Proroga delle indagini per l'incidente in cui morì Michele Rifino

La famiglia continua a sperare perché è convinta dell'omicidio colposo

mercoledì 6 aprile 2022 9.24
Sono state prorogate le indagini della Procura di Potenza sull'incidente in cui il ventenne Michele Rifino perse la vita il 16 settembre del 2018 mentre era in moto ad Armento, in provincia di Potenza. Dal primo giorno i genitori Filippo Rifino e Anna Crapuzzi conducono una battaglia per conoscere la dinamica dei fatti perché non credono alla prima ricostruzione in base alla quale il ragazzo sarebbe uscito di strada da solo, finendo contro un albero. Ma ipotizzano uno scenario diverso: qualcuno avrebbe provocato l'incidente, molto probabilmente in modo involontario ma in questo caso si profilerebbe uno scenario da omicidio colposo.

"Stefano Cucchi, Emanuele Scieri, altri 2 ragazzi ammazzati dall'indifferenza e dall'omertà di chi doveva proteggerli, finalmente possono riposare in pace - è il commento di Filippo Rifino -. La giustizia alla fine ha fatto il suo corso. Lenta, quasi lentissima, ma alla fine è arrivata. La nostra speranza è che anche per il nostro Michele si arrivi presto alla verità, e grazie agli avvocati Diego Milano, Leonardo Pace e Rosa Falcicchio siamo riusciti ad ottenere altri 8 mesi di indagini. infatti Il gip - spiega - ha deciso di respingere la richiesta di archiviazione presentata dal Pm e di continuare ad indagare per omicidio colposo in particolare su un motociclista presente il giorno dell'incidente. Un piccolo passo avanti per la verità, una piccola vittoria per ora non solo per la nostra famiglia ma per tutti quelli che credono nella giustizia e di tutti gli altamurani onesti che ci supportano in questa battaglia".

In vari articoli Altamuralife si è occupata della vicenda. Leggi --> I dubbi e le perplessità sulla ricostruzione, l'appello della famiglia