Proroga Pptr, uffici urbanistici al collasso
Intanto cambiano le regole per i progetti di riqualificazione urbanistica delle periferie
sabato 16 aprile 2016
La situazione negli Uffici Urbanistici dei Comuni pugliesi sta precipitando. Oltre alla prevedibile paralisi amministrativa, stanno aumentando i contenzioni ai quali stanno ricorrendo i privati per far valere le loro ragioni. Insomma, una situazione fuori controllo che si va aggravando di ora in ora e che mette in difficoltà sia i dirigenti degli Uffici comunali sia i privati che in assenza di normativa certa hanno i cantieri che rischiano il blocco.
Abbiamo sollecitato già una volta sia il presidente Emiliano sia l'assessore Cuccuruto ad attivarsi alla pubblicazione della delibera con la quale si proroga di un anno la possibilità per gli enti locali di adeguare i propri strumenti urbanistici al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale. Per altro la delibera suddetta esprime la volontà del Consiglio regionale che ha votato a stragrande maggioranza la suddetta proroga.
Quindi l'inerzia di Emiliano e della sua Giunta appare non solo assurda ma anche sospetta. Per questo motivo ho presentato un'interrogazione urgente perché si faccia definitivamente chiarezza.
Intanto sul fronte legislativo l'assessore regionale all'Urbanistica, Annamaria Curcuruto, nei giorni scorsi ha partecipato alla riunione della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni offrendo il contributo determinante della Puglia per la modifica dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per l'approvazione del bando per la Riqualificazione urbana delle periferie.
Sono state accolte tutte le modifiche proposte dall'assessore, condivise fortemente dalle altre regioni che prevedono la richiesta per la candidatura ai finanziamenti della progettazione preliminare e non più di quella esecutiva o definitiva; ogni nuovo intervento deve prevedere progetti integrati obbligatoriamente con quelli relativi ai servizi ed in campo sociale e non da ultimo si devono integrare gli interventi con le politiche, i piani e i programmi regionali, anche ai fini degli ulteriori finanziamenti comunitari e considerare possibile l'estensione degli interventi ai Comuni di prima fascia delle aree periferiche delle città metropolitane.
Abbiamo sollecitato già una volta sia il presidente Emiliano sia l'assessore Cuccuruto ad attivarsi alla pubblicazione della delibera con la quale si proroga di un anno la possibilità per gli enti locali di adeguare i propri strumenti urbanistici al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale. Per altro la delibera suddetta esprime la volontà del Consiglio regionale che ha votato a stragrande maggioranza la suddetta proroga.
Quindi l'inerzia di Emiliano e della sua Giunta appare non solo assurda ma anche sospetta. Per questo motivo ho presentato un'interrogazione urgente perché si faccia definitivamente chiarezza.
Intanto sul fronte legislativo l'assessore regionale all'Urbanistica, Annamaria Curcuruto, nei giorni scorsi ha partecipato alla riunione della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni offrendo il contributo determinante della Puglia per la modifica dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per l'approvazione del bando per la Riqualificazione urbana delle periferie.
Sono state accolte tutte le modifiche proposte dall'assessore, condivise fortemente dalle altre regioni che prevedono la richiesta per la candidatura ai finanziamenti della progettazione preliminare e non più di quella esecutiva o definitiva; ogni nuovo intervento deve prevedere progetti integrati obbligatoriamente con quelli relativi ai servizi ed in campo sociale e non da ultimo si devono integrare gli interventi con le politiche, i piani e i programmi regionali, anche ai fini degli ulteriori finanziamenti comunitari e considerare possibile l'estensione degli interventi ai Comuni di prima fascia delle aree periferiche delle città metropolitane.