Primarie del centrosinistra, Emiliano: "La Regione si avvicini al territorio"
L'ex pm è sostenuto dai sindaci murgiani del Pd
giovedì 27 novembre 2014
11.34
"La primavera pugliese, dieci anni fa, iniziò con la vittoria di Michele Emiliano a Bari, ora tocca ancora a lui portare l'estate".
Usa una metafora la parlamentare Lilliana Ventricelli per lanciare la campagna per le primarie dell'ex magistrato ed ex sindaco di Bari, accolto da una platea gremita al teatro Mercadante alla presenza del successore alla guida del capoluogo, Antonio Decaro, e dei sindaci murgiani del Pd scesi in campo per sostenere Emiliano nella corsa alla presidenza regionale.
"Tante cose iniziate dalla giunta Vendola non si sono concluse – continua la giovane onorevole del Pd, proponendo un assioma più volte ricorrente nella serata – penso all'ospedale della Murgia, aperto dopo 20 anni ma non ancora diventato un'eccellenza, o la strada statale 96 ancora da completare".
"Il mio appoggio ad Emiliano è ad un uomo che si è aperto al nostro territorio – dichiara Michiele Armienti, sindaco di Poggiorsini, comune che ha voluto l'ex pm come consigliere per la questione di Grottelline – e ha messo a disposizione della comunità la sua lungimiranza". "Votare per lui – sostiene invece di Alesio Valente, primo cittadino di Gravina – è credere che "il sindaco di Puglia" non sia solo uno slogan, ma una comunione d'interessi: in questi anni è mancato il contatto della Regione con gli amministratori locali", mentre Michele D'Ambrosio, sindaco di Santeramo, si ricollega ai recenti test elettorali: "L'astensionismo impressionante segnala un distacco della politica dalla gente, mentre Emiliano conosce i bisogni delle persone", sottolineando: "non vogliamo più essere i soliti murgiani piagnoni".
Scontato il sostegno di Decaro, per anni assessore e braccio destro del suo predecessore alla guida di Bari: "Io ho vinto proprio perché abbiamo governato bene la città - dichiara - fare il sindaco del capoluogo è un'esperienza difficile ma straordinaria". Infine uno sguardo alla nuova realtà della Città Metropolitana, guidata proprio da Decaro: "Si deve fondare sulla condivisione degli obiettivi, a partire da turismo, cultura, enogastronomia, costruendo un percorso con Matera".
Tocca infine allo stesso Michele Emiliano concludere con un atteso intervento in cui ritorna spesso il concetto del decentramento territoriale: "La Regione – afferma – si deve spostare, a partire dall'ufficio di presidenza. Con la Città Metropolitana sperimenteremo i poteri di area vasta, in un contesto di sparizione delle province. I burocrati però devono capire che chi prende le decisioni è la politica, che è buona se studia e approfondisce i problemi". Non mancano ancora una volta le critiche alla gestione vendoliana: "Abbiamo governato per anni senza un vero programma. Sentivo discorsi bellissimi, ma spesso difficili da attuare. C'è molto da fare sulla sanità, sull'ambiente, sulla gestione dei rifiuti, imparando dagli errori commessi, dicendo basta alla doppia morale: occorre fare le cose che si dicono".
La campagna interna al centrosinistra, tra proposte, schermaglie e frecciate interne, volge ormai agli sgoccioli: l'appuntamento per la scelta del candidato alla guida della Puglia nei prossimi cinque anni è per il 30 novembre prossimo.
Usa una metafora la parlamentare Lilliana Ventricelli per lanciare la campagna per le primarie dell'ex magistrato ed ex sindaco di Bari, accolto da una platea gremita al teatro Mercadante alla presenza del successore alla guida del capoluogo, Antonio Decaro, e dei sindaci murgiani del Pd scesi in campo per sostenere Emiliano nella corsa alla presidenza regionale.
"Tante cose iniziate dalla giunta Vendola non si sono concluse – continua la giovane onorevole del Pd, proponendo un assioma più volte ricorrente nella serata – penso all'ospedale della Murgia, aperto dopo 20 anni ma non ancora diventato un'eccellenza, o la strada statale 96 ancora da completare".
"Il mio appoggio ad Emiliano è ad un uomo che si è aperto al nostro territorio – dichiara Michiele Armienti, sindaco di Poggiorsini, comune che ha voluto l'ex pm come consigliere per la questione di Grottelline – e ha messo a disposizione della comunità la sua lungimiranza". "Votare per lui – sostiene invece di Alesio Valente, primo cittadino di Gravina – è credere che "il sindaco di Puglia" non sia solo uno slogan, ma una comunione d'interessi: in questi anni è mancato il contatto della Regione con gli amministratori locali", mentre Michele D'Ambrosio, sindaco di Santeramo, si ricollega ai recenti test elettorali: "L'astensionismo impressionante segnala un distacco della politica dalla gente, mentre Emiliano conosce i bisogni delle persone", sottolineando: "non vogliamo più essere i soliti murgiani piagnoni".
Scontato il sostegno di Decaro, per anni assessore e braccio destro del suo predecessore alla guida di Bari: "Io ho vinto proprio perché abbiamo governato bene la città - dichiara - fare il sindaco del capoluogo è un'esperienza difficile ma straordinaria". Infine uno sguardo alla nuova realtà della Città Metropolitana, guidata proprio da Decaro: "Si deve fondare sulla condivisione degli obiettivi, a partire da turismo, cultura, enogastronomia, costruendo un percorso con Matera".
Tocca infine allo stesso Michele Emiliano concludere con un atteso intervento in cui ritorna spesso il concetto del decentramento territoriale: "La Regione – afferma – si deve spostare, a partire dall'ufficio di presidenza. Con la Città Metropolitana sperimenteremo i poteri di area vasta, in un contesto di sparizione delle province. I burocrati però devono capire che chi prende le decisioni è la politica, che è buona se studia e approfondisce i problemi". Non mancano ancora una volta le critiche alla gestione vendoliana: "Abbiamo governato per anni senza un vero programma. Sentivo discorsi bellissimi, ma spesso difficili da attuare. C'è molto da fare sulla sanità, sull'ambiente, sulla gestione dei rifiuti, imparando dagli errori commessi, dicendo basta alla doppia morale: occorre fare le cose che si dicono".
La campagna interna al centrosinistra, tra proposte, schermaglie e frecciate interne, volge ormai agli sgoccioli: l'appuntamento per la scelta del candidato alla guida della Puglia nei prossimi cinque anni è per il 30 novembre prossimo.