Prodotti alimentari, aumentano la contraffazione e il falso "made in Italy"
Coldiretti: danni per miliardi di euro. Tra i prodotti "copiati" pure la lenticchia di Altamura
giovedì 31 ottobre 2019
20.33
Nei primi sei mesi di quest'anno è stata sequestrata in Puglia una tonnellata di prodotti agroalimentari contraffatti. E l' italian sounding (il richiamo di denominazioni e prodotti italiani che nulla hanno di italiano= viaggia veloce anche sul web, arrecando un danno da miliardi di euro. Lo denuncia Coldiretti Puglia, sulla base dei dati emersi nel corso della prima ''Giornata della lotta alla contraffazione per gli studenti'', organizzata a Bari presso l'Auditorium della Legione Allievi della Guardia di Finanza.
''Si registra una crescita record del 70% nell'ultimo decennio di produzione di falso italiano, per un valore stimato di 100 miliardi di euro, un inaccettabile danno all'immagine del Made in Italy a tavola, poiché non solo rubano mercato e posti di lavoro a tutta la filiera agroalimentare italiana, ma ingannano i consumatori di tutto il mondo'', ha detto Veronica Barbati, leader nazionale di Coldiretti Giovani Impresa.
In testa alla classifica dei prodotti più taroccati ci sono i formaggi, i salumi più prestigiosi ma anche gli extravergini di oliva e le conserve. La ''agropirateria'' si sviluppa ''attraverso la vendita, le importazioni, la manipolazione e la trasformazione di prodotti agricoli di dubbia qualità e provenienza che giungono nel nostro Paese e diventano 'made in Puglia' e 'made in Italy' fregiandosi in modo fraudolento dell'immagine che accompagna, nel mondo, le produzioni del nostro territorio''. Le contraffazioni non risparmiano i prodotti Dop e Igp con la vendita di finti olio extravergine pugliese, lenticchia di Altamura, burrata di Andria e Limone Femminello del Gargano, intercettati e bloccati dall'Ispettorato centrale della tutela e qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari''.
''Si registra una crescita record del 70% nell'ultimo decennio di produzione di falso italiano, per un valore stimato di 100 miliardi di euro, un inaccettabile danno all'immagine del Made in Italy a tavola, poiché non solo rubano mercato e posti di lavoro a tutta la filiera agroalimentare italiana, ma ingannano i consumatori di tutto il mondo'', ha detto Veronica Barbati, leader nazionale di Coldiretti Giovani Impresa.
In testa alla classifica dei prodotti più taroccati ci sono i formaggi, i salumi più prestigiosi ma anche gli extravergini di oliva e le conserve. La ''agropirateria'' si sviluppa ''attraverso la vendita, le importazioni, la manipolazione e la trasformazione di prodotti agricoli di dubbia qualità e provenienza che giungono nel nostro Paese e diventano 'made in Puglia' e 'made in Italy' fregiandosi in modo fraudolento dell'immagine che accompagna, nel mondo, le produzioni del nostro territorio''. Le contraffazioni non risparmiano i prodotti Dop e Igp con la vendita di finti olio extravergine pugliese, lenticchia di Altamura, burrata di Andria e Limone Femminello del Gargano, intercettati e bloccati dall'Ispettorato centrale della tutela e qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari''.