PSZ, Valente e D’Ambrosio replicano a Stacca: “Polemiche da ombrellone”
"Altamura? In ritardo sui pagamenti per i servizi"
martedì 19 agosto 2014
17.50
"Una polemica estiva, che sorprende ed amareggia perché all'unità ed alla sensibilità istituzionale sembra privilegiarsi altro".
Dura la replica di Alesio Valente, sindaco di Gravina, e di Michele D'Ambrosio, primo cittadino di Santeramo al collega altamurano Mario Stacca che in una dichiarazione esclusiva ad Altamuralife aveva accusato i Comuni di Gravina e Santeramo di non ottemperare alle richieste loro rivolte dal Comune capofila del Piano sociale di zona in relazione al personale da destinare allo svolgimento di compiti e mansioni dell'Ufficio del Piano.
"Il Comune gravinese –è la risposta di Valente– ha da tempo provveduto alla segnalazione del nominativo di un proprio dipendente. Tuttavia, preso atto dell'incompatibilità del medesimo, alla luce del mandato assessorile da questi ricoperto proprio all'interno della giunta comunale di Altamura, si è segnalata ai vertici dirigenziali del Piano sociale di zona l'impossibilità di procedere ad altre, diverse indicazioni". Una situazione di cronica carenza di personale, secondo il sindaco di Gravina, "praticamente indotta da una pianta organica municipale già all'osso e con molti vuoti, oltre che dal divieto di procedere ad assunzioni, stanti gli stretti vincoli in proposito imposti dalla legislazione nazionale". Una situazione, secondo Valente, ben nota al comune di Altamura, in qualità di capofila: "Ecco perché – è l'affondo del primo cittadino gravinese - appare surreale e fuori luogo una diatriba, che tra l'altro si presta a facili strumentalizzazioni di carattere campanilistico, su questioni già assodate".
La conclusione di Valente però sembra una mano tesa verso il comune vicino ed esprime la volontà di andare oltre le polemiche: "Di unità, non di antiche e nuove lacerazioni, la Murgia e la sua gente hanno bisogno. Ribadisco la volontà dell'amministrazione comunale da me guidata di fare sempre più e meglio in questa direzione, nello specifico con riferimento al Piano sociale di zona". Una conclusione distensiva che si unisce a una proposta di soluzione del problema: "Al riguardo – dichiara Valente - già nelle prossime ore dal Municipio gravinese sarà formalizzata la richiesta di valutazione di attivazione delle misure previste dalla convenzione con riferimento all'Ufficio del Piano, in relazione alla facoltà di ricorso a professionalità esterne, attraverso fondi peraltro già disponibili, in caso di impossibilità degli enti coinvolti a provvedere in tal senso".
"Costruire insieme, non dividere – conclude Valente - deve essere l'obiettivo da perseguire, specie da parte dei sindaci del territorio. A questa regola, almeno per quanto mi riguarda, non intendo derogare".
Ma insieme a quella di Valente arriva a stretto giro di posta la replica del primo cittadino di Santeramo, Michele D'Ambrosio: "Rimango abbastanza sorpreso dalla dichiarazione, del collega sindaco di Altamura, che pure ha sempre avuto con me rapporti di correttezza personali, istituzionali e politici", è la replica di D'Ambrosio, che spiega come il proprio ente, pur in forte carenza di personale, ha sempre garantito il servizio di un proprio dipendente presso l'Ufficio di Piano ad Altamura. "La dott.ssa Macella infatti nostra ex dipendente – scrive il sindaco santermano - oggi traferita per mobilità, ha prestato la sua attività lavorativa presso l'ufficio di Piano dei dell'Ambito territoriale fino inizio di quest'anno".
Una situazione, quella di Santeramo, che anche il sindaco della città del colle addebita all'esito negativo delle procedure avviate per spostare dipendenti da destinare al lavoro del PSZ: "Dopo il trasferimento della dott.ssa Macella, venendo meno un importante apporto di una unità lavorativa, il Coordinamento Istituzionale ha dato indirizzo di procedere ad un bando di mobilità interna tra dipendenti dei quattro Comuni. Purtroppo la procedura non ha dato l'esito sperato. Quindi per assicurare il servizio il nostro Comune ha più volte chiesto mio tramite al dott. Faustino, già dirigente dell'Ufficio di Piano, di richiedere alla nostra Amministrazione in modo formale e con specifica di spesa di contribuire economicamente per la parte di propria spettanza alla assunzione di una professionalità da distaccare al settore. Siamo sempre pronti a fare la nostra parte".
Ma D'Ambrosio non si limita a difendersi: attacca a sua volta, puntando il dito contro le presunte inefficienze del comune di Altamura: "Però vorrei ricordare - scrive nella nota - per essere ancora più preciso e per ribadire che ci siamo sempre fatti carico del nostro dovere a contribuire alla funzionalità dell'Ufficio di Piano, che spesso senza il nostro apporto si sarebbero determinati gravi disservizi ai Cittadini. Ricordo per esempio la diffida ricevuta, da parte della Regione Puglia, dal Comune di Altamura, in qualità di Capofila dell'Ambito, per i gravi ritardi nella liquidazione degli assegni di Cura e degli assegni per l'Assistenza Indiretta Personalizzata per persone diversabili."
Una vicenda dove sarebbe Santeramo a pagare i ritardi altamurani, e non viceversa: "Ebbene il nostro comune - conclude D'Ambrosio - aveva concluso e consegnato l 'istruttoria delle istanze mesi e mesi prima che il Comune di Altamura si decidesse a fare la liquidazione agli aventi diritto. La liquidazione avvenne infine grazie al lavoro prestato dalla nostra dipendente! Ma questo non è un merito è nella normale dinamica di gestioni associate di Comuni dove ciascuno deve fare il proprio lavoro senza puntare il dito sugli altri per colpe inesistenti!".
