Processo per la morte di Domi Martimucci, confermate le condanne in appello

Per la Corte fu "omicidio volontario"

giovedì 17 ottobre 2019 12.56
Non "omicidio preterintenzionale", bensì "omicidio volontario". La Corte d'Appello ha riqualificato l'accusa per la morte di Domenico Martimucci, ferito molto gravemente nell'attentato del 5 marzo 2015 al "Green Table di Altamura e morto il primo agosto dopo mesi di agonia.

Sono state confermate le condanne inflitte in primo grado a 30 anni di reclusione per Mario Dambrosio, presunto mandante dell'attentato esplosivo, e a 18 anni per Luciano Forte, presunto complice.

Già chiusa la vicenda giudiziaria, con condanna a 20 anni confermata in Cassazione, per il materiale esecutore dell'attentato Savino Berardi.

La morte di Domenico Martimucci, per tutti Domi, ha scosso molto Altamura. Il calciatore 27enne è diventato un simbolo della legalità poiché vittima innocente della criminalità e il suo nome è stato iscritto dall'associazione antimafia "Libera" di don Luigi Ciotti nell'elenco dei martiri e delle vittime innocenti.

A lui sarà dedicato anche un centro sportivo di cui a breve inizieranno i lavori presso la parrocchia del Santissimo Redentore.