Questione rifiuti, si pronunciano il Tar e il Consiglio di Stato
Respinti i ricorsi proposti dalla Tra.De.Co. Intanto, nuove regole dalla Regione Puglia
lunedì 17 settembre 2012
11.22
Il Tar e il Consiglio di Stato hanno respinto i ricorsi in fase cautelare proposti dalla ditta Tra.De.Co. di Altamura sulla "gara-ponte" per la gestione dei rifiuti solidi urbani. La controversia lunghissima tra l'impresa e il Comune fissa l'appuntamento decisivo in un'udienza prevista a marzo 2013.
Per l'azienda al vaglio andrebbero messi gli importi stabiliti a base d'asta dal Comune nell'appalto provvisorio. E il Tar, in risposta, respingendo in parte il ricorso, ha nominato con un'ordinanza un consulente tecnico d'ufficio, il direttore generale del Ministero dell'Ambiente del settore rifiuti, che avrà il compito di verificare la congruità dei prezzi. Sono 120 i giorni di tempo assegnati dal Tar al C.T.U..
Per il Comune fondamentale è il risparmio. Ed è stata proprio la "gara ponte" con i suoi costi proposti, indetta a febbraio in attesa della gara di 9 anni, l'oggetto di contesa tra l'Ente e la società di gestione dei rifiuti. Il danno lamentato dalla Tra.De.Co. sarebbe di 1,6 milioni di euro. Accettare per l'impresa significherebbe pregiudicare l'esito di una futura gara d'appalto.
Intanto, la Regione Puglia ha dettato nuove regole a proposito di rifiuti, togliendo autonomia ai comuni. Le competenze sono ora affidate agli Aro (Ambiti di raccolta ottimale). Bloccate tutte le nuove procedure di gara per l'affidamento dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto indette dalle diverse amministrazioni. E quindi, per Altamura, come sottolinea in una nota Aria Fresca, "i costi sinora sostenuti per la predisposizione degli atti preliminari alla gara (ad esempio, per l'incarico affidato ad una società di consulenza torinese) sono stati effettuati invano".
Il tema è stato nuovamente sollevato dal Movimento, vista la morsa di immobilismo amministrativo a cui la città è ancora sottoposta. La perimetrazione degli Aro è affidata al lavoro in sinergia tra i comuni. Nello specifico, Altamura è affiancata alle città di Gravina, Santeramo, Cassano, Toritto, Grumo, Poggiorsini. Le conseguenze per la nostra città sono "pesantissime", afferma il consigliere Enzo Colonna.
"Tutto questo – dichiara - determinerà che, sino a quando l'ambito di raccolta ottimale (ARO) non sarà operativo e in grado di definire modalità e forme di gestione dei servizi dei comuni coinvolti, dovrà proseguire l'attuale gestione dei servizio con gli attuali mezzi (vecchi di oltre dieci anni ormai), con gli attuali risultati di raccolta differenziata (un misero 13% nei primi cinque mesi del 2012), con le penalità connesse a questo dato modesto (ecotassa regionale nella misura massima), con gli attuali costi stratosferici per trasporto e trattamento dei rifiuti (salvo che nel 2013 il Tar Puglia non dia ragione al Comune nel contenzioso avviato dalla Tradeco)".
Per l'azienda al vaglio andrebbero messi gli importi stabiliti a base d'asta dal Comune nell'appalto provvisorio. E il Tar, in risposta, respingendo in parte il ricorso, ha nominato con un'ordinanza un consulente tecnico d'ufficio, il direttore generale del Ministero dell'Ambiente del settore rifiuti, che avrà il compito di verificare la congruità dei prezzi. Sono 120 i giorni di tempo assegnati dal Tar al C.T.U..
Per il Comune fondamentale è il risparmio. Ed è stata proprio la "gara ponte" con i suoi costi proposti, indetta a febbraio in attesa della gara di 9 anni, l'oggetto di contesa tra l'Ente e la società di gestione dei rifiuti. Il danno lamentato dalla Tra.De.Co. sarebbe di 1,6 milioni di euro. Accettare per l'impresa significherebbe pregiudicare l'esito di una futura gara d'appalto.
Intanto, la Regione Puglia ha dettato nuove regole a proposito di rifiuti, togliendo autonomia ai comuni. Le competenze sono ora affidate agli Aro (Ambiti di raccolta ottimale). Bloccate tutte le nuove procedure di gara per l'affidamento dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto indette dalle diverse amministrazioni. E quindi, per Altamura, come sottolinea in una nota Aria Fresca, "i costi sinora sostenuti per la predisposizione degli atti preliminari alla gara (ad esempio, per l'incarico affidato ad una società di consulenza torinese) sono stati effettuati invano".
Il tema è stato nuovamente sollevato dal Movimento, vista la morsa di immobilismo amministrativo a cui la città è ancora sottoposta. La perimetrazione degli Aro è affidata al lavoro in sinergia tra i comuni. Nello specifico, Altamura è affiancata alle città di Gravina, Santeramo, Cassano, Toritto, Grumo, Poggiorsini. Le conseguenze per la nostra città sono "pesantissime", afferma il consigliere Enzo Colonna.
"Tutto questo – dichiara - determinerà che, sino a quando l'ambito di raccolta ottimale (ARO) non sarà operativo e in grado di definire modalità e forme di gestione dei servizi dei comuni coinvolti, dovrà proseguire l'attuale gestione dei servizio con gli attuali mezzi (vecchi di oltre dieci anni ormai), con gli attuali risultati di raccolta differenziata (un misero 13% nei primi cinque mesi del 2012), con le penalità connesse a questo dato modesto (ecotassa regionale nella misura massima), con gli attuali costi stratosferici per trasporto e trattamento dei rifiuti (salvo che nel 2013 il Tar Puglia non dia ragione al Comune nel contenzioso avviato dalla Tradeco)".