Dura la replica di Alesio Valente, sindaco di Gravina, e di Michele D'Ambrosio, primo cittadino di Santeramo al collega altamurano Mario Stacca che in una dichiarazione esclusiva ad Altamuralife aveva accusato i Comuni di Gravina e Santeramo di non ottemperare alle richieste loro rivolte dal Comune capofila del Piano sociale di zona in relazione al personale da destinare allo svolgimento di compiti e mansioni dell'Ufficio del Piano.
"Il Comune gravinese –è la risposta di Valente– ha da tempo provveduto alla segnalazione del nominativo di un proprio dipendente. Tuttavia, preso atto dell'incompatibilità del medesimo, alla luce del mandato assessorile da questi ricoperto proprio all'interno della giunta comunale di Altamura, si è segnalata ai vertici dirigenziali del Piano sociale di zona l'impossibilità di procedere ad altre, diverse indicazioni". Una situazione di cronica carenza di personale, secondo il sindaco di Gravina, "praticamente indotta da una pianta organica municipale già all'osso e con molti vuoti, oltre che dal divieto di procedere ad assunzioni, stanti gli stretti vincoli in proposito imposti dalla legislazione nazionale". Una situazione, secondo Valente, ben nota al comune di Altamura, in qualità di capofila: "Ecco perché – è l'affondo del primo cittadino gravinese - appare surreale e fuori luogo una diatriba, che tra l'altro si presta a facili strumentalizzazioni di carattere campanilistico, su questioni già assodate".
La conclusione di Valente però sembra una mano tesa verso il comune vicino ed esprime la volontà di andare oltre le polemiche: "Di unità, non di antiche e nuove lacerazioni, la Murgia e la sua gente hanno bisogno. Ribadisco la volontà dell'amministrazione comunale da me guidata di fare sempre più e meglio in questa direzione, nello specifico con riferimento al Piano sociale di zona". Una conclusione distensiva che si unisce a una proposta di soluzione del problema: "Al riguardo – dichiara Valente - già nelle prossime ore dal Municipio gravinese sarà formalizzata la richiesta di valutazione di attivazione delle misure previste dalla convenzione con riferimento all'Ufficio del Piano, in relazione alla facoltà di ricorso a professionalità esterne, attraverso fondi peraltro già disponibili, in caso di impossibilità degli enti coinvolti a provvedere in tal senso".
"Costruire insieme, non dividere – conclude Valente - deve essere l'obiettivo da perseguire, specie da parte dei sindaci del territorio. A questa regola, almeno per quanto mi riguarda, non intendo derogare".
Ma insieme a quella di Valente arriva a stretto giro di posta la replica del primo cittadino di Santeramo, Michele D'Ambrosio: "Rimango abbastanza sorpreso dalla dichiarazione, del collega sindaco di Altamura, che pure ha sempre avuto con me rapporti di correttezza personali, istituzionali e politici", è la replica di D'Ambrosio, che spiega come il proprio ente, pur in forte carenza di personale, ha sempre garantito il servizio di un proprio dipendente presso l'Ufficio di Piano ad Altamura. "La dott.ssa Macella infatti nostra ex dipendente – scrive il sindaco santermano - oggi traferita per mobilità, ha prestato la sua attività lavorativa presso l'ufficio di Piano dei dell'Ambito territoriale fino inizio di quest'anno".
Una situazione, quella di Santeramo, che anche il sindaco della città del colle addebita all'esito negativo delle procedure avviate per spostare dipendenti da destinare al lavoro del PSZ: "Dopo il trasferimento della dott.ssa Macella, venendo meno un importante apporto di una unità lavorativa, il Coordinamento Istituzionale ha dato indirizzo di procedere ad un bando di mobilità interna tra dipendenti dei quattro Comuni. Purtroppo la procedura non ha dato l'esito sperato. Quindi per assicurare il servizio il nostro Comune ha più volte chiesto mio tramite al dott. Faustino, già dirigente dell'Ufficio di Piano, di richiedere alla nostra Amministrazione in modo formale e con specifica di spesa di contribuire economicamente per la parte di propria spettanza alla assunzione di una professionalità da distaccare al settore. Siamo sempre pronti a fare la nostra parte".
Ma D'Ambrosio non si limita a difendersi: attacca a sua volta, puntando il dito contro le presunte inefficienze del comune di Altamura: "Però vorrei ricordare - scrive nella nota - per essere ancora più preciso e per ribadire che ci siamo sempre fatti carico del nostro dovere a contribuire alla funzionalità dell'Ufficio di Piano, che spesso senza il nostro apporto si sarebbero determinati gravi disservizi ai Cittadini. Ricordo per esempio la diffida ricevuta, da parte della Regione Puglia, dal Comune di Altamura, in qualità di Capofila dell'Ambito, per i gravi ritardi nella liquidazione degli assegni di Cura e degli assegni per l'Assistenza Indiretta Personalizzata per persone diversabili."
Una vicenda dove sarebbe Santeramo a pagare i ritardi altamurani, e non viceversa: "Ebbene il nostro comune - conclude D'Ambrosio - aveva concluso e consegnato l 'istruttoria delle istanze mesi e mesi prima che il Comune di Altamura si decidesse a fare la liquidazione agli aventi diritto. La liquidazione avvenne infine grazie al lavoro prestato dalla nostra dipendente! Ma questo non è un merito è nella normale dinamica di gestioni associate di Comuni dove ciascuno deve fare il proprio lavoro senza puntare il dito sugli altri per colpe inesistenti!".