Puglia: rating negativo, ma debito in diminuzione
È quanto emerge dall'analisi della agenzia Moody's. L'esposizione debitoria è "moderata rispetto alle altre regioni italiane"
lunedì 28 novembre 2011
10.38
Le prospettive negative sul rating della Regione Puglia sono ''una diretta conseguenza'' di quelle per l'Italia, ma ''la perfomance di bilancio della Regione evidenzia margini correnti tradizionalmente ridotti e ampi avanzi di parte capitale, sostenuti dai trasferimenti statali e comunitari per investimenti, che hanno determinato negli anni un basso fabbisogno finanziario e di conseguenza una significativa riduzione del debito''. Lo scrive l'agenzia di rating Moody's nell'aggiornamento analitico annuale sui conti della Regione Puglia.
A garantire i benefici strutturali in termini di tenuta del bilancio, l'adesione al piano di rientro per la Sanità che, concordato nel 2010 con il governo, assicura «una razionalizzazione del comparto sanitario regionale» e «una progressiva riduzione del disavanzo». Si tratta di una riduzione pari all'1% delle entrate entro il 2012.
La riduzione del debito diretto e indiretto, secondo l'analisi della Moody's, si registra dal 2004. L'esposizione debitoria è considerata dalla stessa agenzia "moderata rispetto alle altre regioni italiane". Secondo l'analisi, non ci sono rilevanti esposizioni fuori bilancio da parte della Regione, fatta eccezione per il debito finanziario della società Acquedotto Pugliese che a fine 2010 era pari all'11% delle entrate regionali.
A garantire i benefici strutturali in termini di tenuta del bilancio, l'adesione al piano di rientro per la Sanità che, concordato nel 2010 con il governo, assicura «una razionalizzazione del comparto sanitario regionale» e «una progressiva riduzione del disavanzo». Si tratta di una riduzione pari all'1% delle entrate entro il 2012.
La riduzione del debito diretto e indiretto, secondo l'analisi della Moody's, si registra dal 2004. L'esposizione debitoria è considerata dalla stessa agenzia "moderata rispetto alle altre regioni italiane". Secondo l'analisi, non ci sono rilevanti esposizioni fuori bilancio da parte della Regione, fatta eccezione per il debito finanziario della società Acquedotto Pugliese che a fine 2010 era pari all'11% delle entrate regionali.