Primo appuntamento con il festival di musica medievale
Applausi ai Musica Officinalis per la iniziativa legata al Federicus 2019
lunedì 15 aprile 2019
12.49
Grande successo per il primo appuntamento del festival di musica medievale, collegato alle iniziative in programma per l'ottava edizione del Federicus.
Nella splendida cornice della Chiesa di San Domenico ad Altamura si sono esibiti gli artisti della "Musica Officinalis", che hanno saputo conquistare il pubblico con il loro concerto "Rosa bianca e vermiglia".
Tradizione, innovazione e popolarità nella musica della formazione modenese, che ha dato prova di grande maestria ad una platea rimasta affascinata dai suoni antichi proposti dalla formazione musicale, che ha alternato ai suoni degli strumenti, la narrazione di alcuni aneddoti legali alla musica del periodo medievale "a voler rafforzare quel sentimento di appartenenza alla storia al di là delle frontiere d'Europa, in un' epoca in cui la cultura era l'unico modo per trasmettere nuove idee".
Un repertorio che ha saputo riportare antiche sonorità accompagnate da elementi innovativi, senza tralasciare riferimenti alle realtà locali, come nel caso del brano altamurano del Venerdì Santo.
Un concerto che ha saputo alternare musica sacra e popolare, con i testi dei brani proposti dai musicisti emiliani scritti in volgare, inerenti le tematiche caratteristiche del tempo: amore, avventure, gioie e dolori, rivisitati attraverso sonorità personalizzate che hanno saputo caricare le esecuzioni di spirituale e vivacità .
Un appuntamento che rientra tra gli eventi inseriti nel contenitore culturale "Stupor. Mese della cultura federiciana", curato dal gruppo Federicult.
Nella splendida cornice della Chiesa di San Domenico ad Altamura si sono esibiti gli artisti della "Musica Officinalis", che hanno saputo conquistare il pubblico con il loro concerto "Rosa bianca e vermiglia".
Tradizione, innovazione e popolarità nella musica della formazione modenese, che ha dato prova di grande maestria ad una platea rimasta affascinata dai suoni antichi proposti dalla formazione musicale, che ha alternato ai suoni degli strumenti, la narrazione di alcuni aneddoti legali alla musica del periodo medievale "a voler rafforzare quel sentimento di appartenenza alla storia al di là delle frontiere d'Europa, in un' epoca in cui la cultura era l'unico modo per trasmettere nuove idee".
Un repertorio che ha saputo riportare antiche sonorità accompagnate da elementi innovativi, senza tralasciare riferimenti alle realtà locali, come nel caso del brano altamurano del Venerdì Santo.
Un concerto che ha saputo alternare musica sacra e popolare, con i testi dei brani proposti dai musicisti emiliani scritti in volgare, inerenti le tematiche caratteristiche del tempo: amore, avventure, gioie e dolori, rivisitati attraverso sonorità personalizzate che hanno saputo caricare le esecuzioni di spirituale e vivacità .
Un appuntamento che rientra tra gli eventi inseriti nel contenitore culturale "Stupor. Mese della cultura federiciana", curato dal gruppo Federicult.