. Tanto è uguale l'ingresso anche per loro".
A fare chiarezza sulla vicenda ci pensa don Nunzio Falcicchio responsabile della comunicazione della Diocesi spiegando che l'iniziativa è stata adottata in vista dell'apertura della porta santa nell'anno giubilare: "La Porta Santa non è laterale ma centrale e per qualche mese un diversamente abile avrà pure il priscio di entrare dal centro come tutti. O loro sono relegati ad entrare sempre dal lato?".
A difendere i diritti dei disabili anche il vice presidente del consiglio Antonio Petrara: "Mi fa specie leggere commenti di gente che si Indigna a vedere li quella rampa, e non si è mai indignata del fatto che i disabili non hanno accesso a molti siti della città".
Riesplode dunque la necessità di rendere Altamura una città accessibile a tutti, compresi i turisti con disabilità, dando piena esecuzione, magari, al Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba) depositato in Comune la scorsa estate e a quanto pare dimenticato in qualche cassetto.
E' bastata una fotografia postata sul social da Michele Disabato, firmatario insieme alla Cooperativa Vita e al Comune di un protocollo per l'abbattimento delle barriere architettoniche, per scatenare una pioggia di critiche.
Qualcuno ringrazia per essersi già sposato, così almeno le foto belle sul sagrato sono in cassaforte, altri propongono la realizzazione di una rampa in muratura o in legno perché "quella è proprio brutta".
I più criticano l'iniziativa: "Ma sappiamo solo fare scempiaggini. Il sagrato deve rimanere così come è perché l'ingresso disabili è sul retro" sentenzia Maria a cui fa eco Mario "Infatti c'è già un ingresso disabili. Questo obbrobrio va rimosso subito".
"Già Altamura é conosciuta grazie alla vicina Matera. Abbiamo una cattedrale di valore architettonico inestimabile con capolavori all'interno da far conoscere ma non sappiamo dar valore alla nostra arte" denuncia Rossella.
E mentre un coro di cittadini chiede l'immediata rimozione della rampa "perché, con tutto il rispetto per i disabili, ma possono entrare dalla porta laterale" inevitabile è la reazione delle associazioni dei disabili: "Siamo alle solite, si preferisce il bello piuttosto che l'accessibilità" risponde piccato Urbano Lazzari rappresentante del Comitato per l'abbattimento delle barriere che aggiunge "tutti quelli che parlano non sanno cosa si prova a stare seduto su di una carrozzina soprattutto quando quella non può entrare. Vorrei che questa gente provasse, poi può parlare di bellezza".
Dello stesso avviso anche i genitori dei ragazzi disabili che per ora apprezzano l'intervento provvisorio nella speranza di trovare preso soluzioni meno invasive: "A tutti quelli che sono fortunati a camminare con le proprie gambe consigliamo l'ingresso laterale così non vedranno l'orrenda pedana. Tanto è uguale l'ingresso anche per loro".
A fare chiarezza sulla vicenda ci pensa don Nunzio Falcicchio responsabile della comunicazione della Diocesi spiegando che l'iniziativa è stata adottata in vista dell'apertura della porta santa nell'anno giubilare: "La Porta Santa non è laterale ma centrale e per qualche mese un diversamente abile avrà pure il priscio di entrare dal centro come tutti. O loro sono relegati ad entrare sempre dal lato?".
A difendere i diritti dei disabili anche il vice presidente del consiglio Antonio Petrara: "Mi fa specie leggere commenti di gente che si Indigna a vedere li quella rampa, e non si è mai indignata del fatto che i disabili non hanno accesso a molti siti della città".
Riesplode dunque la necessità di rendere Altamura una città accessibile a tutti, compresi i turisti con disabilità, dando piena esecuzione, magari, al Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche (Peba) depositato in Comune la scorsa estate e a quanto pare dimenticato in qualche cassetto.