Proposta di Confcommercio sugli orari delle attività in tempi di pandemia

Per la ristorazione provare ad anticipare le aperture

sabato 17 ottobre 2020 10.05
Con una lettera aperta alla città, la Confcommercio di Altamura lancia una proposta a favore del settore della ristorazione, uno dei più colpiti dall'emergenza sanitaria e uno dei più vulnerabili per le restrizioni. L'idea consiste nel modificare gli orari di apertura, anticipandoli. Ciò comporta un cambiamento di abitudini per potersi adattare alle restrizioni sugli orari.

La lettera, a firma di Tonia Massaro, si apre con una riflessione. "Questo nuovo DPCM ha creato nuovamente scompiglio, ma soprattutto confusione - scrive -. Un DPCM che è stato emanato non considerando che le realtà economiche e gli stili di vita tra nord e sud sono completamente diversi, per cui al Nord dove tutte le attività chiudono dalle 18 alle 19 le restrizioni di chiusura alle 21 e alle 24 non incidono quanto invece incideranno nel nostro Sud dove le attività non chiudono prima delle 20:30 / 21:00, inoltre le nostre tradizioni, la nostra cultura fanno di alcuni eventi, momenti importanti di condivisione per le famiglie che qui al Sud sono notoriamente più numerose per cui il limite di 30 persone per evento è veramente ridicolo. Ma siamo consapevoli che questa è un'emergenza sanitaria e che i contagi nella nostra città sono davvero troppi e che forse in molti abbiamo abbassato la guardia".

"Ci sono stati diversi episodi di assembramento, chi non ha rispettato le regole, svariate feste senza controlli, centinaia di ragazzini in giro senza rispetto delle norme anti covid, controlli purtroppo non sufficienti ecc. ecc. Facciamo un mea culpa - aggiunge - ma non possiamo permettere che solo le attività di ristorazione ne facciano le spese. Certo davanti a questo elevato numero di contagi è assolutamente necessario un cambio di rotta e un rispetto assoluto delle norme anti covid. Sta di fatto però che queste ulteriori restrizioni rischiano di gravare pesantemente mettendo in ginocchio un'intera categoria: quella del mondo della ristorazione e del beverage, con pericolosissime ripercussioni su tutta l'economia della città".

Il settore della ristorazione della Confcommercio di Altamura non vuole stare a guardare. Le regole si rispettano, quindi occorre adeguarsi a questi tempi difficili. Così nasce l'idea.

"Ci siamo chiesti "ma perché non proviamo ad anticipare le aperture di pomeriggio e di conseguenza anche le chiusure serali di tutte le altre attività diverse da quelle di ristorazione, al fine di poter chiudere massimo alle ore 19:30/ 20 ed avere il tempo di dedicarci un po' di più alla famiglia, al tempo libero, allo sport, al divertimento, avendo così la possibilità di uscire comodamente e di andare a cena fuori senza fare tardi come siamo purtroppo abituati a fare, costretti dagli orari assurdi che ora facciamo? È vero anche, che noi qui al Sud non siamo ancora strutturati per fare orario continuato in tutte le aziende e il tempo pieno a scuola ma da qualche parte dobbiamo pur cominciare allora iniziamo anticipando di un'ora gli orari pomeridiani di apertura e chiusura di tutte le attività e proviamo a fare un esperimento in questo nuovo periodo di restrizione. Non è un'imposizione, certo non è una sfida, è un invito a valutare la possibilità di sperimentare un nuovo stile di vita cercando di avvicinarci ed uniformarci allo stile di vita del resto dell'Italia.

"Siamo consapevoli - sottolinea ancora la presidente della Confcommercio di Altamura - che per fare ciò ci vorrà un atto di coraggio ma crediamo che quest'atto di coraggio sia oggi più che mai necessario per raggiungere almeno due obiettivi: cercare di non far pesare queste restrizioni solo sulle attività della ristorazione e del beverage le quali subirebbero gravi danni economici che inevitabilmente si ripercuoterebbero su tutta l'economia della città; soprattutto migliorare notevolmente la qualità della vita di tutti, con ripercussioni positive sia sociali che economiche per tutta la cittadinanza. Io mi auguro che questo nostro invito venga colto da tutti i cittadini perché è necessaria la volontà di tutti sia delle attività che dei consumatori. È proprio nei momenti di crisi che si registrano i cambi epocali e oggi noi potremmo approfittare di questo momento di profonda crisi per trasformarla in un'opportunità di cambiamento e di progresso. Forse qualcuno ci prenderà per folli e visionari ma noi ci auguriamo che Altamura abbia altri folli e visionari come noi pronti ad attuare questa rivoluzione epocale, culturale e sociale che possa aiutarci a vivere meglio".