Programma culturale, tante parole ma manca la sostanza
Dura critica della Fortis Murgia contro l’amministrazione
martedì 14 giugno 2016
9.16
Non le mandano di certo a dire quelli della Fortis Murgia. A pochi giorni dalla presentazione del programma elaborato dall'assessorato al turismo cultura e sport, gli organizzatori di Federicus spendo parole di fuoco contro l'intera amministrazione.
"Abbiamo atteso un anno intero per conoscere il programma. Abbiamo tiepidamente sperato nel risultato di tavoli strategici e inconcludenti. Aspettavamo una sola proposta circa la intercettazione nel breve dei visitatori di Matera 2019 al di là di vuoti, quanto inutili e beffardi, protocolli di intesa con Matera medesima. Aspettavamo una sola parola sulla accoglienza e offerta da riservare ai Visitatori. Invece, neppure un cenno sul programma di governo che, in sostanza e di fatto, esclude la nostra comunità da ogni vera e reale strategia di governo del territorio".
Parole pesantissime e che non lasciano spazio alla interpretazione pronunciate dagli stessi promotori di Federicus e dagli stessi firmatari di un appello rivolto alla Città ma soprattutto all'amministrazione di farsi carico dell'organizzazione della prossima festa medievale.
Evidentemente Gianni Moramarco e company aspettavano risposte alle loro richiesta proprio in concomitanza con la presentazione del programma per capire quali siano le reali intenzioni del Municipio altamurano.
"Abbiamo, però, ricevuto una sola risposta : "Interferenza, presenza , partecipazione pubblica con impegni e interventi dei privati".
"Sulla base dell'esperienza recente e di tale ipotesi, Fortis ancora una volta è costretta a precisare che intende dare vita alla Fondazione Federicus con il coinvolgimento in primo luogo delle Aziende sponsor e in secondo luogo con la partecipazione degli Enti che intendano lavorare e non chiacchierare sul lavoro altrui".
Una bella porta sbattuta in faccia alla proposta avanzata in conferenza stampa dall'assessore Saverio Mascolo a proposito della nascita di una Fondazione pubblico – privata che gestisca il grande evento Federicus.
E non è tutto.
In coda alla nota si chiede all'amministrazione comunale di dar conto su una serie di questioni partendo dalla acquisizione della piena disponibilità di spazi pubblici, una proposta avanzata già due mesi fa per consentire l'istallazione di attrazioni negli stessi spazi.
Altra questione, l'approvazione e il rispetto del regolamento già in vigore sul commercio ambulante per regolarizzare gli spazi ed evitare il commercio abusivo.
Infine altra vicenda è quella della responsabilità circa i rischi derivanti dall'afflusso di migliaia di visitatori; la gestione degli spettacoli di strada, il decoro e gli allestimenti del Centro antico chiedendo sin d'ora la disponibilità a dotarsi di parcheggi e bagni pubblici per ospitare visitatori e turisti; e non da meno la disponibilità a dar vita ad un piano di comunicazione che riguardi Altamura ed i suoi beni anche immateriali. Infine si chiede se il Municipio intenda dar vita ad un protocollo di intesa con ASL BA per le attività temporanee di vendita/distribuzione di alimenti e bevande.
Tutte richieste che gli ideatori di Federicus definiscono non polemiche ma solo "sollecitazioni a cui la Pubblica Amministrazione è rimasta sinora sorda e che, a ben guardare, hanno carattere programmatico".
"Ovviamente le nostre decisioni circa il futuro di Federicus ( Location, format, programma, etc.) non potranno prescindere dal contesto gestito dal pubblico. Quindi, se le piazze o i claustri non saranno praticabili o fruibili non potremo che prendere atto ed allontanarci dal centro antico".
In posizione dura che non ammette repliche ma che evidentemente attende soluzioni.
"Abbiamo atteso un anno intero per conoscere il programma. Abbiamo tiepidamente sperato nel risultato di tavoli strategici e inconcludenti. Aspettavamo una sola proposta circa la intercettazione nel breve dei visitatori di Matera 2019 al di là di vuoti, quanto inutili e beffardi, protocolli di intesa con Matera medesima. Aspettavamo una sola parola sulla accoglienza e offerta da riservare ai Visitatori. Invece, neppure un cenno sul programma di governo che, in sostanza e di fatto, esclude la nostra comunità da ogni vera e reale strategia di governo del territorio".
Parole pesantissime e che non lasciano spazio alla interpretazione pronunciate dagli stessi promotori di Federicus e dagli stessi firmatari di un appello rivolto alla Città ma soprattutto all'amministrazione di farsi carico dell'organizzazione della prossima festa medievale.
Evidentemente Gianni Moramarco e company aspettavano risposte alle loro richiesta proprio in concomitanza con la presentazione del programma per capire quali siano le reali intenzioni del Municipio altamurano.
"Abbiamo, però, ricevuto una sola risposta : "Interferenza, presenza , partecipazione pubblica con impegni e interventi dei privati".
"Sulla base dell'esperienza recente e di tale ipotesi, Fortis ancora una volta è costretta a precisare che intende dare vita alla Fondazione Federicus con il coinvolgimento in primo luogo delle Aziende sponsor e in secondo luogo con la partecipazione degli Enti che intendano lavorare e non chiacchierare sul lavoro altrui".
Una bella porta sbattuta in faccia alla proposta avanzata in conferenza stampa dall'assessore Saverio Mascolo a proposito della nascita di una Fondazione pubblico – privata che gestisca il grande evento Federicus.
E non è tutto.
In coda alla nota si chiede all'amministrazione comunale di dar conto su una serie di questioni partendo dalla acquisizione della piena disponibilità di spazi pubblici, una proposta avanzata già due mesi fa per consentire l'istallazione di attrazioni negli stessi spazi.
Altra questione, l'approvazione e il rispetto del regolamento già in vigore sul commercio ambulante per regolarizzare gli spazi ed evitare il commercio abusivo.
Infine altra vicenda è quella della responsabilità circa i rischi derivanti dall'afflusso di migliaia di visitatori; la gestione degli spettacoli di strada, il decoro e gli allestimenti del Centro antico chiedendo sin d'ora la disponibilità a dotarsi di parcheggi e bagni pubblici per ospitare visitatori e turisti; e non da meno la disponibilità a dar vita ad un piano di comunicazione che riguardi Altamura ed i suoi beni anche immateriali. Infine si chiede se il Municipio intenda dar vita ad un protocollo di intesa con ASL BA per le attività temporanee di vendita/distribuzione di alimenti e bevande.
Tutte richieste che gli ideatori di Federicus definiscono non polemiche ma solo "sollecitazioni a cui la Pubblica Amministrazione è rimasta sinora sorda e che, a ben guardare, hanno carattere programmatico".
"Ovviamente le nostre decisioni circa il futuro di Federicus ( Location, format, programma, etc.) non potranno prescindere dal contesto gestito dal pubblico. Quindi, se le piazze o i claustri non saranno praticabili o fruibili non potremo che prendere atto ed allontanarci dal centro antico".
In posizione dura che non ammette repliche ma che evidentemente attende soluzioni.