Presentata ad Altamura la silloge di poesie "Microcosmo"
Elena Priore racconta la sua vita in versi. "Poesie che continuerebbero a dormire in un cassetto, se mio marito non avesse preso l'iniziativa di pubblicarle"
domenica 30 maggio 2010
19.59
Scorrono fluidi sotto gli occhi attenti del lettore, i versi di Elena Priore. Catturano voci, ricordi. Impreziosiscono paesaggi. Colgono particolari inosservati. La sensibilità dei poeti va oltre la superficie. Svela involontariamente l'invisibile. Elena Priore possiede questo dono. Sfogliando la sua silloge di poesie, intitolata "Microcosmo" (il Grillo Editore), ciò che subito si mostra allo sguardo rapito del lettore è la semplicità delle parole utilizzate. La sua scrittura dipinge bozzetti di vita trasformando pensieri in trame d'inchiostro. È la quotidianità il punto di partenza per tessere un inedito ricamo. Fatto di storie vere, perché vissute. Fatto di esperienze vive nei componimenti che le richiamano.
Lucana di origine, pugliese di adozione, Elena Priore risiede ad Altamura. "Ho iniziato a scrivere i primi versi in seconda media", rivela durante la serata di presentazione del suo libro, svoltasi lo scorso 20 maggio presso la Sala Consiliare del Palazzo di Città. E continua: "Purtroppo quelle poesie le ho perse perché un giorno, nell'ora di disegno, l'insegnante si accorse che stavo scrivendo e me le sequestrò. Non ho avuto mai il coraggio di richiederle dal momento che, a quell'epoca, tra alunno e insegnante non c'era la confidenza che c'è oggi".
Per Elena Priore la poesia "rappresenta la vita". Essendo la scrittura una profonda esigenza di espressione che non conosce né luoghi né tempi, la poetessa lucana si è ritrovata di fronte a carta e penna "nei momenti più vari e secondo gli argomenti più disparati". E confida di "avere ancora diverse poesie inedite, sparpagliate qua e là". A dimostrazione che la vera vena poetica non si ferma alla pubblicazione di un libro. Ad Elena Priore non manca nemmeno la vena artistica. La copertina della silloge di poesie "Microcosmo", infatti, riprende un dipinto della poetessa dedicato al Castello di Roseto Capo Spulico.
"Comporre versi richiede sì la capacità di guardare la realtà con occhi nuovi, di saperla trasfigurare, tradurla in sogno, ma richiede anche una grande competenza linguistica, la capacità di usare tutte le sfumature della lingua e le diverse figure retoriche, la conoscenza della metrica". Sono state le parole del prof. Antonio Iervolino ad introdurre la serata di presentazione del libro di Elena Priore: "Non nascondo che, di fronte al proliferare di tanti poeti, di fronte alla dilagante mediocrità della produzione poetica contemporanea, di fronte a quello che mi permetto di definire nullismo contenutistico, provo un certo imbarazzo e un forte senso di fastidio. Imbarazzo e fastidio che ho superato di fronte alla raccolta di poesie di Elena Priore".
Durante la serata, organizzata da "i Presidi del Libro" di Altamura (in collaborazione con "i Presìdi del Libro" di Gravina in Puglia), è intervenuto, oltre all'autrice e al comm. Iervolino, anche il prof. Ugo Rubini, autore del romanzo "La notizia perduta". Assente il giornalista Vittorio Stagnani, autore della prefazione alla silloge di poesie della Priore. Il dibattito è stato moderato dal giornalista Antonio Ferrante, coordinatore cittadino de "i Presìdi del Libro". Ad allietare l'incontro, la lettura di alcune poesie a cura di Lisa Falagario.
Lucana di origine, pugliese di adozione, Elena Priore risiede ad Altamura. "Ho iniziato a scrivere i primi versi in seconda media", rivela durante la serata di presentazione del suo libro, svoltasi lo scorso 20 maggio presso la Sala Consiliare del Palazzo di Città. E continua: "Purtroppo quelle poesie le ho perse perché un giorno, nell'ora di disegno, l'insegnante si accorse che stavo scrivendo e me le sequestrò. Non ho avuto mai il coraggio di richiederle dal momento che, a quell'epoca, tra alunno e insegnante non c'era la confidenza che c'è oggi".
Per Elena Priore la poesia "rappresenta la vita". Essendo la scrittura una profonda esigenza di espressione che non conosce né luoghi né tempi, la poetessa lucana si è ritrovata di fronte a carta e penna "nei momenti più vari e secondo gli argomenti più disparati". E confida di "avere ancora diverse poesie inedite, sparpagliate qua e là". A dimostrazione che la vera vena poetica non si ferma alla pubblicazione di un libro. Ad Elena Priore non manca nemmeno la vena artistica. La copertina della silloge di poesie "Microcosmo", infatti, riprende un dipinto della poetessa dedicato al Castello di Roseto Capo Spulico.
"Comporre versi richiede sì la capacità di guardare la realtà con occhi nuovi, di saperla trasfigurare, tradurla in sogno, ma richiede anche una grande competenza linguistica, la capacità di usare tutte le sfumature della lingua e le diverse figure retoriche, la conoscenza della metrica". Sono state le parole del prof. Antonio Iervolino ad introdurre la serata di presentazione del libro di Elena Priore: "Non nascondo che, di fronte al proliferare di tanti poeti, di fronte alla dilagante mediocrità della produzione poetica contemporanea, di fronte a quello che mi permetto di definire nullismo contenutistico, provo un certo imbarazzo e un forte senso di fastidio. Imbarazzo e fastidio che ho superato di fronte alla raccolta di poesie di Elena Priore".
Durante la serata, organizzata da "i Presidi del Libro" di Altamura (in collaborazione con "i Presìdi del Libro" di Gravina in Puglia), è intervenuto, oltre all'autrice e al comm. Iervolino, anche il prof. Ugo Rubini, autore del romanzo "La notizia perduta". Assente il giornalista Vittorio Stagnani, autore della prefazione alla silloge di poesie della Priore. Il dibattito è stato moderato dal giornalista Antonio Ferrante, coordinatore cittadino de "i Presìdi del Libro". Ad allietare l'incontro, la lettura di alcune poesie a cura di Lisa Falagario.
Una delle poesie di "Microcosmo"
Quando
Quando
ti senti
franare la terra
sotto i piedi
o crollare il mondo
addosso...
Quando
vedi nero
intorno...
Quando
il tuo cuore
è triste
e solo...
É segno
che sei vivo.
Ti basti
quest'unico motivo
per essere
felice!
Quando
Quando
ti senti
franare la terra
sotto i piedi
o crollare il mondo
addosso...
Quando
vedi nero
intorno...
Quando
il tuo cuore
è triste
e solo...
É segno
che sei vivo.
Ti basti
quest'unico motivo
per essere
felice!